Diomedeidae
Gli àlbatri (Diomedeidae G.R. Gray, 1840; al singolare àlbatro (in italiano anche albatros, invariabile)[1]) sono una famiglia di uccelli di mare dell'ordine Procellariiformes[2].
Sono tra i volatili più grandi della Terra e, addirittura, l'albatro urlatore è l'uccello vivente con l'apertura alare più grande al mondo.[3]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia Diomedeidae comprende 22 specie[4] in 4 generi:[2]
- Genere Phoebastria
- Phoebastria immutabilis (Rothschild, 1893) – albatro di Laysan
- Phoebastria nigripes (Audubon, 1839) – albatro piedineri
- Phoebastria irrorata (Salvin, 1883) – albatro vermicolato
- Phoebastria albatrus (Pallas, 1769) – albatro codacorta
- Genere Diomedea
- Diomedea exulans Linnaeus, 1758 – albatro urlatore
- Diomedea antipodensis C.J.R.Robertson & Warham, 1992 – albatro degli Antipodi
- Diomedea amsterdamensis Roux, Jouventin, Mougin, Stahl & Weimerskirch, 1983 – albatro di Amsterdam
- Diomedea dabbenena Mathews, 1929 – albatro di Tristan
- Diomedea epomophora Lesson, 1825 – albatro reale del sud
- Diomedea sanfordi Murphy, 1917 – albatro reale del nord
- Genere Phoebetria
- Phoebetria fusca (Hilsenberg, 1822) – albatro fuligginoso
- Phoebetria palpebrata (J.R.Forster, 1785) – albatro mantochiaro
- Genere Thalassarche
- Thalassarche melanophris (Temminck, 1828) – albatro sopraccigli neri
- Thalassarche impavida Mathews, 1912 – albatro di Campbell
- Thalassarche cauta (Gould, 1841) – albatro cauto
- Thalassarche eremita Murphy, 1930 – albatro delle Chatham
- Thalassarche salvini (Rothschild, 1893) – albatro di Salvin
- Thalassarche chrysostoma (J.R.Forster, 1785) – albatro testagrigia
- Thalassarche chlororhynchos (J.F.Gmelin, 1789) – albatro beccogiallo dell'Atlantico
- Thalassarche carteri (Rothschild, 1903) – albatro beccogiallo dell'Indiano
- Thalassarche bulleri (Rothschild, 1893) – albatro di Buller
- Thalassarche steadi[5] (Falla, 1933) – albatro dalla testa bianca
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Sono uccelli marini di grandi dimensioni, di colore bianco, con ali e coda parzialmente nere. Presentano una grande testa e un becco robusto e ad uncino[6].
L'apertura alare dei grandi albatri del genere Diomedea è la più grande fra tutti gli uccelli, arrivando fino a circa 340 cm, anche se le altre specie di albatri hanno aperture di dimensioni più contenute, attorno a 175 cm.[7] Le ali sono robuste e leggermente curve, con estremità affusolate per migliorare la penetrazione aerodinamica.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutrono di cibi grassi ed oleosi[6], fra cui seppie, pesci e krill. Spesso si cibano anche degli scarti rilasciati dalle navi specializzate nella lavorazione di prodotti derivati dalle balene[6].
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]La vita di questi volatili è improntata alla monogamia. In genere è la femmina a scegliere il compagno con un rituale di corteggiamento, basato su una serie di danze e strofinamenti vari, a seguito del quale avviene l'accoppiamento.
I nidi sono costruiti dai maschi con frammenti vegetali e terriccio. La femmina depone un singolo uovo che pesa circa 500 grammi e richiede un periodo d'incubazione di circa tre mesi. Durante questo periodo i genitori si alternano nella cova per andare a cercare cibo. Dopo la nascita, il piccolo diventa autosufficiente dopo circa nove mesi. Solo quando il piccolo albatro avrà imparato a volare e a procurarsi il cibo da solo, i genitori potranno andare avanti nella loro vita e accoppiarsi di nuovo dopo circa un anno dalla prima cova.
