Alessandro Zezzos

Autoritratto, pastello e acquerello su carta (1907)

Alessandro Zezzos (Venezia, 12 febbraio 1848Vittorio Veneto, 1914) è stato un pittore italiano di scene di genere, ritratti e vedute.

Nato a Venezia da madre veneziana e padre greco[1], dopo aver completato gli studi classici, frequentò l'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove seguì anche i corsi di Pompeo Molmenti. Suoi compagni d'accademia furono, tra gli altri, Alessandro Milesi, Bartolomeo Bezzi, Guglielmo Ciardi, Antonio Dal Zotto, Pietro Fragiacomo, Emilio Marsili, Augusto Sezanne, Ettore Tito, Luigi Nono e Giacomo Favretto.

Influenzato da quest'ultimo, di cui fu grande amico, si dedicò a scene veneziane dall'ambientazione settecentesca[2], specializzandosi soprattutto nell'acquerello[3].

L'artista iniziò a diventare noto nel 1871, quando Molmenti scrisse per L'arte in Italia un articolo in cui elogiava il talento dei tre giovani pittori veneziani Federico Zandomeneghi, Guglielmo Ciardi e Alessandro Zezzos[4].

Nel 1873 espose a Venezia i dipinti Scena famigliare e Né sposo né figlio; nel 1877, a Parigi, I saltimbanchi e I piccioni di San Marco[5].

Nel 1892 eseguì le illustrazioni per The Grand Canal, un capitolo del taccuino di viaggio Ore italiane di Henry James.

Operò prevalentemente nella sua città natale, ma dopo la morte della moglie, nel 1904, iniziò a viaggiare all'estero, soggiornando a Londra, Berlino, Vienna e Parigi, dove restò fino al 1910[6].

Nel 1907, durante il suo breve periodo veneziano, Umberto Boccioni entrò in contatto con Zezzos che gli instillò l'interesse per le acqueforti[7].

Opere principali

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Galleria d'immagini

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  1. ^ Enciclopedia Treccani
  2. ^ Società di Belle Arti, Viareggio[1]
  3. ^ Treccani[2]
  4. ^ P. Molmenti, L'arte a Venezia, in L'arte in Italia, fascicolo dell'ottobre 1871
  5. ^ Angelo de Gubernatis,Dizionario degli Artisti Italiani Viventi: pittori, scultori, e Architetti., Le Monnier, 1889
  6. ^ G. Ortolan, Biografia di Alessandro Zezzos[3]
  7. ^ dal diario di Boccioni, 28 aprile 1907: ... ricetta per acqueforti del sig. Zezzos di Venezia, in Z. Birolli, Gli scritti editi e inediti, Milano 1971, pp. 240 e 242

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN95782072 · ISNI (EN0000 0000 6852 7395 · SBN VEAV055404 · Europeana agent/base/141594 · ULAN (EN500016472 · GND (DE1035271052