Bao Zheng

Monumento a Bao Zheng.

Bao Zheng[1] (包 拯; Hefei, 9991062) è stato un magistrato cinese, famoso per la propria integrità e rispetto per la legge.

Conosciuto anche come Bao il Giusto, è stata una figura molto popolare per il suo rispetto delle leggi e della giustizia nella Cina dell'XI secolo.

Egli fu un funzionario della Dinastia Song e il suo nome divenne nella cultura popolare sinonimo di integrità e rettitudine tanto che, dopo la sua morte, diventò un personaggio del teatro e della letteratura popolare. Bao venne anche associato al dio Yama e alla burocrazia dell'oltretomba perché gli venne attribuita, nel giudicare sui casi della vita ultraterrena, la stessa abilità che aveva dimostrato nella propria attività di magistrato nel mondo dei vivi.[2]

Bao nel corso della propria vita ebbe tre mogli (Zheng, Tung e Sun) e due figli, Bao Ye (包繶) e Bao Suo (包綬). Il suo sepolcro è situato a Hefei e, oltre che alla sua tomba, contiene un tempio e le tombe dei suoi familiari; fu costruito nel 1066.

Nella letteratura

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Alla figura di Bao Zheng è ispirato il personaggio del giudice Bao nello zaju di epoca Yuan (1279-1368) Il giudice Bao indaga tre volte sul sogno delle farfalle (《包待制三勘蝴蝶夢》) del drammaturgo Guan Hanqing (关汉卿). Tuttavia, già a partire dalla dinastia Song (960-1279) e fino al periodo Ming (1368-1644), circolavano storie e romanzi appartenenti al genere letterario gong'an (公案, "casi pubblici") che vedevano il magistrato Bao nel ruolo di protagonista alle prese con la risoluzione di difficili casi di omicidi, intrighi, furti e ingiustizie sociali. La più antica raccolta di racconti sul giudice Bao è la Bao longtu pan baijia gong'an (《包龍圖判百家公案》, "I casi di cento famiglie giudicati da Bao dall'effigie del drago"), risalente al 1594.

In epoca Qing (1644-1912), allo stile "poliziesco" dei gong'an si affianca quello più movimentato del wuxia (武俠), cui fanno capo storie di antichi eroi abili nelle arti marziali. Nella raccolta Tre eroi e cinque onesti (《三俠五義》) del 1883 il personaggio del giudice Bao viene aiutato da un gruppo di "cavalieri erranti" (遊俠 youxia) a combattere il crimine, l'oppressione e la corruzione ristabilendo così l'ordine e la giustizia.

  1. ^ Nell'onomastica cinese il cognome precede il nome. "Bao" è il cognome.
  2. ^ Wilt L. Idema. “The Pilgrimage to Taishan in the Dramatic Literature of the Thirteenth and Fourteenth Centuries.” Chinese Literature: Essays, Articles, Reviews, Vol. 19 (dicembre 1997), pagg. 23-57, pag. 34

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