Alfonso di Hohenlohe-Langenburg
Alfonso di Hohenlohe-Langenburg | |
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Il principe Alfonso di Hohenlohe-Langenburg nel 1955 | |
Principe di Hohenlohe-Langenburg | |
In carica | 28 maggio 1924 – 21 dicembre 2003 |
Nome completo | spagnolo: Alfonso Maximiliano Victorio Eugenio Alejandro María Pablo de la Santísima Trinidad y Todos los Santos italiano: Alfonso Massimiliano Vittorio Eugenio Alessandro Maria Paolo della Santissima Trinità e di Tutti i Santi |
Nascita | Madrid, Spagna, 28 maggio 1924 |
Morte | Marbella, Spagna, 21 dicembre 2003 (79 anni) |
Luogo di sepoltura | Cementerio de San Bernabé, Marbella |
Padre | Principe Massimiliano Egon di Hohenlohe-Langenburg |
Madre | María de la Piedad de Yturbe y von Scholtz-Hersmendorff |
Coniugi | Ira von Fürstenberg (m.1955-1960) Jocelyn Lane (m.1973-1985) Marilys Haynes (1991-2000) |
Figli | Christoph Hubertus Arriana Désirée |
Religione | Cattolicesimo |
Principe Alfonso Maximiliano Victorio Eugenio Alexandro María Pablo de la Santísima Trinidad y Todos los Santos zu Hohenlohe-Langenburg (Madrid, 28 maggio 1924 – Marbella, 21 dicembre 2003) noto per la sua promozione delle località spagnole di Marbella e della Costa del Sol. Fondò il Marbella Club Hotel.[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Madrid, come il maggiore dei figli del Principe Maximilian Egon zu Hohenlohe-Langenburg[2] (1897–1968) e di sua moglie, María de la Piedad de Yturbe y von Scholtz-Hersmendorff, Marchesa de Belvís de las Navas (nota come Piedita) (1892–1990) figlia di Manuel Adrián de Yturbe y del Villar, ambasciatore messicano a San Pietroburgo, Vienna, Parigi e Madrid, e María de la Trinidad von Scholtz-Hersmendorff y Caravaca, Marchesa de Belvís de las Navas. Hohenlohe proveniva, dal lato di suo padre, da una famiglia che ha orme nella storia risalenti al XII secolo[3] e furono Principi regnanti del Sacro Romano Impero in Württemberg fino all'invasione di Napoleone. Sua madre era nipote di Francisco-María de Yturbe, Ministro delle finanze messicano di origine basca. Re Alfonso XIII di Spagna fu il suo padrino al battesimo nel palazzo reale.
Alfonso ebbe cinque fratelli e sorelle: Maria Francisca (nota come Pimpinella), Christian, Elisabeth, Max Emanuel e Beatriz (nota come Teñu).[4]
Il patrimonio ereditario della famiglia del principe Hohenlohe si esaurì nel XX secolo. Sua madre perse alcune proprietà durante la rivoluzione messicana; e dopo la caduta del Terzo Reich, proprietà in Germania e Cecoslovacchia scomparvero dietro la cortina di ferro.
Alfonso crebbe con tutori privati in Boemia e Spagna, apprendendo fluentemente il tedesco, lo spagnolo, il francese e l'inglese.
