La lingua armena classica[1], detta anche armeno antico, grabar, o krapar (in armeno occidentale),[2] è la più antica forma scritta di lingua armena, in cui fu redatta tutta la letteratura armena dal V all'XI secolo, e la sua maggior parte dal XII alla metà del XIX secolo. Molti testi greci, persiani, ebraici, siriaci e anche latini ci sono rimasti soltanto nella traduzione in questa lingua. È tuttora la lingua della liturgia armena. Viene molto studiato dai filologi biblisti e patristici. È importante anche per gli studi comparativi indo-europei, perché conserva molte caratteristiche arcaiche.
^Riconoscendo l'arbitrarietà delle definizioni, nella nomenclatura delle voci viene usato il termine "lingua" in accordo alle norme ISO 639-1, 639-2 o 639-3. Negli altri casi, viene usato il termine "dialetto".