Alberto Maria Gambino

Alberto Maria Gambino

Commissario italiano della Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza
Durata mandato14 settembre 2023 –
13 settembre 2028
PresidenteBertil Cottier
PredecessoreVitaliano Esposito

Alberto Gambino (Roma, 1967) è un giurista italiano.

Si è specializzato nel ramo industrialista e civilista. Gambino è prorettore vicario dell'Università Europea di Roma[1] ed è professore ordinario di diritto privato. Nel campo civilistico ha elaborato la teoria dei "beni extra mercato", che sostiene come sul piano normativo l'acqua, l'energia elettrica e il gas, pur essendo beni commerciali, disattendano le regole del mercato in quanto beni essenziali per i bisogni della persona (vedi voce Diritto all'acqua).[2]. In tale ambito, ha redatto per il Consiglio Nazionale Forense il Decalogo per il Diritto all’Acqua, che è stato presentato alla Expo di Dubai (2020)[3]. Per tale impegno è stato insignito del Premio Maratea Energy Earth, sezione Law, con la motivazione di avere “segnalato la centralità di un equo e bilanciato utilizzo delle risorse idriche ed energetiche quale missione di ogni Stato autenticamente democratico”[4]. Si è altresì occupato di diritti delle fasce deboli della cittadinanza (pazienti, consumatori, risparmiatori, utenti).[5]. Come autore di testi e di monografie, ha studiato in particolare il settore della negoziazione telematica (sua l'entrata nel gergo giuridico dell'espressione Contratto telematico) e della circolazione dei beni giuridici fondamentali. Nell'ambito del diritto industriale ha affrontato i temi della regolazione del web e delle comunicazioni, del danno da lesione del diritto d'autore, della protezione dei dati personali, della trasmissione delle opere coperte da privative, della natura giuridica dei domain names, di IP e concorrenza e della pubblicità ingannevole.

Avvocato civilista dello studio legale che porta il suo nome, si occupa professionalmente di diritto societario[6]. Esperto anche di diritto delle assicurazioni (è nel consiglio direttivo italiano dell'Associazione Internazionale di Diritto delle Assicurazioni (AIDA)[7]) e di legislazione sportiva, ambito in cui dirige la Rivista di diritto sportivo del CONI[8].

Presidente dell'Italian Academy of the Internet Code[9] e direttore scientifico della rivista Diritto, Mercato e Tecnologia[10], interviene nel dibattito pubblico sul rapporto tra diritto e Information Technologies sulle testate de la Repubblica[11][12] e dei GR Rai[13]. Nel contesto della Autorità per le garanzie nelle comunicazioni è stato componente della Commissione Net neutrality.[14][15] e giurista esperto del Comitato per lo sviluppo e la tutela dell'offerta legale di opere digitali, in base all'art. 4 del Regolamento AGCom sul diritto d'autore.[16] Tra il 2007 e il 2010 è stato il presidente del Comitato consultivo permanente per il diritto d'autore, l'organo previsto dalla Legge sul diritto d'autore con funzioni consultive, conciliative e di studio sulle materie attinenti al diritto di autore, avviando un processo di riforma volto all'adattamento della normativa alla mutata condizione tecnologica[17]. Dal 2023 è tornato a far parte dello stesso Comitato quale delegato del Ministero delle imprese e del made in Italy[18].

Interviene anche nel dibattito pubblico in materia di legislazione sanitaria[19], della bioetica[20] e del biodiritto. Dal 2023 è Componente del Comitato nazionale di bioetica e lo è stato del comitato etico dell'Istituto Superiore della Sanità (2014-2021), della Commissione Permanente per l'Accessibilità della Cultura presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (2006-2008), dell'Osservatorio nazionale sulla famiglia presso il Ministero delle Politiche familiari (2007-2008) e della Commissione di studio sulle problematiche relative agli embrioni conservati nei centri di Procreazione medicalmente assistita, istituita presso il Ministero della salute (2009-2010)[21],[22]. Dall'anno 2016 è presidente dell'associazione Scienza & Vita, che si occupa del rapporto tra etica e medicina e del Laboratorio per la polis, rete di formazione e impegno civile; è stato presidente del comitato scientifico di OSECO (Osservatorio sulle strategie europee per la crescita e l'occupazione). È ed è stato nei Comitati scientifici e Cda di: Fondazione Rosselli; Laboratori Sublacensis; Fondazioni Visentini e De Gasperi; Unione Giuristi Cattolici Italiani. Interviene anche su Radio Vaticana e Radio Radicale su temi sociali, tecnologici e politici[23][24].

