Acquario comunale Diacinto Cestoni
Acquario Diacinto Cestoni | |
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L'acquario dalla Terrazza Mascagni | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Livorno |
Indirizzo | Piazzale Mascagni 1 |
Coordinate | 43°32′07.36″N 10°17′58″E |
Caratteristiche | |
Tipo | biologia |
Intitolato a | Diacinto Cestoni |
Istituzione | 1937 |
Apertura | 20 giugno 1937 |
Gestione | Costa Edutainment |
Sito web | |
L'Acquario comunale Diacinto Cestoni sorge a Livorno, a margine del suggestivo scenario del lungomare e della Terrazza Mascagni.
È il più grande acquario della Toscana e l'unica struttura nel suo genere ad avere al proprio interno un'area marina archeologica greco-romana con la suggestiva riproduzione di un relitto di nave.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Sorto originariamente come asilo elioterapico, fu trasformato in acquario e fu inaugurato il 20 giugno 1937.
Fu distrutto durante la seconda guerra mondiale e nel 1950 venne ricostruito; nel 1962 fu ulteriormente ampliato e nel 1968 divenne sede del Centro Interuniversitario di Biologia Marina, costituito dal Comune di Livorno e dalle Università di Bologna, Firenze, Modena, Siena, Pisa e Torino.
Sul finire degli anni novanta del XX secolo, in concomitanza con il riassetto del lungomare nel tratto compreso tra il Cantiere navale fratelli Orlando e la Terrazza Mascagni, la struttura fu oggetto di un ampliamento e ricostruzione ad opera dell'architetto Vittorio Gregotti.[1]
I lavori furono più volte sospesi e il cantiere, visitato anche dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, procedette tra innumerevoli difficoltà. Il 31 luglio 2010 il complesso, rinnovato, è stato finalmente inaugurato.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'acquario è costituito da diversi corpi di fabbrica. Il nucleo originario, al centro, è caratterizzato da una pianta rettangolare, con due absidi alle estremità. Intorno si sviluppa un corpo di forma semicircolare, frutto dell'ampliamento conclusosi nell'anno 2010. Sul lato sud, un edificio di forma cubica ospita i locali di servizio.
Al momento dell'inaugurazione l'acquario disponeva di circa 3.000 m² di superficie espositiva, vasche per circa 1.000 metri cubi di acqua, 150 specie per circa 1.200 animali, 2 gallerie espositive, aule didattiche e una terrazza sul mare di circa 1.000 m²,[2] risultando il terzo in Italia per dimensioni, dopo quelli di Genova e Cattolica.[3]
Al 2014 l'acquario ospita circa 2.000 animali, di oltre 300 specie diverse,[4] distribuite in 33 vasche espositive.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gregotti Associati. La costruzione dello spazio pubblico, Firenze, 2002.
- ^ www.operalaboratori.com, Acquario di Livorno, su operalaboratori.com. URL consultato il 28-07-2010 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2009).
- ^ www.ansa.it, Acquario di Livorno, su ansa.it. URL consultato il 31-07-2010.
- ^ www.acquariodilivorno.it, Acquario di Livorno, su acquariodilivorno.it. URL consultato il 16-04-2014.
- ^ quilivorno.it, Una nuova vasca per l'acquario di Livorno, su quilivorno.it. URL consultato il 16-04-2014 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2014).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Acquario comunale Diacinto Cestoni
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su acquariodilivorno.it.
- Acquario comunale Diacinto Cestoni (canale), su YouTube.
- Centro Interuniversitario di Biologia Marina, su cibm.it. URL consultato il 27 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2012).