Alberto Schiatti

Alberto Schiatti (Ferrara, 1550 (?) – Ferrara, 1586) è stato un architetto italiano.

Alberto Schiatti nacque a Ferrara e come architetto fu stimato da altri architetti attivi in quel periodo presso gli Este come Galasso Alghisi, attivo alla corte di Alfonso II d'Este. Venne considerato un continuatore delle opere di Terzo Terzi e di Girolamo da Carpi. Morì a Ferrara nel 1586.[1]

Piazzetta Schiatti in una servizio di Paolo Monti su Ferrara del 1969 (BEIC 6330779)

Alberto Schiatti fu attivo in particolare a Ferrara, e lavorò spesso alla ristrutturazione e al recupero di edifici storici cittadini. Fu espressione del manierismo emiliano.[1]

Schiatti fu apprezzato anche i suoi disegni di grande qualità e l'architetto potrebbe essere l'autore di alcuni dei lavori raccolti nel codice Borromeo che appartenne a Giovan Battista Aleotti.[1]

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]

All'architetto ferrarese è dedicata la piazzetta Alberto Schiatti sulla quale si affaccia la chiesa di San Paolo. Schiatti si dedicò al recupero della chiesa che venne seriamente danneggiata dal terremoto di Ferrara del 1570.[9]

  1. ^ a b c fondazioneestense
  2. ^ Castello Estense di Ferrara, su istitutoitalianocastelli.it. URL consultato il 7 aprile 2025.
  3. ^ facciata di Schiatti Alberto (sec. XVI), su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 7 aprile 2025.
  4. ^ Chiesa di San Paolo, su ferraraterraeacqua.it. URL consultato il 7 aprile 2025.
  5. ^ Palazzo Avogli - Trotti, su tourer.it. URL consultato il 7 aprile 2025.
  6. ^ GerolamoMelchiorri, p. 95
  7. ^ portale maggiore di Schiatti Alberto (sec. XVI), su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 7 aprile 2025.
  8. ^ Chiesa del Gesu', su ferraraterraeacqua.it. URL consultato il 7 aprile 2025.
  9. ^ Piazzetta Alberto Schiatti, su cineturismo.cinetecadibologna.it. URL consultato il 7 aprile 2025.
  • Gerolamo Melchiorri, Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara e Ampliamenti, a cura di Carlo Bassi, Ferrara, 2G Editrice, 2009, ISBN 978-88-89248-21-8.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]