Alice Kober

Alice Kober (New York, 23 dicembre 1906New York, 16 maggio 1950) è stata una latinista statunitense, che intuì che la scrittura lineare B fosse un linguaggio flesso.

Figlia di immigrati ungheresi, la Kober nacque a Yorkville, un quartiere di Manhattan nell'Upper East Side. Nell'estate del 1924 si classificò terza in un concorso per borse di studio a New York: il premio di 100 dollari all'anno le permise di frequentare l'Hunter College,[1] dove si laureò poi con lode in latino [2] . Conseguì quindi un master in studi classici alla Columbia University nel 1929 e un dottorato di ricerca nel 1932.[3]

Ancor prima di concludere il dottorato la Kober insegnò al Hunter High e al Hunter College e nel 1930 divenne assistente di studi classici al Brooklyn College, dove rimase per il resto della sua carriera.[4] Nel campus condivideva un ufficio con altri quattro membri della facoltà e fece parte di commissioni standard. Dopo aver imparato il Braille, pubblicò libri di testo e realizzò materiali di biblioteca e prove di esami finali per studenti non vedenti al Brooklyn College.[5] Viveva con la madre vedova e a quanto pare non ebbe mai un partner.[6]

A partire dagli anni trenta la Kober studiò privatamente la lineare B, scrittura di una lingua egea non identificata della Età del Bronzo, che a quel tempo non era stata ancora decifrata.[7] Creò una sorta di "database con i fori che segnano i parametri su cui i dati possono essere ordinati." [8] Sempre in questo periodo studiò e/o apprese diverse lingue, antiche e moderne, tra cui ittito, antico irlandese, accadico, tocarico, sumero, antico persiano, basco e cinese. Dal 1942 al 1945, mentre insegnava a tempo pieno a Brooklyn, andava ogni settimana in treno a Yale per prendere lezioni di sanscrito avanzato. Partecipò anche a missioni archeologiche in New Mexico.[9]

Nel 1946 la Kober ricevette la Guggenheim Fellowship, che le permise di studiare per un anno la lineare B a tempo pieno.[10] Facendo la conoscenza di John Linton Myres, ottenne l'accesso a molte altre iscrizioni in lineare B raccolte dall'archeologo di Cnosso Arthur Evans e copiate a mano per la maggior parte all'Oxford University nel 1947.[11] La principale scoperta della Kober fu che la lineare B era un linguaggio flesso, difficile da scrivere in una scrittura sillabica.[12]

Ulteriori progressi nel decifrare la lingua furono ritardati dai suoi doveri di insegnamento rinnovati e dal gravoso lavoro di correzione di bozze e correzione di Scripta Minoa di Myres.[13] Fumatrice accanita, la Kober morì, probabilmente di cancro, nel 1950 all'età di 43 anni.[14] Dopo la sua scomparsa, l'architetto Michael Ventris riprese alcune ipotesi formulate della Kober e decifrò la Lineare B nel 1952, stabilendo che era greco miceneo.[15]

  1. ^ Fox, p. 90.
  2. ^ Margalit Fox, The Riddle of the Labyrinth , capitolo quattro, posizione 1149 dell'edizione Kindle
  3. ^ Fox, p. 91.
  4. ^ Fox, p. 91
  5. ^ Fox, pp. 109-100.
  6. ^ Fox, p. 92.
  7. ^ Fox, 93, 104-06.
  8. ^ Fox, p. 108.
  9. ^ Fox, p. 115.
  10. ^ Fox, p. 113.
  11. ^ Fox, p. 128.
  12. ^ Fox, p. 134.
  13. ^ Fox, 178.
  14. ^ Fox, 191. Un cugino molto più giovane disse che in famiglia si era sussurrato che era morta per una rara forma di cancro allo stomaco.
  15. ^ Alex Gallafent, Alice Kober: Unsung heroine who helped decode Linear B, in BBC News, 5 giugno 2013. URL consultato il 5 giugno 2013.

Collegamenti esterni

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  • Alice Kober, su enciclopediadelledonne.it, Enciclopedia delle donne. Modifica su Wikidata
  • (EN) Alice Kober, su Database of Classical Scholars, Rutgers School of Arts and Sciences. Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN91644927 · ISNI (EN0000 0000 6488 8564 · SBN UBOV694961 · LCCN (ENno2013051118 · GND (DE1041980531 · J9U (ENHE987007371076005171