Rugby Casale
A.S.D. Rugby Casale Rugby a 15 | |
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«Caimani» | |
Uniformi di gara | |
Colori | bianco e rosso |
Simboli | caimano |
Dati societari | |
Paese | Italia |
Sede | Via Vicinale Rivalta 233, I-31032 Casale sul Sile |
Federazione | Federazione Italiana Rugby |
Campionato | Serie A |
Fondazione | 1952 |
Sponsor tecnico | Acerbis |
Presidente | Dario Liberale |
Allenatore | Jason Wright |
Palmarès | |
Stadio | |
stadio comunale Eugenio ( posti) | |
Dati aggiornati al 1º giugno 2022 | |
L'Associazione sportiva dilettantistica Rugby Casale è un club italiano di rugby a 15 con sede a Casale sul Sile, in provincia di Treviso.
Fondato nel 1952[1], il club vanta 13 stagioni disputate nella prima divisione del campionato nazionale tra la seconda metà degli anni 1970 e gli anni 1980 e primi novanta[2].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La scintilla che determina l'idea di creare una squadra di rugby a Casale sul Sile è la volontà di alcuni amici (Giovanni Caberlotto, il dottor Zava e il dottor Gianni Sartorato) di raggruppare dei giocatori trevigiani per partecipare al torneo “Città di Treviso”. Grazie a questa esperienza successivamente venne deciso di iscrivere la squadra alla Serie C e al “Trofeo Fusari”. La vittoria in quest'ultimo portò in casa biancorossa il primo trofeo (in legno, che secondo la leggenda sarebbe stato ricavato da una nave veneziana del XVI secolo) e che si può ancora vedere appeso sopra la porta della sala riunioni della società.
Il Casale gioca in serie C fino al 1958, poi passa al rugby a 13 vincendo il titolo italiano nel 1961. La storia del rugby a 15 a Casale ricomincia nella primavera del 1962 quando la società viene rifondata reiscrivendo al campionato una prima squadra che riparte dal Campionato di Serie C. Gli obbiettivi dei dirigenti sono ambiziosi e dopo aver conquistato la Serie B (dove Casale gioca numerose stagioni) nel 1975 la squadra biancorossa riesce nel grande salto approdando nel massimo campionato italiano: la Serie A.
Il Rugby Casale disputa la sua prima stagione nel massimo campionato di Serie A 1975-76 con il nome di "Gasparello Casale" e ottiene una sofferta salvezza classificandosi terz'ultimo a due soli punti dalla zona retrocessione. Il merito va attribuito agli atleti di casa e allo straniero Ken Carrington, il primo All Black a vestire la maglia di un club italiano. Con Ken comincia un autentico sodalizio, tuttora ininterrotto, fra la cittadina sul Sile e la Nuova Zelanda.
La seconda stagione in massima serie si rivelerà ancora più difficile della precedente: la Serie A 1975-76 obbligherà il Casale, il CUS Milano e l'Amatori Catania a tre gare di spareggio per decretare la seconda squadra che retrocederà in Serie B insieme al San Donà. È la vittoria per 9 a 4 sul Cus Milano nell'ultimo turno di spareggio che sancirà la seconda salvezza consecutiva per il team biancorosso.
La terza stagione in massima serie dei casalesi (Serie A 77-78), sarà la prima nella quale il team trevigiano riuscirà a conquistare la salvezza classificandosi al 9º posto. L'anno successivo (Serie A 78-79) "i caimani" cambiano l'abbinamento pubblicitario e con l'appellativo di "Tegolaia Casale" disputeranno un soddisfacente torneo conquistando un buon 7º posto finale (miglior risultato di sempre in prima divisione).
La successiva stagione chiuderà il primo ciclo in massima serie dei casalesi, infatti, al termine del campionato di Serie A 1979-80, la squadra biancorossa retrocede in Serie B come 11ª classificata ad un solo punto dal Parma che invece si salva.
I caimani rimangono in Serie B per la sola stagione 80-81 al termine della quale saranno nuovamente promossi nella prima divisione nazionale. La successiva stagione di una Serie A81-82 allargata a 16 squadre (e con una formula alquanto complicata) si conclude con una salvezza dell'Americanino Casale ottenuta con una giornata d'anticipo grazie alla vittoria casalinga con il Brescia nel girone di Poule Salvezza.
Il seguente campionato di massima serie (Serie A 82-83 a 16 squadre) prevede una divisione iniziale dei team partecipanti in due gironi: il Casale si classifica ultimo nella prima fase e viene inserito nel successivo girone di Pool salvezza. Nella seconda fase si classifica al 5º posto (alle spalle del Lyons Piacenza di un solo punto) retrocedendo nuovamente in Serie B.
Lasciato il palcoscenico della Serie A per due anni ai cugini del Mogliano, i casalesi ritornano a giocare in massima serie nella stagione di Serie A1 86-87: l'Eurobags Casale ottiene l'ennesima risicata salvezza giungendo 8º, appena due punti sopra al Calvisano (11º) che retrocede. L'anno seguente Serie A1 87-88 i caimani ottengono la salvezza ancora alla penultina giornata battendo in casa 25-20 il Petrarca: alla fine saranno 10º superando in classifica di un solo punto il Parma che retrocederà in A2. Il tracollo arriva però nella stagione successiva: al termine del campionato di A1 88-89 la squadra si piazza 11º (staccatissima dalla zona salvezza) retrocedendo in Serie A2.
