Alan Wilder

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Alan Wilder
NazionalitàRegno Unito (bandiera) Regno Unito
GenereSynth pop
New wave
Rock elettronico
Periodo di attività musicale1975 – in attività
Strumentotastiera, sintetizzatore, pianoforte, batteria, flauto traverso, oboe, chitarra, basso, voce
EtichettaMute Records, Reprise Records, Warner Bros. Records
Gruppi attualiRecoil
Gruppi precedentiDepeche Mode
Sito ufficiale

Alan Charles Wilder (Londra, 1º giugno 1959) è un compositore, arrangiatore e produttore discografico britannico.

È stato tra i componenti dei Depeche Mode. Successivamente ha creato anche il progetto sperimentale di musica elettronica Recoil nel 1986, come parallelo dei Depeche Mode. All'abbandono di questi ultimi (1995), Wilder si è dedicato esclusivamente a Recoil. Wilder ha prodotto e arrangiato brani anche per i Nitzer Ebb e i Curve.

Nel 2020 è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame come membro dei Depeche Mode.

Terzogenito di Albert e Kathleen Wilder, proviene da una famiglia medio-borghese appassionata di musica. Impara a suonare il piano all'età di 7 anni; in seguito anche il flauto, seguendo il volere dei genitori decisi a dare un'educazione musicale classica ai tre figli maschi. Grazie alle sue capacità musicali, fonderà alcuni gruppi musicali e parteciperà ad altri, come gli Hitmen.

Nel 1979 è ospite dei The Korgis nel loro primo album omonimo, in qualità di tastierista e corista nel brano di successo If I Had You, piazzatosi al 13º posto della UK Singles Chart.

Dopo la dipartita dal gruppo di Vince Clarke (1981), i Depeche Mode lasciarono un annuncio sul giornale specialistico Melody Maker, abbastanza curioso per una band che aveva ottenuto già un discreto successo internazionale: "Cercasi tastierista per un complesso consolidato - astenersi perditempo". Fu l'occasione giusta e vincente per Wilder che fu subito notato per le sue non indifferenti doti musicali. Scritturato inizialmente come turnista, diventò successivamente a tutti gli effetti un componente ufficiale dei Depeche Mode. Durante tale periodo apparve nei video dei singoli estratti dall'album A Broken Frame.

Improntò maggiormente la band sulla musica elettronica, dando un'impronta sonora più matura alle composizioni di Martin Lee Gore e scrivendo alcuni brani, poi inseriti in alcuni album o nelle varie B-side: nascono gli album Construction Time Again, Some Great Reward, Black Celebration, Music for the Masses, Violator e Songs of Faith and Devotion.

Il 1º giugno 1995 (il giorno del suo trentaseiesimo compleanno) Wilder abbandonò i Depeche Mode, spiegando come non fu più in grado di riconoscere l'entusiasmo e il lavoro di squadra di un tempo, nel momento di maggiore crisi, soprattutto a causa dei problemi con la droga del cantante Dave Gahan.

Il 17 febbraio 2010, in occasione del concerto di beneficenza dei Depeche Mode alla Royal Albert Hall di Londra, Wilder è tornato ad esibirsi suonando il pianoforte in Somebody, mentre l'anno dopo ha realizzato un remix di In Chains per l'album di remix dei Depeche Mode Remixes 2: 81-11. Il 26 maggio 2022 ha reso omaggio, tramite i suoi profili di Facebook e Instagram, all'ex compagno di band Andrew Fletcher, scomparso prematuramente a 60 anni.

Lo stesso argomento in dettaglio: Recoil.

Nel periodo successivo a Black Celebration, Wilder fondò i Recoil, progetto prevalentemente incentrato sulla musica elettronica. Al 2007 Wilder ha realizzato e pubblicato sei album.

Con i Depeche Mode

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  • Steve Malins, Depeche Mode - Black Celebration, Genova, Chinaski Edizioni, 2006, ISBN 88-89966-05-X.

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