Battaglia di Beaune-la-Rolande

Battaglia di Beaune-la-Rolande
parte della guerra franco-prussiana
Data28 novembre 1870
LuogoCantone di Beaune-la-Rolande, Arrondissement di Pithiviers
EsitoVittoria prussiana
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
60.000 uomini
140 cannoni
9.000 uomini
70 cannoni
Perdite
8.000 tra morti e feriti
100 prigionieri
854 tra morti e feriti
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La battaglia di Beaune-la-Rolande del 28 novembre 1870 fu una battaglia della guerra franco-prussiana vinta dal Regno di Prussia.

Per alleviare la pressione sui parigini cinti d'assedio dal 19 settembre, il generale francese Jean-Constant Crouzat lanciò un attacco con il suo XX corpo d'armata contro tre brigate del X corpo d'armata prussiano (il cui compito era appunto quello di vigilare su possibili contrattacchi francesi) stanziate vicino a Beaune-la-Rolande. I francesi impiegarono circa 60.000 uomini, prevalentemente della Garde nationale mobile, e 140 cannoni a cui i loro nemici contrapposero 9.000 uomini e 70 cannoni. Nonostante la netta superiorità numerica, l'attacco francese fu fermato ed infine respinto dai rinforzi prussiani.

Lo scontrò dimostrò la debolezza di un esercito formato da coscritti regolari, raffazzonato e privo di una rigorosa organizzazione. Nella battaglia perse la vita il pittore francese Jean-Frédéric Bazille e rimase ferito l'ingegnere tedesco Alexander Siemens, premiato inoltre con la Croce di Ferro per il coraggio dimostrato in azione[1].

L'esercito prussiano riuscì dopo la vittoriosa battaglia di Sedan a raggiungere Parigi e ad iniziare le operazioni di assedio. Il generale Louis d'Aurelle de Paladines ordinò quindi al XX corpo d'armata di Crouzat di muovere contro il X corpo d'armata prussiano comandato da Federico Carlo di Prussia per alleggerire la pressione sulla capitale, all'interno di una strategia, mantenuta per tutto il corso dell'ultima fase della guerra, tesa a forzare le truppe prussiane d'assedio con attacchi contestuali alle sortite. Le tre brigate prussiane che si trovavano a Beaune-la-Rolande erano agli ordini di Konstantin Bernhard von Voigts-Rhetz, che disponeva di rinforzi più vicini a circa 16 km dalle sue posizioni, a Pithiviers, guidati da Constantin von Alvensleben[2].

Crouzat poteva fare ricorso, oltre all'effetto sorpresa[3], anche ad un armamento ritenuto superiore, in quanto le truppe erano equipaggiate col fucile Chassepot e disponevano di 140 cannoni contro i 9.000 soldati e 70 bocche da fuoco prussiane[4].

I tre attacchi francesi

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Due brigate francesi, circa 6.000 uomini, attaccarono Beaune-la-Rolande, protetta solamente da un fragile muro difensivo, verso le 11:30 del 28 novembre[2]. I prussiani, sotto pesante fuoco di artiglieria francese, ritirarono tutti i loro soldati barricandosi nel villaggio dove si prepararono a respingere gli assalti nemici, il migliore dei quali fu condotto dal 3º reggimento zuavi che pagò il fatto di sfondare le barricate a prezzo di 700 caduti, tra morti e feriti (tra cui anche Jean-Frédéric Bazille, caduto mentre stava guidando la sua unità al posto dell'ufficiale ferito)[2][5].

Un secondo attacco fu iniziato alle 13:30 con i prussiani sempre più a corto di munizioni. I difensori furono quindi costretti a trattenere il fuoco e ad ingaggiare feroci combattimenti corpo a corpo riuscendo infine a respingere ancora una volta i francesi. Una piccola parte della fanteria prussiana, compresa tutta l'artiglieria, che si era precedentemente ritirata nella vicina Romainville, si unì ai rinforzi inviati da von Alvensleben per attaccare il lato orientale di Beaune-la-Rolande, riuscendo a sedare l'iniziativa francese[2].

Determinato a non cedere, Crouzat ordinò un ultimo attacco nel cuore della notte. I francesi entrarono dalla strada principale del villaggio riuscendo per poco a sloggiare del tutto i prussiani dalle case, ma dovettero infine ripiegare sotto al concentratissimo fuoco prussiano. Molti soldati francesi inoltre, demoralizzati, si rifiutarono di eseguire gli ordini dei loro ufficiali o spararono tutti i colpi del proprio fucile a caso per poi fuggire[2].

Le perdite francesi ammontarono a 8.000 tra morti e feriti[2] oltre a 100 prigionieri[6]. I prussiani persero invece solo 817 soldati e 37 ufficiali[4].

Gli assediati a Parigi programmarono una sortita dalla città in concomitanza con l'attacco a Beau-la-Rolande, ma lo procrastinarono al 30 novembre, giorno in cui finalmente riuscirono a partire, favorite dal vento, alcune mongolfiere che portarono a Louis d'Aurelle de Paladines le intenzioni degli assediati[7]. L'esercito della "Loira" quindi si impegnò fin dall'inizio nell'aggirare Beaune-la-Rolande per raggiungere Parigi[2].

La notizia che 60.000 francesi furono fermati da 9.000 prussiani ha scioccato gli analisti militari che hanno cercato di capire le cause dell'esito finale della battaglia. Spesso si fa riferimento al basso morale dei francesi, per la maggior parte provenienti dalla Garde nationale mobile e con all'attivo altre sconfitte, oltre al fatto che i tedeschi stavano assediando la loro capitale. In aggiunta, il generale Louis d'Aurelle de Paladines, noto per la sua durezza verso le truppe, vietò loro nei 20 giorni antecedenti la battaglia di acquartierarsi nei villaggi costringendoli a bivaccare all'aperto[8].

La battaglia di Beaune-la-Rolande è riportata come uno degli esempi di cosa può portare una leva di massa richiamante troppi uomini. È da tenere comunque presente che il grosso dell'esercito francese andò perso nella battaglia di Sedan e nell'assedio di Metz.

  1. ^ Obituary Journal of the Institution of Electrical Engineers, 66 (1928), pp. 1242–3
  2. ^ a b c d e f g Geoffrey Wawro, The Franco-Prussian War: The German Conquest of France in 1870-1871, Cambridge University Press, 2003, p. 271
  3. ^ Lawrence Sondhaus, Franz Conrad Von Hotzendorf: Architect of the Apocalypse, BRILL, 2000, p. 70, ISBN 0391040979
  4. ^ a b George Bruce, Harbottle's Dictionary of Battles, Van Nostrand Reinhold, 1981, p. 252, ISBN 0-442-22336-6
  5. ^ (EN) Bazille biography, su jstor.org. URL consultato il 13 ago 2010.
  6. ^ (EN) Battaglia di Beaune-la-Rolande, su paperspast.natlib.govt.nz. URL consultato il 13 ago 2010.
  7. ^ Helmuth von Moltke, The Franco-German War of 1870-71, Harper Brothers, 1907, p. 192
  8. ^ Ernest Vizetelly, My Days of Adventure: The Fall of France, 1870-71, Biblio Bazaar, 2006, p. 174, ISBN 1426437803

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