Breda Ba.16
Breda A.16 Breda Ba.16 | |
---|---|
Descrizione | |
Tipo | aereo da ricognizione |
Equipaggio | 2 |
Progettista | ing. Abate [1] |
Costruttore | Breda |
Data primo volo | 1929 |
Utilizzatore principale | Regia Aeronautica |
Sviluppato dal | Breda A.7 raid |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 10,51 m |
Apertura alare | 15,78 m |
Altezza | 3,15 m |
Superficie alare | 45,0 m² |
Peso max al decollo | 1 100 kg |
Propulsione | |
Motore | un radiale Bristol Jupiter VIII |
Potenza | 440 hp (328 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 240 km/h |
Velocità di crociera | 198 km/h |
Autonomia | 7 h |
Tangenza | 5 000 m |
Armamento | |
Mitragliatrici | una calibro 7,7 mm |
i dati sono estratti da Уголок неба[2] | |
voci di aerei militari presenti su Wikipedia |
Il Breda A.16, citato anche come Breda A16[3] e successivamente ridesignato Breda Ba.16[1], era un aereo da ricognizione ad ala alta a parasole realizzato dall'azienda italiana Società Italiana Ernesto Breda dalla fine degli anni venti e rimasto allo stadio di prototipo.
Sviluppato dalla versione a lungo raggio A.7 Raid, venne proposto senza successo al Ministero dell'aeronautica.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]L'A.16/Ba.16 era un velivolo dall'aspetto moderno per il periodo, che manteneva sostanzialmente l'impostazione del precedente A.7 con modifiche esterne minime.
La fusoliera, di costruzione interamente metallica[1], era dotata di due abitacoli aperti in tandem, con l'anteriore per il pilota ed il posteriore riservato all'osservatore, quest'ultimo dotato di una mitragliatrice brandeggiabile da difesa. Posteriormente terminava in una coda dall'impennaggio tradizionale monoderiva ed i piani orizzontali controventati.
La configurazione alare era monoplana dotata di ala posizionata alta a parasole, collegata alla fusoliera da robusti montanti trasversali, assieme a tiranti in filo d'acciaio, ed un castello centrale tubolare.
Il carrello d'atterraggio era fisso ed integrato posteriormente da un ruotino d'appoggio posizionato sotto la coda.
La propulsione era affidata ad un motore Bristol Jupiter VIII, un radiale 9 cilindri posti su un'unica fila e raffreddato ad aria, capace di sviluppare una potenza pari a 440 hp (328 kW), posto sull'estremità anteriore della fusoliera ed abbinato ad un'elica quadripala in legno a a passo fisso.
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]L'A.16/Ba.16 venne valutato da una commissione esaminatrice della Regia Aeronautica senza però riscuotere eccessivo interesse.
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) AIRCRAFT AT THE MILAN EXHIBITION (PDF), su Flight, http://www.flightglobal.com/home/default.aspx, 16 maggio 1929. URL consultato il 1º giugno 2010.
- ^ Breda A.16 in Уголок неба.
- ^ Jotti da Badia Polesine, Annuario dell'Aeronautica Italiana, Milano, Libreria Aeronautica, 1934, pp. pag.29.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ba.16
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (RU) Breda Ba.16, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 1º giugno 2010.