Ali Tarhoni
ʿAlī Tarhūnī | |
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Primo ministro della libia ad interim | |
Durata mandato | 23 ottobre 2011 – 24 novembre 2011 |
Presidente | Muṣṭafā ʿAbd al-Jalīl |
Predecessore | Mahmud Gibril (ad interim) |
Successore | ʿAbd al-Raḥīm al-Kīb (ad interim) |
Dati generali | |
Partito politico | governo di unità nazionale (rivoluzionari anti-Gheddafi) |
ʿAlī ʿAbd al-Salām al-Tarhūnī (in arabo ﻋﻠﻲ عبد السلام ﺍلترهوني ?; al-Marj, 1951) è un economista e politico libico.
Il 23 marzo del 2011 è stato nominato ministro delle Finanze e del Petrolio dal Consiglio nazionale di transizione libico[1][2] e Primo ministro ad interim, dopo la decisione di Mahmud Jibril di ritirarsi dalla vita politica attiva.
Tarhuni ha studiato Economia nell'Università di Libia, fin quando non è fuggito dal suo Paese nel 1973. La sua cittadinanza libica gli fu allora revocata, fu condannato a morte in contumacia e inserito in una lista di persone ostili al regime del col. Muʿammar Gheddafi nel 1981.[1] Dopo essersi rifugiato negli USA, Tarhuni ha proseguito i suoi studi, conseguendo un master's degree nel 1978 e un Ph.D. nel 1983 nella Michigan State University. Dal 1985 è stato Assistente confermato in "Economia dello scambio" (Business Economics) nella Michael G. Foster School of Business dell'Università di Washington.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Kareem Tahim, Rebel Insider Concedes Weaknesses in Libya, in New York Times, 23 marzo 2011.
- ^ The double life of a popular UW lecturer, in Seattle Times, 24 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2011).
- ^ Ryan Lucas, UW faculty member working with Libyan rebels, in Seattle Times, 24 marzo 2011. URL consultato il 2 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2012).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ali Tarhoni
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Website della University of Washington, su foster.washington.edu (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2011).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 16284954 · ISNI (EN) 0000 0000 3042 098X · LCCN (EN) n87808936 |
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