Angiosperme

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Angiosperme
Magnolia liliiflora
Intervallo geologico
Valanginiano - recente
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoViridiplantae
CladeEmbryophyta
SuperdivisioneTracheobionta
CladeSpermatophyta
DivisioneAngiosperme
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoViridiplantae
CladeEmbryophyta
SuperdivisioneTracheobionta
CladeSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
Cronquist, Takht. & W.Zimm., 1966
Subcladi

Le angiosperme (Angiospermae, Lindl.[1][2]) sono una vasta divisione di piante delle spermatofite, che comprende piante annue o perenni con il massimo grado di evoluzione: in questa definizione rientrano le piante con fiore vero e con seme protetto da un frutto. Sono note anche sotto il nome di magnoliofite (Magnoliophyta Cronquist, Takht. & W.Zimm., 1966), denominazione utilizzata dal Sistema Cronquist.[3]

Il Codice Internazionale di Nomenclatura Botanica (ICBN) permette, per i taxa di rango superiore alla famiglia, di usare indipendentemente nomi descrittivi tradizionali come Angiospermae o regolarmente derivati da un genere "tipo" come Magnoliophyta, che deriva dal genere Magnolia.[4]

Compaiono nel registro fossile nel Cretaceo inferiore (circa 130 milioni di anni fa).[5][6] Anche se alcuni autori hanno proposto alcuni esempi di angiosperme pre-cretaciche (ad esempio Sanmiguelia lewisi,[7] dal Triassico superiore (circa 215 milioni di anni fa) del Nord America), l'attribuzione di questi fossili alle angiosperme rimane controversa.

In un tempo relativamente breve le angiosperme, grazie alla loro estrema varietà morfologica e fisiologica, sono diventate il gruppo di piante più vasto e diversificato del nostro pianeta: con circa 275 000 specie oggi viventi, che corrispondono ad oltre l'80% di tutti i vegetali terrestri, le angiosperme sono presenti in tutti i grandi biomi terrestri, dai deserti alle foreste pluviali.[8] La ragione principale di tale successo evolutivo sembra essere legata soprattutto ad una trasformazione nella capillarità delle foglie che migliorò la loro efficacia fotosintetica.[9]

La loro rapida diversificazione indusse Darwin a ipotizzare che si fossero evolute su un'isola o un continente ancora da scoprire.[10]

Le angiosperme si distinguono perché i loro semi sono avvolti da un frutto, che li protegge e ne facilita la disseminazione. Il nome significa infatti "seme protetto" (dal Greco αγγειον, ricettacolo, e σπερμα, seme).[senza fonte]

Il raggruppamento comprende una varietà di piante erbacee, arbustive o arboree: si passa da alberi alti anche 100 metri (Myrtaceae) fino a minuscole piante erbacee (Araceae) di meno di 2 millimetri.[8]

Il fiore delle angiosperme è una struttura più complessa degli strobili delle Pinofite, che condividono con le prime la riproduzione per mezzo di semi. Le angiosperme si distinguono dalle Gimnosperme anche per la presenza di trachee vere e proprie unite a canali più grandi e specializzati, gli "elementi dei vasi", che rendono più efficiente il trasporto idrico, e per essere l'unica divisione che comprende piante erbacee in senso proprio.[senza fonte]

Le angiosperme presentano il fenomeno della "doppia fecondazione", così chiamato perché all'interno dell'ovario avvengono due fecondazioni: uno dei due nuclei spermatici contenuti nel granulo pollinico (trasportati all'interno dell'ovario attraverso il tubetto pollinico) una volta raggiunto l'ovario, feconda la cellula proendospermatica (diploide, diventerà triploide, dando origine all'endosperma del seme); l'altro nucleo invece feconda l'oosfera (che darà vita a uno zigote).[11]

Le Angiosperme, letteralmente “piante con seme protetto”, sono così chiamate perché il loro seme è contenuto nel frutto. Sono comunemente indicate come latifoglie, per il carattere delle foglie a lamina variamente espansa. A esse appartengono tutte le piante con fiori e vengono divise in due gruppi, le monocotiledoni e le dicotiledoni, in base alla presenza di una o due foglie embrionali nei loro semi. Essendosi ben adattate a qualunque clima, dominano tutti gli ambienti terrestri.

