Archiatra

L'archiatra (o archiatro, dal tardo latino archiatrus o archiater, dal greco antico ἀρχίατρος archìatros, composto dalla particella ἀρχ- arch- che designa il capo[1] e ἰατρὸς "medico") è il medico principale o protomedico; termine di corte, è ancora in uso per indicare il medico personale del Papa, l'archiatra pontificio[2].

Nel periodo classico era il medico personale di un sovrano. Archiatro palatino era il titolo ufficiale del medico personale dell'imperatore.

Gli archiatri popolari, nell'antica Roma e nel mondo occidentale, erano una specie di medici condotti che curavano la gente del popolo gratuitamente.

Archiatra pontificio

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Lo stesso argomento in dettaglio: Archiatri pontifici.

L'archiatra pontificio è il medico personale del Papa e, salvo scelte speciali di questo, svolge il suo mandato per la durata contrattuale di cinque anni.

Spesso di provenienza ospedaliera e chirurgica, piuttosto che accademica[3], in passato viene chiamato anche medico segreto. Un certo numero di archiatri pontifici sono stati anche saggisti o innovatori di rilievo nella conoscenza e nella pratica medica. La prestigiosa carica di archiatra pontificio non era preclusa agli ebrei, che infatti ne ebbero diversi rappresentanti[4].

  1. ^ Confronta con il verbo ἄρχω àrchō, essere a capo, comandare, e il sostantivo ἀρχός archòs, capo, comandante. Da: Lorenzo Rocci, Vocabolario Greco-Italiano, 39ª ed., Società editrice Dante Alighieri, 1998.
  2. ^ Pio XII, morto nel 1958, teneva a usare la forma etimologicamente più corretta "archiatro"; dopo di lui i successivi Papi si adeguarono all'imperante, meno giusto "archiatra". Altri termini consimili (pediatra, psichiatra, geriatra) avevano da tempo scalzato l'uscita in -iatro, che resiste solo nei composti, tipo iatrogeno.
  3. ^ Feingold, Mordechai, and Victor Navarro-Brotons, eds. Universities and science in the early modern period. Vol. 12. Springer Science & Business Media, 2006., pag. 220.
  4. ^ Gian Piero Della Capanna. Archiatri pontifici ebrei nel Rinascimento: Epigoni della mediazione culturale medica israelitica del Medioevo. No. 122-125. Pierini, 1968.

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