Banyan (indumento)

Ritratto di Ward Nicholas Boylston (1767) di John Singleton Copley
Banyan (ca. 1750-1760)

Un banyan è un tipo di soprabito diffuso in Europa tra il Settecento e Ottocento.

Il banyan è un abito unisex, informale e casalingo che ha l'aspetto di una larga vestaglia a "T" in cotone, lino o seta lunga fino al pavimento o, in altri casi, fino alle ginocchia. Esistono anche dei banyan invernali trapuntati.[1] In altre circostanze, si presenta come una sorta di cappotto aderente con maniche a giro ed è chiuso con bottoni e asole.[2] La vestaglia veniva indossata sopra la camicia e i calzoni; gli uomini lo abbinavano a volte a un berretto simile a un turbante al posto della parrucca.[2]

Il banyan è ispirato ai kimono, che vennero scoperti nel continente europeo grazie alla Compagnia olandese delle Indie orientali durante la metà del XVII secolo.[3] Le donne europee indossavano i banyan nel XVIII secolo al mattino prima di uscire o la sera prima di andare a letto sopra i capi intimi.[3] Gli uomini con inclinazioni intellettuali o filosofiche si facevano ritrarre mentre indossavano tali abiti. Benjamin Rush scrisse:[4]

«Gli abiti ampi facilitano e rinvigoriscono l'esercizio delle facoltà mentali. Questo aspetto è così ovvio e risaputo che gli studiosi si fanno sempre dipingere mentre indossano vesti da camera quando sono seduti nelle loro biblioteche.»

Negli anni ottanta del Settecento, a Londra, il vestito veniva indossato dai gentiluomini anche all'aperto.[1]

  1. ^ a b (EN) Banyan, su metmuseum.org. URL consultato il 7 febbraio 2024.
  2. ^ a b (EN) Norah Waugh, The Cut of Men's Clothes, 1600–1900, Routledge, 1987, p. 89.
  3. ^ a b (EN) Banyan - Victoria & Albert Museum - Search the Collections, su m.vam.ac.uk. URL consultato il 7 febbraio 2024.
  4. ^ (EN) Franklin and Friends, su npg.si.edu. URL consultato il 7 febbraio 2024.

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