Nel settore del partenariato pubblico-privato, Gambino è giurista esperto del Dipartimento per la Programmazione Economica (DIPE) della Presidenza del Consiglio.[25] A partire dall'anno 2019 ha assunto funzioni di Giudice della Commissione di Ricorso dell'ufficio italiano brevetti e marchi[26],

Ha svolto il ruolo di Coordinatore nazionale del Progetto di ricerca di interesse nazionale (PRIN) dal titolo "La regolamentazione giuridica delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (TIC) quale strumento di potenziamento delle società inclusive, innovative e sicure", di cui al bando 2010-2011, selezionato e finanziato dal MIUR per il triennio 2013-2015. È direttore/condirettore di: Nuovo Diritto Civile (rivista della scuola degli allievi del prof. Natalino Irti[27]) e della Rivista di diritto sportivo - Giappichelli-Coni e fa parte di comitati editoriali e scientifici di altre riviste e collane (Giustizia Civile - Giuffrè; Rivista di diritto industriale - Giuffrè; AIDA - Annali Italiani del Diritto d'Autore - Giuffrè; Concorrenza e Mercato - Rassegna degli orientamenti dell'Autorità Antitrust; Studia Bioethica; Iustitia - Giuffrè; Osservatorio di Diritto civile e commerciale - Il Mulino). Ha fondato e dirige la collana del Dipartimento di Scienze Umane dell'Università Europea di Roma

Autore di oltre duecento pubblicazioni di diritto privato e commerciale, biodiritto e Information Technology[28]

Impegno civile

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È tra i sottoscrittori del “Manifesto della lingua italiana e dell'alfabetizzazione”, nell'ambito del premio internazionale Mario Luzi[29].

A seguito della Strage di Garissa ha lanciato un manifesto sul diritto allo studio e all'istruzione cui hanno aderito alcune centinaia di docenti universitari[30].

In occasione del centenario dell'Appello ai Liberi e Forti di don Luigi Sturzo, ha tenuto la relazione principale sul punto quinto "Sviluppo e Ambiente"[31].

In data 24 novembre 2020 ha scritto una lettera pubblica al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sollevando il problema della pubblicità illegale sul web[32].

Un suo tweet, con il quale ha dato notizia della scomparsa del presidente Oscar Luigi Scalfaro[33], ha suscitato un vivace dibattito sulla tempestività delle agenzie di stampa tradizionali rispetto ai nuovi media[34][35].

  1. ^ Comunicato stampa UniER del 14 marzo 2016
  2. ^ Il diritto umano all'acqua, da Labsus.org
  3. ^ La notizia e il testo del Decalogo
  4. ^ La notizia sul quotidiano La Repubblica
  5. ^ Le ricerche e le relazioni in tema di tutela dei consumatori
  6. ^ L'attività professionale, su studiogambino.it. URL consultato il 19 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2021).
  7. ^ Il sito di AIDA
  8. ^ Il sito della Rivista di diritto spostrivo, su rivistadirittosportivo.coni.it. URL consultato il 19 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2016).
  9. ^ Il sito di IAIC, su iaic.it. URL consultato il 19 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2016).
  10. ^ Il sito della rivista online Diritto, Mercato e Tecnologia
  11. ^ Il cloud taglia i costi possibili quasi 6 miliardi di risparmi, Repubblica Affari e Finanza del 20 maggio 2013
  12. ^ Vendite online un mezzo di coesione fra gli stati d'Europa, Repubblica Affari e Finanza del 10 giugno 2013
  13. ^ Usa: spiate le telefonate degli utenti, GR1 del 6 giugno 2013
  14. ^ Il documento conclusivo della Commissione sul sito del MISE (PDF), su corrierecomunicazioni.it. URL consultato il 25 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2016).
  15. ^ Net neutrality, la ricetta dei saggi
  16. ^ L'avvio dei lavori del Comitato, su dimt.it. URL consultato il 12 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2014).
  17. ^ Discorso di insediamento di Gambino, su dirittodautore.it. URL consultato il 10 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
  18. ^ Il decreto di nomina
  19. ^ Gli interventi a TG2Insieme sulle terapie alternativa. Metodo "Di Bella" e terapia "Stamina", su dimt.it. URL consultato il 23 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2013).
  20. ^ L'intenso dibattito che ha suscitato un articolo di Gambino su un noto blog di Bioetica
  21. ^ La Relazione finale sul sito del Ministero della Salute
  22. ^ Intervento sul Corriere della Sera, su dimt.it. URL consultato il 27 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2014).
  23. ^ Il commento su Radio Vaticana sulle elezioni amministrative del giugno 2013
  24. ^ Una delle partecipazioni a Presi per il web su Radio Radicale, su dimt.it. URL consultato il 19 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2016).
  25. ^ La notizia della nomina sulla stampa
  26. ^ Il prof. Gambino nominato componente della Commissione dei ricorsi contro i provvedimenti dell'Ufficio italiano brevetti e marchi
  27. ^ La presentazione della Rivista in Cassazione
  28. ^ Alcuni titoli tratti dal sito di ateneo
  29. ^ I sottoscrittori del Manifesto
  30. ^ Il lancio del manifesto e il testo sul Foglio, su ilfoglio.it. URL consultato il 19 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2016).
  31. ^ La relazione del prof. Gambino al Convegno Internazionale Sturziano nel centenario dell'Appello a tutti gli uomini liberi e forti sul sito di "Radio Radicale"
  32. ^ Utero in affitto. AGCom intervenga su pubblicità online
  33. ^ Corriere della Sera, 29 gennaio 2012
  34. ^ Osservatorio Online. I fenomeni della rete, su pianetatech.it. URL consultato l'8 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2012).
  35. ^ Twitter e la morte di Scalfaro: cosa è successo e perché il giornalismo non è morto | Nessuna promessa

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN6408157828041654550005 · ISNI (EN0000 0000 2176 5636 · SBN RMGV008186 · LCCN (ENn00100414 · GND (DE1202367062