Bradley McGee

Bradley McGee
Bradley McGee al Tour de Romandie 2012
NazionalitàAustralia (bandiera) Australia
Altezza182 cm
Peso72 kg
Ciclismo
SpecialitàStrada, pista
Termine carriera2008 - ciclista
Carriera
Squadre di club
1998-2002Française des Jeux
2003-2004fdjeux.com
2005-2007Française des Jeux
2008Team CSC
Nazionale
1994-2008Australia (bandiera) Australia(pista)
1998-2006Australia (bandiera) Australia(strada)
Carriera da allenatore
2009-2012Saxo Bank
2013-NSW Inst. of Sports
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 1 1 3
Mondiali su pista 2 0 1
Giochi del Commonwealth 5 0 0

Vedi maggiori dettagli

Statistiche aggiornate al novembre 2021

Bradley John McGee (Sydney, 24 febbraio 1976) è un dirigente sportivo, ex ciclista su strada e pistard australiano. Su pista ha vinto cinque medaglie olimpiche, tra cui quella d'oro nell'inseguimento a squadre ai Giochi di Atene 2004, e due titoli mondiali nell'inseguimento, uno a squadre e uno individuale. Professionista su strada dal 1998 al 2008, vinse due tappe al Tour de France e una al Giro d'Italia, vestendo la maglia di leader in tutti e tre i Grandi Giri.[1] Dopo il ritiro è stato direttore sportivo del team Saxo Bank-Sungard.

Gli esordi e le vittorie su pista

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Originario di Wentworthville,[2] sobborgo di Sydney, quarto di quattro fratelli, iniziò a praticare ciclismo a livello agonistico nel 1986, all'età di dieci anni. Come molti connazionali iniziò con l'attività su pista, e presto si specializzò nell'inseguimento: tra gli Juniores vinse tre titoli mondiali (uno nel 1993 e due nel 1994), facendo inoltre segnare, nel 1993, il record del mondo Under-19 di inseguimento individuale sulla distanza dei 3000 m.[1][3]

Appena ventenne nel 1996 partecipò ai Giochi olimpici di Atlanta, conquistando la medaglia di bronzo sia nell'inseguimento individuale che in quello a squadre. Nel 2000 ai Giochi di Sydney fu medaglia di bronzo nell'inseguimento individuale (con il quartetto fu invece eliminato ai quarti di finale dalla Germania); quattro anni dopo ad Atene conquistò finalmente l'oro olimpico nell'inseguimento a squadre, in quartetto con Graeme Brown, Brett Lancaster e Luke Roberts, oltre all'argento nell'inseguimento individuale. L'oro olimpico gli valse nel 2005 la Medaglia dell'Ordine dell'Australia.[2]

Su pista fece suoi anche il titolo mondiale di inseguimento a squadre nel 1995 a Bogotà e quello di inseguimento individuale nel 2002 a Copenaghen; tornerà sul podio iridato nel 2008 come componente del quartetto australiano medaglia di bronzo mondiale. In evidenza anche ai Giochi del Commonwealth, conquistò cinque medaglie d'oro, due nel 1994 a Victoria ancora da Junior, due nel 1998 a Kuala Lumpur (in entrambi i casi sia nell'inseguimento individuale che a squadre) e una nel 2002 a Manchester nell'inseguimento individuale.

1998-2008: i successi su strada

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Passò professionista su strada a inizio 1998 con la squadra francese Française des Jeux, rimanendovi per dieci stagioni, fino a fine 2007. Specialista delle gare a cronometro, nel 1999 vinse le sue prime corse, il cronoprologo al Tour de Normandie e due tappe, di cui una contro il tempo, al Tour de l'Avenir; nel 2001 fu secondo in una tappa in linea del Tour de France, anticipato dal compagno di fuga Jens Voigt.[4] Nel 2002 arrivò la consacrazione, quando, dopo aver vinto il prologo del Critérium du Dauphiné Libéré, si aggiudicò la settima tappa del Tour de France anticipando Pedro Horrillo e il gruppo allo sprint.[5] Nella Grande Boucle vinse anche il cronoprologo dell'edizione 2003 a Parigi, vestendo per tre giorni la maglia gialla; sempre nel 2003 fece sue la cronometro del Giro di Svizzera e una tappa in linea al Giro dei Paesi Bassi.

Nel 2004 vinse il prologo del Tour de Romandie, la cronometro iniziale del Giro d'Italia, che gli permise di vestire per un giorno la maglia rosa (concluderà la corsa all'ottavo posto in classifica generale, miglior piazzamento per lui in un Grande Giro), e una frazione e la classifica finale della Route du Sud. Nel 2005 si aggiudicò il Grand Prix de Villers-Cotterêts e una tappa in linea al Giro di Svizzera; dopo aver corso il Tour de France sfiorando il successo sui Campi Elisi, a fine agosto grazie ai piazzamenti fu per quattro giorni in maglia oro alla Vuelta a España,[6] diventando così il primo australiano a vestire la maglia di leader in tutti e tre i Grandi Giri.[1]

Nel 2006 prese parte al Giro d'Italia, arrivando secondo dietro a Paolo Savoldelli nella prologo di Seraing. Si ritirò dall'attività al termine della stagione 2008, corsa in maglia Team CSC, dopo undici stagioni e diciassette vittorie su strada da professionista.

