Angelo Pozzi
Angelo Pozzi | |||||||
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L'arbitro Pozzi nel 1926. | |||||||
Informazioni personali | |||||||
Arbitro di | Calcio | ||||||
Sezione | Milano, poi Monza | ||||||
Attività nazionale | |||||||
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Premi | |||||||
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Angelo Pozzi (Monza, 22 novembre 1895[1] – Monza, 29 ottobre 1968) è stato un arbitro di calcio e dirigente sportivo italiano.
È stato erroneamente citato come arbitro di Mantova e Treviglio, ma lui non aveva mai lasciato Monza ed era iscritto fra gli arbitri di Monza e citato negli elenchi del C.I.T.A. quale arbitro di Monza.[2]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Fu uno dei fondatori degli arbitri di Monza che nel 1928 si costituirono come sottosezione monzese del Gruppo Arbitri Milanesi "Umberto Meazza" con Luigi Pirovano, Attilio Paleari, Emilio Gariboldi, Marco Confalonieri, Angelo Venuto Perego ed Enrico Baragiotta. Mentre lui Gariboldi e Paleari fecero il corso aspiranti arbitri federale, tutti gli altri iniziarono ad arbitrare nel 1925 alla costituzione del Comitato U.L.I.C. Brianteo di Monza e, solo successivamente nel 1928, furono inseriti nel ruoli del C.I.T.A. frequentando uno dei primi corsi indetti dal Gruppo Arbitri Milanesi.
Arbitro
[modifica | modifica wikitesto]Inizia ad arbitrare nel 1919[3], quale tesserato per l'A.C. Monza. Già nel 1920 l'Associazione Italiana Arbitri gli conferisce il distintivo d'argento per essersi distinto nella stagione sportiva 1919-1920.[4]
All'inizio della stagione 1924-1925 la Commissione Tecnica che gestiva gli arbitri della Lega Nord lo promuove da arbitro regionale ad arbitro federale mandandolo a dirigere le partite di Seconda Divisione. La stagione successiva è abilitato alla conduzione delle gare di Prima Divisione esordendo dirigendo la partita Mantova-Sampierdarenese (1-1) del 6 dicembre 1925.[5]
Il 24 novembre 1927 è tra i fondatori del Gruppo Arbitri Milanesi "Umberto Meazza", presieduto da Alberto Crivelli.[6]
Nel 1928 viene costituito il SottoGruppo Arbitri di Monza, che fu riconosciuto dal C.I.T.A. soltanto nel 1932.[7]
Terminò l'attivitò arbitrale nel 1929 e gli fu attribuito l'attestato di benemerenza.[2]
Dopo la fine del conflitto mondiale fu eletto presidente del Comitato di Lega Giovanile di Monza per la stagione 1947-1948[8], carica che mantenne fino alla fine della stagione 1951-1952.[9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Anagrafe del Comune di Monza, anno 1895.
- ^ a b Annuario FIGC 1932.
- ^ La gazzetta dello sport, le designazioni degli arbitri lombardi in cui lui compare sono state pubblicate dai comunicati ufficiali del Comitato Regionale Lombardo trascritti integralmente sulla rosea.
- ^ La gazzetta dello sport, di venerdì 7 luglio 1920, delibera A.I.A. datata 17 giugno 1920.
- ^ Fontanelli-Lanzarini, p. 20.
- ^ A.I.A. Milano, dopo p. 55, II pagina illustrata con fotocopia dell'articolo della Gazzetta.
- ^ AIA Monza.
- ^ Dal settimanale milanese "Lo Stadio", anno III n.46 del 31 dicembre 1947 (microfilmato e conservato dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano.
- ^ Comunicati ufficiali pubblicati dal Corriere di Monza e Brianza (Monza, Biblioteca Civica).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- La gazzetta dello sport, Milano, dal 1898 a oggi, giornale sportivo conservato microfilmato dalla Biblioteca Nazionale Braidense a Milano nella "Mediateca Santa Teresa" in Via Moscova 28, oppure dalla Biblioteca comunale centrale di Milano a Palazzo Sormani.
- Carlo Fontanelli, Alessandro Lanzarini, Cento anni di calcio - Italia 1925/26 - Juventus atto II, Fornacette (PI), Mariposa Editrice S.r.l., aprile 1998, p. 22.
- Carlo Fontanelli, Cento anni di calcio - Italia 1926/27 - Lo scudetto revocato, Fornacette (PI), Mariposa S.r.l., luglio 1997, p. 76.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Arbitri benemerito, elenco del 1932, pubblicato dall'"Annuario Italiano del Giuoco del Calcio 1932", p. 131, su dlib.coninet.it. URL consultato il 1º novembre 2017.
- La nostra storia, su aiamonza.com.