Arialdo Banfi

Arialdo Banfi

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato1958 –
1972
LegislaturaIII, IV, V
Gruppo
parlamentare
Socialista
CircoscrizioneMilano VI
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Socialista Italiano
Titolo di studioLaurea in legge
Professioneavvocato

Arialdo Banfi (Milano, 7 marzo 1913Milano, 8 giugno 1997) è stato un politico e partigiano italiano.

Fratello di Gian Luigi Banfi. Già tenente di fanteria, dirigente clandestino del movimento Giustizia e Libertà e poi del Partito d'Azione con il nome di battaglia Buffa, è tra i fondatori nell'agosto 1943 del Movimento Federalista Europeo, assieme ad Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Vittorio Foa.

Nel corso della guerra di Liberazione frequenta anche Sandro Pertini. Si batte prevalentemente in Piemonte e viene catturato due volte dai nazifascisti.

Nel dopoguerra è attivo nella vita culturale e sociale milanese, aderisce al Partito Socialista Italiano, quale sostenitore della corrente di Riccardo Lombardi. Eletto senatore nel 1958, lo rimane per tre legislature[1], fino al 1972, fa anche parte del primo governo Moro come sottosegretario agli Affari Esteri. Dal 1973 al 1978 è stato presidente della Società Umanitaria,[2] e fino alla sua morte ha ricoperto l'incarico di vicepresidente dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI).[3]

Le carte Banfi[4], parte di un più ampio archivio personale, sono state versate nel 1999, per donazione dei figli Andrea e Silvia alla Fondazione di Studi Storici Filippo Turati[5] dove sono conservate. Riconoscimento di notevole interesse storico con provvedimento n. 783, 11 novembre 2002. Il fondo è suddiviso in dieci serie: corrispondenza (1964-93), scritti (1945-93), documentazione Istituti affari internazionali - IAI, documentazione Associazione nazionale partigiani d'Italia - Anpi, documentazione sulla Resistenza, documenti politici, fotografie, documentazione in copia, materiali a stampa, appendice

  1. ^ senato.it - Scheda di attività di Arialdo BANFI - III Legislatura, su senato.it. URL consultato il 30 luglio 2018.
  2. ^ Documento, su beniculturali.ilc.cnr.it:8080. URL consultato il 2 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2018).
  3. ^ Copia archiviata, su anpi.it. URL consultato il 26 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2007).
  4. ^ Fondo Banfi Arialdo, su SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 3 dicembre 2018.
  5. ^ Fondazione di Studi Storici Filippo Turati, su pertini.it. URL consultato il 3 dicembre 2018.

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Controllo di autoritàVIAF (EN56927398 · ISNI (EN0000 0000 3390 5288 · SBN CFIV037655 · LCCN (ENn2002048526 · GND (DE123011868 · BNF (FRcb15563658n (data)