Ímar

Ímar (... – 873 circa[1][2]) è stato un capo vichingo-gaelico in Irlanda e Scozia negli anni seguenti all'850. Alcuni studiosi scandinavi hanno proposto la sua identificazione con Ívarr Ragnarsson. È il capostipite della dinastia vichingo-gaelica degli Uí Ímair ed il fratello di Amlaíb Conung del quale fu co-reggente.

L'arrivo di Ímar in Irlanda data all'anno 857[3], quando raggiunse Dublino per riscuotere tributi per conto del fratello Amlaíb Conung (già attivo in Irlanda dal 853[4]). Di lì a poco, Ímar e Amlaíb furono coinvolti in un prolungato conflitto con il Re supremo d'Irlanda, Máel Sechnaill mac Máele Ruanaid degli Uí Néill Meridionali, le cui terre erano a ridosso del longphort vichingo di Dublino. La causa del conflitto è incerta ma potrebbe essere scaturita dalla competizione per il controllo del Munster e delle sue risorse. Ímar si alleò contro Máel Sechnaill prima con Cerball mac Dúnlainge (morto 888) di Osraige e poi con Áed Findliath, altro Uí Néill rivale di Máel Sechnaill per il titolo di Re Supremo. Morto Máel Sechnaill nel 862, Ímar e ai suoi fratelli (ad Ímar e Amlaíb si unì un terzo fratello, Auisle, nel 863[5]), chiamati "Re degli Stranieri" negli Annali[5], hanno proseguito nella lotta contro i vari piccoli re irlandesi nel tentativo di espandere la loro influenza. Si perdono le sue tracce negli anni dal 864 al 870 e cioè quando Ívarr Ragnarsson viene menzionato a capo della Grande armata danese attiva in Inghilterra. Solo nel 870 Ímar ricompare al fianco del fratello Amlaíb all'Assedio del Castello di Dumbarton (Scozia), vittoriosamente terminato in quattro mesi, nel teatro di una guerra portata dai due fratelli al Regno di Strathclyde[6]. Alla morte di Ímar, nell'873, gli Annali lo ricordano quale "Rex Nordmannorum totius Hibernie & Brittanie, uitam finiuit" (it. "Re dei norreni di tutta Irlanda e Gran Bretagna")[1]. Gli "Annali frammentari d'Irlanda" riportano che anche il padre di Ímar morì quell'anno[2] e si ritiene che a quel tempo il loro territorio combinato comprendesse il Regno di Dublino, Man e le Isole Occidentali, le Isole Orcadi e vaste parti della costa scozzese settentrionale e occidentale tra cui Argyll, Caithness e Sutherland.

Tra i fratelli non correva comunque buon sangue, se, stando agli Annali frammentari, Auisle/Óisle, "l'ultimo quanto ad età ma primo quanto a valore, capace di superare gli Irlandesi nel lancio del giavellotto e nella lotta con la lancia e capace di superare i Norreni nel tiro con l'arco e nella lotta con la spada"[7], era odiato da Ímar e Amlaíb.

Stando alle fonti, Ímar morì nell'anno 873[1][2].

Le fonti citano almeno tre figli di Ímar dei quali è però sconosciuta la madre:

Furono tutti Re di Dublino.

Ebbe anche un nipote adottivo:

Sitric Cáech (morto 927),figlio ed erede del famoso re-schiavo di Northumbria Guthfrid, che divenne come i cugini adottivi un potente signore della guerra vichingo-gaelico.

  1. ^ a b c Annali dell'Ulster, a. 873.
  2. ^ a b c Annali frammentari d'Irlanda, a. 873.
  3. ^ Annali dell'Ulster, a. 857.
  4. ^ Annali dell'Ulster, a. 853.
  5. ^ a b Annali dell'Ulster, a. 863.
  6. ^ Annali dell'Ulster, a. 870.
  7. ^ Annali frammentari d'Irlanda § 347.

Fonti primarie

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