Dopo il ritiro

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A partire dal 2009 assunse la carica di direttore sportivo del Team Saxo Bank (ex CSC) affiancando Bjarne Riis. Nel dicembre 2012 ha lasciato la Saxo Bank per assumere il ruolo di Head Coach per il New South Wales Institute of Sports, in Australia;[7] è poi divenuto anche Road Director per la Federciclismo australiana.[3] Nel 2017 è stato inserito nella Sport Australia Hall of Fame.[1]

  • 1999 (Française des Jeux, tre vittorie)
Prologo Tour de Normandie (Mondeville > Mondeville, cronometro)
3ª tappa Tour de l'Avenir (Saint-Brevin-les-Pins > Pornic, cronometro)
10ª tappa Tour de l'Avenir (Sauveterre-de-Béarn > Saint-Jean-de-Luz)
  • 2000 (Française des Jeux, una vittoria)
7ª tappa, 1ª semitappa Herald Sun Tour (Bright > Bright, cronometro)
  • 2001 (Française des Jeux, due vittorie)
4ª tappa Grand Prix du Midi Libre (Pont-du-Gard > Laissac)
2ª tappa, 2ª semitappa Route du Sud (Castres > Castres, cronometro)
  • 2002 (Française des Jeux, due vittorie)
Prologo Critérium du Dauphiné Libéré (Lione > Lione, cronometro)
7ª tappa Tour de France (Bagnoles-de-l'Orne > Avranches)
  • 2003 (Fdjeux.com, tre vittorie)
8ª tappa Tour de Suisse (Gossau > Gossau, cronometro)
Prologo Tour de France (Parigi > Parigi, cronometro)
6ª tappa Ronde van Nederland (Sittard-Geleen > Landgraaf)
  • 2004 (Fdjeux.com, quattro vittorie)
Prologo Tour de Romandie (Ginevra > Ginevra, cronometro)
Prologo Giro d'Italia (Genova > Genova, cronometro)
3ª tappa Route du Sud (Loures-Barousse > Sarp, cronometro)
Classifica generale Route du Sud
  • 2005 (Française des Jeux, due vittorie)
Grand Prix de Villers-Cotterêts
3ª tappa Tour de Suisse (Abtwil > St. Anton am Arlberg)

Altri successi

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  • 2005 (Française des Jeux)
Classifica a punti Tour de Suisse
Campionati del mondo, Inseguimento individuale Juniores
Campionati del mondo, Inseguimento individuale Juniores
Campionati del mondo, Inseguimento a squadre Juniores (con Ian Christison, Grigg Homan e Luke Roberts)
Giochi del Commonwealth, Inseguimento individuale
Giochi del Commonwealth, Inseguimento a squadre (con Brett Aitken, Stuart O'Grady e Tim O'Shannessey)
Campionati australiani, Inseguimento individuale
Campionati australiani, Inseguimento a squadre
Campionati del mondo, Inseguimento a squadre (con Rodney McGee, Stuart O'Grady e Tim O'Shannessey)
Campionati australiani, Inseguimento individuale
Campionati australiani, Inseguimento a squadre
4ª prova Coppa del mondo, Inseguimento individuale (Quartu Sant'Elena)
2000: 127º
2004: 8º
2006: ritirato (10ª tappa)
2008: ritirato (3ª tappa)
2001: 83º
2002: 109º
2003: 133º
2004: ritirato (5ª tappa)
2005: 105º
2005: ritirato (12ª tappa)
2007: ritirato (9ª tappa)

Classiche monumento

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2000: ritirato
2004: 93º
2005: 65º
2006: 109º

Competizioni mondiali

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Medaglia dell'Ordine dell'Australia - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il servizio allo sport come medaglia d'oro ai Giochi olimpici di Atene 2004.»
— 26 gennaio 2005[2]
  1. ^ a b c d (EN) Brad McGee, su sahof.org.au. URL consultato il 21 novembre 2021.
  2. ^ a b c (EN) Mr Bradley John McGEE, su honours.pmc.gov.au. URL consultato il 21 novembre 2021.
  3. ^ a b (EN) BRAD MCGEE, su cycling.org.au. URL consultato il 21 novembre 2021 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2021).
  4. ^ (EN) Jensy jumps to win; McGee brave in defeat, in CyclingNews, 25 luglio 2001. URL consultato il 21 novembre 2021.
  5. ^ (EN) Magnificent McGee takes stage, in CyclingNews, 13 luglio 2002. URL consultato il 21 novembre 2021.
  6. ^ (EN) Bradley McGee - 2005, su procyclingstats.com. URL consultato il 21 novembre 2021.
  7. ^ (EN) BRADLEY MCGEE JOINS THE NSWIS, su nswis.com.au. URL consultato il 21 novembre 2021.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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