Augusta di Baviera

Augusta di Wittelsbach
Augusta di Wittelsbach ritratta da Joseph Karl Stieler
Duchessa di Leuchtenberg
Stemma
Stemma
In carica14 novembre 1817 –
21 febbraio 1824
Predecessoretitolo creato
SuccessoreMarija Nikolaevna Romanova
Vice regina d'Italia
In carica14 gennaio 1806 –
25 maggio 1814
Predecessoretitolo creato
Successoretitolo estinto
TrattamentoSua Altezza Imperiale
Altri titoliPrincipessa di Eichstätt
Principessa di Venezia
Principessa reale di Baviera
Duchessa di Baviera
NascitaStrasburgo, Regno di Francia (oggi Francia), 21 giugno 1788
MorteMonaco di Baviera, Regno di Baviera (oggi Germania), 13 maggio 1851
Casa realeWittelsbach per nascita
Beauharnais per matrimonio
PadreMassimiliano I di Baviera
MadreAugusta Guglielmina d'Assia-Darmstadt
ConsorteEugenio di Beauharnais
FigliGiuseppina, regina di Svezia
Eugenia, principessa di Hohenzollern-Hechingen
Augusto
Amelia, imperatrice del Brasile
Teodolinda, duchessa di Urach
Massimiliano
ReligioneCattolicesimo

Augusta di Baviera, duchessa di Leuchtenberg, viceregina d'Italia (in tedesco: Augusta Amalia Ludovika Georgia von Bayern; Strasburgo, 21 giugno 1788Monaco di Baviera, 13 maggio 1851), nata principessa di Baviera[1], era figlia secondogenita del re Massimiliano I di Baviera e della sua prima moglie Augusta Guglielmina d'Assia-Darmstadt[1]. Fu Duchessa di Leuchtenberg e Vice regina d'Italia come consorte del viceré Eugenio di Beauharnais, figliastro di Napoleone Bonaparte.

Nel 1805, Augusta era promessa sposa di Carlo di Baden, nipote ed erede del principe elettore Carlo I. Il matrimonio non avrà luogo, perché Napoleone organizzò un doppio matrimonio: quello di Eugène de Beauharnais, suo figlio adottivo, con la principessa, e quello del principe di Baden con Stephanie de Beauharnais, cugina di Eugenio. Augusta veniva così elevata alla dignità di principessa imperiale, mentre in compenso la Baviera divenne un regno.

Quindi il 14 gennaio 1806[1] a Monaco, Augusta sposò Eugenio di Beauharnais, figlio del visconte Alexandre de Beauharnais, ufficiale dell'esercito regio francese, e della creola Joséphine de Tascher, più conosciuta come Giuseppina di Beauharnais, poi sposa di Napoleone Bonaparte.

Il matrimonio di Augusta e Eugène si rivelerà molto felice. Dopo le nozze la coppia partì per Milano, perché Eugenio era stato nominato da Napoleone viceré del Regno d'Italia. Benché Milano fosse la capitale del regno, la coppia amava risiedere nella Villa Reale di Monza, e la città beneficiò di notevoli migliorie. Intorno alla villa furono effettuati molti lavori, fra cui un importante viale alberato lungo l'asse centrale, e dei boschetti e una piazza, in direzione di Milano, che fu chiamata piazza Augusta Amalia in onore alla Vice regina.[2]

Durante il suo soggiorno a Monza Augusta Amalia amava abitare nella Villa Mirabellino donatale dal marito in occasione delle nozze nel 1806.[3]

Augusta Amalia Ludovica di Baviera

Altro soggiorno frequente era nella Villa Pisani di Stra a Venezia, donata alla coppia da Napoleone e da loro ristrutturata. La vicinanza ad Abano di Villa Pisani permetteva alla duchessa di fruire delle cure termali.

Nel 1814, l'Impero francese crollava. Eugène, Augusta e i loro figli si rifugiarono dal re di Baviera. Eugène venne nominato Duca di Leuchtenberg e principe di Eichstätt nel 1817, con il titolo di "Altezza Reale". Morì prematuramente nel 1824.

Augusta morì nel 1851 all'età di 63 anni. In quel momento, il presidente francese era il nipote della duchessa di Leuchtenberg: Luigi Napoleone Bonaparte.

Augusta ed Eugenio ebbero sette figli:[1]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Cristiano III del Palatinato-Zweibrücken Cristiano II del Palatinato-Zweibrücken-Birkenfeld  
 
Caterina Agata di Rappoltstein  
Federico Michele di Zweibrücken-Birkenfeld  
Carolina di Nassau-Saarbrücken Luigi Cratone di Nassau-Saarbrücken  
 
Enrichetta Filippina di Hohenlohe-Langenburg  
Massimiliano I Giuseppe di Baviera  
Giuseppe Carlo del Palatinato-Sulzbach Teodoro Eustachio del Palatinato-Sulzbach  
 
Maria Eleonora d'Assia-Rotenburg  
Maria Francesca del Palatinato-Sulzbach  
Elisabetta Augusta Sofia del Palatinato-Neuburg Carlo III Filippo del Palatinato  
 
Ludwika Karolina Radziwiłł  
Augusta di Baviera  
Luigi VIII d'Assia-Darmstadt Ernesto Luigi d'Assia-Darmstadt  
 
Dorotea Carlotta di Brandeburgo-Ansbach  
Giorgio Guglielmo d'Assia-Darmstadt  
Carlotta di Hanau-Lichtenberg Giovanni Reinardo III di Hanau-Lichtenberg  
 
Dorotea Federica di Brandeburgo-Ansbach  
Augusta Guglielmina d'Assia-Darmstadt  
Cristiano Carlo Reinardo di Leiningen-Dachsburg-Falkenburg-Heidesheim Giovanni di Leiningen-Dagsburg-Falkenburg  
 
Giovanna Maddalena di Hanau-Lichtenberg  
Maria Luisa Albertina di Leiningen-Dagsburg-Falkenburg  
Caterina Polissena di Solms-Rödelheim Luigi di Solms-Rödelheim  
 
Carlotta Sibilla di Ahlefeld  
 

Dal 18 maggio al 12 settembre 2014, in occasione del bicentenario della fine del Regno d'Italia, si sono svolte a Monza una serie di iniziative culturali per ricordare, attraverso la figura di Augusta Amalia di Baviera, Viceregina d'Italia, la presenza della Corte napoleonica a Monza Protagonisti anche siti maggiormente legati alla Viceregina: Villa Mirabellino, Teatrino di Corte e Cappella della Villa Reale di Monza. Il programma messo a punto da un team composto da Istituzioni e Associazioni con il supporto dei Consolati di Francia e di Germania per sottolineare l'influenza esercitata dalla corte francese sul compendio Villa Reale, Giardini e Parco e sullo sviluppo delle arti, ha visto l'alternarsi di episodi di diverso carattere culturale - conferenze e dibattiti con taglio storico, un'esposizione, momenti musicali, di danza e di teatro - su più giornate, ciascuna delle quali specificatamente dedicata ad alcuni di quei siti in cui la vita di corte si esprimeva in maggior misura e con più sfarzo.

  1. ^ a b c d Darryl Lundy, Genealogia della principessa Augusta di Baviera, su thepeerage.com, thePeerage.com, 10 maggio 2003. URL consultato il 23 settembre 2009.
  2. ^ Monza città imperiale ricorda i suoi fasti, su msn.com. URL consultato l'8 marzo 2022.
  3. ^ EUGENIO DE BEAUHARNAIS, su histouring.com. URL consultato l'8 marzo 2022.

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