Andrea Millevoi
Andrea Millevoi | |
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Nascita | Roma, 4 febbraio 1972 |
Morte | Mogadiscio, 2 luglio 1993 (21 anni) |
Cause della morte | Imboscata |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Esercito Italiano |
Corpo | 8º Reggimento "Lancieri di Montebello" |
Grado | Sottotenente |
Guerre | Guerra civile in Somalia |
Battaglie | Battaglia del pastificio |
Decorazioni | Medaglia d'oro al valor militare |
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Andrea Millevoi (Roma, 4 febbraio 1972 – Mogadiscio, 2 luglio 1993) è stato un militare italiano, sottotenente nell'8º Reggimento "Lancieri di Montebello", insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1992, durante il servizio militare di leva, Andrea prese parte per alcuni mesi all'Operazione Vespri siciliani. Nell'aprile 1993 firmò la rafferma e accettò di partecipare alla missione ITALFOR Ibis, in Somalia[1], nell'ambito della missione umanitaria UNOSOM II[2]; partì il 26 giugno 1993 e fu assegnato presso la sede del comando ITALFOR di stanza a Balad.
Il 2 luglio successivo prese parte all'operazione Canguro 11, un'attività di rastrellamento condotta a Mogadiscio, nel quartiere di Haliwa, presso il quale sorgeva un ex pastificio della Barilla. Il sottotenente era capo equipaggio di una autoblindo Centauro appartenente al Raggruppamento Bravo, comandato dal colonnello Pierluigi Torelli; pressoché ultimata l'operazione, la colonna di mezzi, già in procinto di fare ritorno a Balad, fu fatta affluire verso l'area del pastificio per fornire sostegno alle truppe del Raggruppamento Alfa, dirette verso il porto vecchio.
Raggiunta l'area degli scontri attraverso una strada parallela alla Via Imperiale, alcuni VCC furono circondati da centinaia di civili, i quali misero la zona a ferro e fuoco ed impedirono alla colonna di procedere. In quel frangente, i miliziani somali iniziarono dall'alto a sparare raffiche di kalashnikov sui militari, ormai circondati, tra cui Andrea Millevoi, che venne colpito mortalmente[3].
Millevoi fu il terzo caduto italiano in quella che viene ricordata come battaglia del pastificio, nella quale persero la vita anche il paracadutista di leva Pasquale Baccaro ed il sergente maggiore Stefano Paolicchi[4]. I funerali di Stato furono celebrati il 5 luglio a Roma, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, in presenza del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.
In sua memoria, diverse le dediche che a Roma sono state riservate ad Andrea: una strada dell'Ardeatino, una scuola dell'infanzia, una sala di Palazzo Barberini. A lui è inoltre dedicata la base Millevoi di Shama, dove è stanziato il contingente militare italiano in Libano (UNIFIL).
Onorificenze e decorazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria
- Croce commemorativa per le operazioni militari in Somalia
- Medaglia "in servizio della Pace" UNOSOM
- Medaglia commemorativa per l'operazione Vespri Siciliani.
Conferimento della medaglia d'oro
[modifica | modifica wikitesto]Ad Andrea Millevoi è stata conferita la Medaglia d'Oro al Valor Militare, con la seguente motivazione:
— Mogadiscio, 2 luglio 1993.[5]
— 21/04/2023[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Copia archiviata, su esercito.difesa.it. URL consultato il 13 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2009). Sito del Ministero della Difesa
- ^ [1] Sito ONU
- ^ [2] Archiviato il 4 marzo 2010 in Internet Archive. Intervista a Gianfranco Paglia
- ^ [3] Archiviato il 7 luglio 2012 in Internet Archive. Sito non ufficiale della Brigata Folgore
- ^ Motivazione della MOVM sito del Quirinale
- ^ [4]