Campionati italiani di nuoto
I Campionati italiani di nuoto (nome ufficiale, per ragioni di sponsor, Campionati italiani assoluti Unipol[1]) sono la massima competizione natatoria individuale in Italia. Organizzati dalla Federazione Italiana Nuoto, si svolgono tre volte all'anno (le edizioni si denominano "primaverili", "estivi", "invernali"). Gli atleti vincitori ricevono il titolo di campioni d'Italia.
Le edizioni si svolgono alternativamente in vasca lunga e vasca corta; la scelta è in genere dettata dalle competizioni internazionali più vicine, in quanto i campionati italiani possono fungere da gare di qualificazione alle suddette.
Cronistoria
[modifica | modifica wikitesto]Nei primi campionati le gare si disputavano su distanze non olimpiche, come lo stadio e il miglio marino; inoltre, i campi di gara non erano delimitati, trovandosi in tratti di mare, lago, fiumi o canali e gli stili non erano codificati come oggi: si sono infatti viste gare di nuoto sul fianco, a bracciate e "indumentali" (nuotando vestiti); in generale, gli stili che non fossero il primitivo stile libero nuotato allora, venivano chiamati "artistici".
assoluti | --- | --- | --- | 1898, Lago Anguillara Sabazia | 1899, Lago Como |
assoluti | 1900, Non disputati | 1901, Lago Como | 1902, Lago Arona | 1903, Lago Arona e Bracciano | 1904, Lago Lecco |
assoluti | 1905, Lago Bracciano | 1906, Lago Pallanza | 1907, Lago Salò | 1908, Lago Omegna | 1909, Lago Passignano sul Trasimeno |
assoluti | 1910, Fiume, lago e mare Milano, Salò e Santa Margherita Ligure | 1911, Fiume, lago e mare Padova, Stresa e Nervi | 1912, Fiume, lago e mare Firenze, Pusiano e Napoli | 1913, Lago Albano | 1914, Lago Stresa |
- Le edizioni disputate dopo la prima guerra mondiale si adeguarono al programma dei giochi olimpici; furono dunque allestiti campi di gara delimitati all'esterno e con le corsie separate da galleggianti. Comunque, per molti anni, le sedi di gara sono state campi a lago, campi a mare o piscine di varie lunghezze, a seconda delle possibilità della sede prescelta. Dal 1921 si disputano anche le gare femminili, sebbene con un programma diverso rispetto a quello maschile, e in molte occasioni addirittura in sedi e date diverse. Dal secondo dopoguerra i campionati vengono svolti con i due sessi nella stessa manifestazione. All'inizio degli anni cinquanta si formalizza la nascita dello stile farfalla.
- Nel 1954 c'è la prima edizione dei campionati primaverili, chiamati "indoor" per anni poiché erano gli unici disputati in piscine coperte. Dalla fine degli anni cinquanta i campionati vengono tenuti solo in vasche di lunghezza standard (50 o 25 metri), e questo standardizzerà le distanze delle gare. Negli anni sessanta, seguendo l'aumento delle gare che avviene nelle competizioni internazionali, vengono inseriti in programma i 200 m dorso, i 100 m rana, i 100 m farfalla e le gare dei misti, nonché i 200 e gli 800 m stile libero femminili la staffetta 4 x 100 m stile libero maschile. Il programma rimarrà stabile per parecchi anni, fino all'introduzione definitiva dei 50 m stile libero negli anni ottanta.
- Nel 1998 si inaugura una nuova edizione dei campionati, quella invernale, disputata all'inizio della stagione (in novembre o dicembre): entrano in calendario le gare sulla distanza dei 50 metri in tutti gli stili e, in alcune edizioni degli invernali, le staffette 4x50 metri a stile libero e miste. Nel 2010, dopo 57 edizioni in vasca lunga, i campionati estivi non vengono disputati sulla distanza dei 50 metri. Nel 2012, per evitare sovrapposizioni con i XXX Giochi olimpici, non si disputano i campionati estivi. Dal 2013 il gruppo finanziario Unipol è il Main Sponsor della Manifestazione.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Copia archiviata, su federnuoto.it. URL consultato il 9 aprile 2013 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2013).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Aronne Anghileri, Alla ricerca del nuoto perduto, Cassina de' Pecchi, SEP editrice S.R.L., 2002, vol. II. ISBN 88-87110-27-1.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale della FIN, su federnuoto.it.
- Agenda Diana, su agendadiana.it. URL consultato il 18 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2009).