Volo
[modifica | modifica wikitesto]Gli albatri sono in grado di percorrere lunghe distanze sfruttando, come gli altri grandi volatori marini, le correnti d'aria ascendenti del moto ondoso o quelle dovute ai cambi di pendenza delle coste, entrambe di natura dinamica; sono comunque in grado di sfruttare anche quelle verticali d'origine termica. Nel primo caso si sfrutta la differenza di velocità delle correnti d'aria, compresa quella che si forma davanti e dietro la cresta delle grandi onde oceaniche e che dà luogo ad un gradiente di velocità del vento. Nel secondo caso i venti e le brezze marine che incontrano un ostacolo, come un'isola o una costa, sono forzatamente costretti a risalire a causa della strozzatura incontrata. Gli albatri sfruttano entrambe queste situazioni, favoriti dalla loro spiccata abilità di veleggiatori in grado di raggiungere efficienze aerodinamiche di 22~23:1, valore che indica che per ogni metro di quota perduta sono in grado di traslare in volo orizzontale per 22 o 23 metri.[8]
In questo sono anche aiutati da un fascio tendineo incernierato all'altezza della scapola, che permette all'ala completamente distesa di bloccarsi in quella posizione senza dover essere costretti ad esercitare un costante e continuo sforzo muscolare: è questo un adattamento fisiologico che hanno in comune con gli altri grandi volatori, necessario per fronteggiare il forte momento flettente che si ha all'attacco delle semiali durante il volo, a causa delle notevoli semiaperture alari.[9]
La grande apertura alare che li favorisce nel volo a distanza li rende, d'altra parte, piuttosto impacciati durante le fasi di decollo da terra se non possono lanciarsi da una scogliera, adoperata come un trampolino di lancio; ancora più penalizzante è l'eventuale decollo dal mare, praticamente impossibile senza un'opportuna e dispendiosa rincorsa.
Di fatto il decollo mattutino dopo il risveglio, per librarsi in volo alla ricerca del nutrimento, è probabilmente da considerarsi come l'attività energeticamente più complessa della giornata.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Vivono negli oceani meridionali e nel nord dell'oceano Pacifico. Sono assenti nell'Atlantico settentrionale se non come fossili. Tuttavia, ci sono stati degli avvistamenti nel Mediterraneo, in particolare nella zona della laguna veneta e sulle coste della Romagna.
Abitano soprattutto su isole remote dell'oceano in numerosi gruppi spesso di specie diverse. A causa delle loro grandi dimensioni, preferiscono vivere in luoghi ventosi, dove le correnti d'aria favoriscono il decollo.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]15 delle 22 specie di albatri sono considerate a rischio di estinzione da parte dell'IUCN (6 vulnerabili, 7 in pericolo e 2 in pericolo critico).[4] Sono minacciati dall'inquinamento e dalla pesca intensiva, e dall'introduzione nel loro habitat di animali come ratti o gatti ferali che attaccano uova, pulcini e giovani adulti.
Letteratura
[modifica | modifica wikitesto]- L'albatro (Albatros) di Charles Baudelaire
- La ballata del vecchio marinaio (The Rime of the Ancient Mariner) di Samuel Taylor Coleridge
- Albatros (Io ero un uccello) di Alda Merini
- L'albatro di Marracash
Cinema
[modifica | modifica wikitesto]- Le avventure di Bianca e Bernie (1977)
- Bianca e Bernie nella terra dei canguri (1990)
- DayDreamer - Le ali del sogno (2018)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ àlbatro, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 13 agosto 2015.
- ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Order Procellariiformes, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 6 maggio 2014.
- ^ (EN) Albatross - National Geographic, su animals.nationalgeographic.com. URL consultato il 24 ottobre 2013.
- ^ a b (EN) IUCN Red List of Threatened Species, su iucnredlist.org. URL consultato l'11 aprile 2024.
- ^ (EN) Thalassarche steadi (White-capped Albatross), su iucnredlist.org. URL consultato l'11 aprile 2024.
- ^ a b c Luana Leonini, Il mondo degli animali dalla A alla Z, LibrItalia. pag.9
- ^ Alec Humann e Edward S. Brinkley, Albatrosses, in Chris Elphick, John B. Dunning Jr. e David Allen Sibley (a cura di), The Sibley Guide to Bird Life and Behavior, illustrated by David Allen Sibley, 1st., New York, Alfred A. Knopf, 2001, pp. 132–135, ISBN 0-679-45123-4.
- ^ Brooke, M. (2004). Albatrosses And Petrels Across The World, Oxford University Press, Oxford, UK ISBN 0-19-850125-0
- ^ Pennycuick, C. J. (1982). The flight of petrels and albatrosses (Procellariiformes), observed in South Georgia and its vicinity. Philosophical Transactions of the Royal Society of London B, 300: 75–106.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni sull'albatro
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Diomedeidi»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Diomedeidae
- Wikispecies contiene informazioni su Diomedeidae
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) albatross, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Diomedeidae, su Fossilworks.org.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85003216 · GND (DE) 4141801-3 · J9U (EN, HE) 987007292899505171 · NDL (EN, JA) 00560074 |
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