Ancora un passaggio del testimone di due anni (questa volta con i cugini del Tarvisium) e al termine del campionato di serie A2 1991-92 i biancorossi riassaporano la A1. Per il regolamento in atto, grazie alla vittoria nel campionato di A2 di quell'anno i casalesi partecipano di diritto ai quarti di finale per l'assegnazione del titolo 91-92 dove vengono onorevolmente sconfitti dal Rovigo.
Nell'anno seguente i biancorossi cambiano l'abbinamento commerciale divenendo "Record Cucine Casale". Nel campionato di Serie A1 92-93 i Caimani pur piazzandosi al 9º posto (che garantirà loro la salvezza) riusciranno nell'impresa di infliggere l'unica sconfitta stagionale alla corazzata Amatori Milano (23-16 a Casale).
Più avara di soddisfazioni la stagione seguente (Serie A1 93-94), neanche il cambio in panchina da Renato Mori al duo Green-Cassina[3] riesce ad evitare la retrocessione in A2. Sarà l'ultima apparizione del team casalese nel rugby che conta, lasciando negli sportivi locali anche il ricordo della partecipazione dei Caimani come ospiti nella trasmissione La Domenica Sportiva (in diretta tv su Rai Uno).
La stagione 1995-96 termina con la retrocessione del Rugby Casale dalla Serie A2 alla Serie B, dove rimase per molti anni, fino al campionato 2014-15 quando, conosciuta con il nome di "Dopla Rugby Casale", riuscì a conquistare la promozione in Serie A per la successiva stagione.
Cronistoria
[modifica | modifica wikitesto]Cronistoria dell'ASD Rugby Casale |
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Colori e simboli
[modifica | modifica wikitesto]I colori sociali del club sono il bianco ed il rosso[1], storicamente disposti a righe orizzontali alterne sulle uniformi da gioco.
Il simbolo del Casale è un caimano, rappresentato sullo stemma ufficiale del club; per tale motivo, le formazioni e gli atleti della Società sono noti col soprannome di Caimani. Il simbolo fu scelto in quanto rettile predatore d'acqua dolce, chiaro riferimento al Sile, risorgiva che scorre presso le adiacenze dei campi da rugby oltre che del centro storico cittadino[4].
Impianti
[modifica | modifica wikitesto]Il club disputa le proprie gare interne allo stadio comunale Eugenio, situato in via Belvedere 29 e dotato di una tribuna coperta[1].
Gli impianti sportivi “G. Sartorato” di via Vicinale Rivalta sono, invece, il centro sportivo d'allenamento del Rugby Casale[1], che presenta quattro campi da rugby regolamentari.
Allenatori e presidenti
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Giocatori di rilievo
[modifica | modifica wikitesto]Furono due i giocatori selezionati nella nazionale italiana durante il periodo di militanza nel club: Ramiro Cassina e Javier Pértile[5]. Fra gli altri giocatori che vestirono i colori biancorossi di Casale, si annoverano: Stefano Bettarello, Piermassimiliano Dotto, Fabio Ongaro e i casalesi d'origine Massimiliano Perziano, Zeffirino Rossi, Ferdinando Sartorato[5].
Tra gli anni 1980 e 1990, la Società si fregiò della presenza in prima squadra di alcuni giocatori campioni del mondo: Zinzan Brooke e Craig Green (Nuova Zelanda, Coppa del Mondo di rugby 1987), Brendon Nasser e Peter Slattery (Australia, Coppa del Mondo di rugby 1991) e Chester Williams (Sudafrica, Coppa del Mondo di rugby 1995).
Luca Tramontin, autore, conduttore e unico rugbista d'elite con una menomazione da talidomide ha giocato per sette anni con il Casale tra Serie A, A1 e A2.
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]La serie internazionale Sport Crime, è stata ideata e interpretata da due ex rugbisti casalesi, Luca Tramontin e Daniela Scalia.
Un intero episodio della seconda stagione ("Get Pack") è stato filmato tra Casale e la frazione di Lughignano, con il coinvolgimento di molti giocatori locali del Rugby Casale[6][7][8][9].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Rugby 2022, p. 117.
- ^ Rugby 2022, p. 55.
- ^ Volpe, pag. 17.
- ^ a b Una lunga storia di rugby a Casale, su rugbycasale.it, A.S.D. Rugby Casale. URL consultato l'11 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
- ^ a b Rugby 2022, p. 298-319.
- ^ http://www.crvenetorugby.it/crv/2022/12/22/sport-crime-anche-il-rugby-veneto-protagonista-delle-indagini-ad-alta-tensione-nella-fiction-sul-mondo-dello-sport/
- ^ https://www.ilgazzettino.it/nordest/treviso/rugby_mogliano_serie_tv_sport_crime_protagonista-6160765.html
- ^ https://tribunatreviso.gelocal.it/sport/2022/10/08/news/ciak_i_caimani_del_rugby_casale_sul_set_di_sport_crime-10883485/
- ^ https://metadellaltromondo.gazzetta.it/2022/11/23/sport-crime-la-serie-di-tramontin-e-scalia-su-amazon-prime-e-spunta-pure-bettarello/
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Paolo Pacitti e Francesco Volpe, Rugby 2022, Roma, Zesi, 2021.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su rugbycasale.it.