Le angiosperme sono nate come piante specializzate nella impollinazione zoogama. Tuttavia, nel corso dell'evoluzione molte di esse sono tornate all'impollinazione ad opera di agenti non biologici, soprattutto il vento. I fiori sono allora diventati piccoli, numerosi e poco appariscenti. L'impollinazione anemofila è apparsa indipendentemente in numerosi gruppi di angiosperme sia monocotiledoni (Poaceae) che dicotiledoni (Salicaceae, Fagaceae).[senza fonte]

La capacità delle angiosperme di stabilire sinergie con gli insetti e altri animali, nei processi di impollinazione e di disseminazione, è una delle ragioni del loro successo evolutivo. Piante e animali sono stati protagonisti di un fenomeno di coevoluzione che ha consentito loro di raggiungere gli attuali livelli di elevata biodiversità.[12]

Classificazione filogenetica APG IV

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Lo stesso argomento in dettaglio: Classificazione APG IV.

La classificazione APG IV pubblicata nel 2016 dall'Angiosperm Phylogeny Group suddivide le angiosperme nei seguenti cladi:[13]

Classificazione tradizionale di Cronquist

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Le angiosperme (Magnoliophyta) vengono classificate in base al sistema Cronquist nel seguente modo:[3][14]

Dicotiledoni (Magnoliopsida)

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Monocotiledoni (Liliopsida)

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  1. ^ (EN) J Lindley, Introduction to the Natural System of Botany, London, Longman, Rees, Orme, Brown, and Green, 1830, pp. xxxvi.
  2. ^ (EN) Philip D. Cantino, James A. Doyle, Sean W. Graham, Walter S. Judd, Richard G. Olmstead, Douglas E. Soltis, Pamela S. Soltis, & Michael J. Donoghue, Towards a phylogenetic nomenclature of Tracheophyta, in Taxon, vol. 56, n. 3, 2007, pp. E1–E44.
  3. ^ a b (EN) Arthur Cronquist e Armen Leonovich Takhtadzhi︠a︡n, An integrated system of classification of flowering plants, New York, Columbia University Press, 1981, ISBN 9780231038805.
  4. ^ (EN) J. McNeill & al., International Code of Nomenclature for algae, fungi, and plants (Melbourne Code) Art. 16.1, Koeltz Scientific Books, 2012, ISBN 978-3-87429-425-6.
  5. ^ (EN) Mario Coiro, James A. Doyle e Jason Hilton, How deep is the conflict between molecular and fossil evidence on the age of angiosperms?, in New Phytologist, vol. 223, n. 1, 2019-7, pp. 83–99, DOI:10.1111/nph.15708. URL consultato il 13 agosto 2019.
  6. ^ (EN) Patrick S. Herendeen, Else Marie Friis e Kaj Raunsgaard Pedersen, Palaeobotanical redux: revisiting the age of the angiosperms, in Nature Plants, vol. 3, n. 3, 2017-3, DOI:10.1038/nplants.2017.15. URL consultato il 13 agosto 2019.
  7. ^ (EN) Sidney Ash, Occurrence of the Controversial Plant Fossil Sanmiguelia cf. S. lewisi Brown in the Upper Triassic of Utah, in Journal of Paleontology - SEPM Society for Sedimentary Geology, vol. 56, n. 3, 1982, pp. 751-754. URL consultato il 3 febbraio 2012.
  8. ^ a b Gabriella Pasqua, Giovanna Abbate, Cinzia Forni e Alicia T. R. Acosta, Botanica generale e diversità vegetale, 2 ed., Piccin, 2011, p. 425, ISBN 9788829920600, OCLC 848789863. URL consultato il 22 dicembre 2022.
  9. ^ L'origine del successo delle angiosperme, su lescienze.it. URL consultato il 20 dicembre 2020.
  10. ^ La storia del "mistero abominevole" irrisolto di Charles Darwin, su tech.everyeye.it.
  11. ^ (EN) Angiosperm fertilization and embryogenesis, in Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
  12. ^ Sandro Pignatti, Angiospermae, in Flora d'Italia Vol. I, Milano, Edagricole, 2017, p. 95, ISBN 9788850652426.
  13. ^ (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  14. ^ (EN) Arthur Cronquist, The evolution and classification of flowering plants, Bronx, NY, New York Botanical Garden, 1988.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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