Andrea Duodo

Andrea Duodo (Mirano, 8 febbraio 1971) è un dirigente d'azienda e dirigente sportivo italiano, presidente della Federazione Italiana Rugby dal 15 settembre 2024.

Nativo di Mirano ma cresciuto a Treviso, dove si formò rugbisticamente nelle giovanili del Benetton, vanta un passato di rugbista dilettante tra serie A1 e serie A2[1] fino al 2002[2].

Laureato in scienze politiche a Padova, ha lavorato come commercialista presso il gruppo Benetton svolgendo, contemporaneamente, il ruolo di team manager delle selezioni nazionali giovanili in ambito federale[2].

Ha ricoperto gli incarichi di sindaco e revisore dei conti di importanti gruppi quali Segafredo, ENI, Dal Negro e altri[3] e inoltre, ancora in ambito sportivo, quello di revisore della Federazione Italiana Rugby a partire dalla gestione Dondi, incarico dal quale si è dimesso a luglio 2024 per candidarsi alla presidenza dello stesso organismo[4].

Alle elezioni federali del 15 settembre 2024 tenutesi a Bologna, Duodo è stato eletto in prima votazione con il 55,92% dei voti contro il 41,69% del presidente uscente Marzio Innocenti[4][5], divenendo così il 22º presidente federale[5].

  1. ^ Andrea Duodo si candida per rilanciare (davvero) il rugby italiano, in Linkiesta, 13 settembre 2024. URL consultato il 17 settembre 2024 (archiviato il 14 settembre 2024).
  2. ^ a b Andrea Duodo, candidato presidente F.I.R., su air.it, Associazione italiana rugbysti, 9 settembre 2024. URL consultato il 17 settembre 2024 (archiviato il 17 settembre 2024).
  3. ^ Andrea Duodo - Curriculum vitae (PDF), su federugby.it. URL consultato il 16 settembre 2024 (archiviato il 17 settembre 2024). Ospitato su Federazione Italiana Rugby.
  4. ^ a b Andrea Buongiovanni, Scossone nel rugby: Andrea Duodo nuovo presidente federale, in la Gazzetta dello Sport, 15 settembre 2024. URL consultato il 16 settembre 2024.
  5. ^ a b A Bologna Andrea Duodo eletto Presidente della Federazione Italiana Rugby con poco meno del 56% delle preferenze, su federugby.it, Federazione Italiana Rugby, 15 settembre 2024. URL consultato il 16 settembre 2024 (archiviato il 16 settembre 2024).