Dopo la seconda guerra mondiale, il principe cominciò ad acquistare terre a Marbella nel 1947. Vendette appezzamenti di vari ricchi e potenti amici del calibro delle famiglie Rothschild e Thyssen. Nel 1954 fondò il Marbella Club, il primo albergo di lusso della Costa del Sol, attirando molte celebrità dell'epoca nell'ex villaggio di pescatori.[1]
La fortuna della famiglia fu ricostituita con il matrimonio di Alfonso nel 1955 con la quindicenne austro-italiana Principessa Ira von Fürstenberg, un'ereditiera Fiat. La giovane età della sposa suscitò un certo scandalo nell'alta società, ma la coppia aveva ottenuto una dispensa papale per il matrimonio e 400 invitati parteciparono a 16 giorni di festa nuziale. Cinque anni dopo il matrimonio fu dissolto con un divorzio a Città del Messico dopo che Ira lo aveva lasciato per sposare un altro playboy degli anni cinquanta, Francisco "Baby" Pignatari; questa volta fu necessario ottenere un annullamento, dalla chiesa nel 1969.[3]
Dopo il divorzio, il principe riprese la vita di playboy, avendo relazioni con le attrici Ava Gardner e Kim Novak. Nel 1973 sposò l'attrice Jocelyn Lane. Anche questo fu un rapporto tempestoso, e si concluse con un divorzio nel 1985.[1]
Negli anni novanta, lo speculatore Jesús Gil diventò sindaco di Marbella e la città entrò in un boom edilizio. Il principe si tirò fuori, vendendo le sue quote del Marbella Club, a causa della crescente associazione della zona con trafficanti di armi arabi, mafia italiana e la mafia russa, il cui consumo vistoso era costellato di violenza. Si trasferì nella città di Ronda e trasformò con successo i suoi sforzi per la vinificazione con una nuova moglie, Marilys Haynes.[1] La sua ultima moglie morì il 2 novembre 2000 dopo aver tentato, apparentemente, di togliersi la vita; lo stesso anno apprese che aveva il cancro alla prostata.[5]
Morì a Marbella il 21 dicembre 2003.[1]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Sposò, come sua prima moglie, S.A.S. la Principessa Ira von Fürstenberg il 17 settembre 1955 (civilmente) e il 21 settembre 1955 (religiosamente) a Venezia; la coppia divorziò nel 1960, matrimonio annullato nel 1969. Ebbero due figli maschi:
- Principe Christoph "Kiko" von Hohenlohe (1956–2006)
- Principe Hubertus of Hohenlohe-Langenburg (1959).
Sposò, come sua seconda moglie, Jocelyn Lane, un'attrice britannica, il 3 maggio 1973 a Las Vegas. Ebbero una figlia femmina
- Ariana Theresa Maria von Hohenlohe (1975).
Ebbe una figlia, Désirée zu Hohenlohe (1980), con Heidi Balzar. Sposò, Marilys Haynes (1941–2000) il 15 febbraio 1991.
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
principe Ludwig zu Hohenlohe-Langenburg | principe Gustav zu Hohenlohe-Langenburg | ||||||||||||
langravia Friederike zu Fürstenberg | |||||||||||||
principe Gottfried zu Hohenlohe-Langenburg | |||||||||||||
contessa Gabriele von und zu Trauttmansdorff-Weinsberg | conte Johann von und zu Trauttmansdorff-Weinsberg | ||||||||||||
contessa Isabella de Longueval | |||||||||||||
principe Max Egon zu Hohenlohe-Langenburg | |||||||||||||
conte Erwin von Schönborn-Buchheim | conte Karl Friedrich Eduard von Schönborn-Buchheim | ||||||||||||
contessa Maria Anna von Bolza | |||||||||||||
contessa Anna von Schönborn-Buchheim | |||||||||||||
contessa Franziska von und zu Trauttmansdorff-Weinsberg | Ferdinand, III principe di Trauttmansdorff-Weinsberg | ||||||||||||
principessa Anna von und zu Liechtenstein | |||||||||||||
principe Alfonso zu Hohenlohe-Langenburg | |||||||||||||
Francisco Iturbe | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Manuel Iturbe y del Villar | |||||||||||||
Cipriana del Villar | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Maria de la Piedad Iturbe y Scholtz, III marchesa di Belvis de las Navas | |||||||||||||
Enrique Guillermo Maria von Scholtz und Hermensdorff y Caravaca, I marchese di Belvis de las Navas | Christian Friedrich Scholtz | ||||||||||||
Francisca Caravaca y Muñoz | |||||||||||||
Maria de la Trinidad von Scholtz und Hermensdorff, II marchesa di Belvis de las Navas | |||||||||||||
Maria Carlota de Behr y Grund | Johann Adolph Ferdinand Beer | ||||||||||||
Henriette Elisabeth Grund | |||||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Elizabeth Nash, Obituaries: Prince Alfonso de Hohenlohe, su independent.co.uk, The Independent, 24 dicembre 2003. URL consultato il 20 novembre 2009.
- ^ Geneall, su geneall.net.
- ^ a b Genealogisches Handbuch des Adels, Fürstliche Häuser XV, C.A. Starke Verlag, 1997, pp.227-239.
- ^ Royal Musings, su royalmusingsblogspotcom.blogspot.com.
- ^ (ES) El otoño del "rey" de la fiesta, su elmundo.es, El Mundo, 5 novembre 2000. URL consultato il 19 novembre 2009.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alfonso di Hohenlohe-Langenburg
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Alfonso di Hohenlohe-Langenburg, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 5742834 · ISNI (EN) 0000 0000 2219 6252 · GND (DE) 119513072 |
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