Carlo di Ferdinando de' Medici

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Carlo di Ferdinando de' Medici
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale de' Medici di Justus Sustermans
 
Incarichi ricoperti
 
Nato19 marzo 1595 a Firenze
Nominato vescovo6 marzo 1645 da papa Innocenzo X
Consacrato vescovo17 aprile 1645 dall'arcivescovo Annibale Bentivoglio
Creato cardinale2 dicembre 1615 da papa Paolo V
Deceduto17 giugno 1666 (71 anni) a Montughi
 

Carlo de' Medici (Firenze, 19 marzo 1595Montughi, 17 giugno 1666) è stato un cardinale italiano.

Infanzia e avvio alla carriera ecclesiastica

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Figlio del granduca Ferdinando I de' Medici (che a sua volta era stato cardinale prima di rinunciare alla porpora per dirigere lo stato di Toscana) e Cristina di Lorena, ebbe una carriera di successo nella gerarchia ecclesiastica. Amante delle arti e della vita agiata, abbellì Villa Medici a Roma, mentre a Firenze fece ristrutturare, per esempio, la Villa di Careggi.

Fu nominato cardinale appena ventenne, da papa Paolo V nel concistoro del 2 dicembre 1615, con il titolo di Santa Maria in Domnica e fino alla nomina del cardinale Agostino Spinola è stato il porporato italiano più giovane. Quando era a Roma, risiedeva tra Villa Medici e palazzo Madama, ambedue ereditati da suo padre.

Il suo titolo fu trasferito a San Nicola in Carcere nel 1623, mentre nel 1644 fu il cardinale protodiacono al conclave che elesse papa Innocenzo X. Fu brevemente titolare di Sant'Eustachio prima di essere nominato cardinale presbitero nel dicembre dello stesso anno, con il titolo di San Sisto.

L'anno successivo venne nominato cardinale vescovo con la sede suburbicaria di Sabina, ma presto egli optò per quella di Frascati sette mesi dopo.

Il 29 aprile 1652 fu nominato cardinale vescovo di Porto e Santa Rufina e vice-decano del collegio cardinalizio.

Nel 1653 ottenne l'erezione della diocesi di Prato elevando a vescovato la locale prepositura nullius, sua dal 1619, a cui rinunciò contemporaneamente.

Già il 23 settembre dello stesso 1652 divenne decano del collegio dei cardinali e cardinale-vescovo di Ostia e Velletri. Presiedette il conclave che elesse papa Alessandro VII.

Morte e sepoltura

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Morì a Firenze nel 1666 e venne sepolto nella cripta con gli altri membri della sua famiglia in San Lorenzo.

Nel 1857, durante una prima ricognizione delle salme dei Medici, così venne ritrovato il suo corpo:

«[…] ridotto in ossa. Aveva sul teschio lo zucchetto cardinalizio, ed una mitra bianca di tela, era vestito di toga rossa di seta. Gli posava sul petto una croce, prezioso lavoro di oreficeria. Sul davanti era questa composta di cinque topazi e di otto pezzi di cristallo di rocca, legati in oro elegantemente smaltato; la parte di sotto era pure ricca di graziosi smalti e aprendosi per una molla conteneva (a quanto sembra) alcune reliquie. Dalle falangi della mano destra era caduto nella cassa un grande anello d’oro, a cui faceva ornamento una pietra in tavola del colore dello smeraldo, ma falsa […][1]»

Durante il suo cardinalato, Carlo de'Medici partecipò ai seguenti conclavi:

Genealogia episcopale

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La genealogia episcopale è:

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Giovanni dalle Bande Nere Giovanni il Popolano  
 
Caterina Sforza  
Cosimo I de' Medici  
Maria Salviati Jacopo Salviati  
 
Lucrezia di Lorenzo de' Medici  
Ferdinando I de' Medici  
Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga Fadrique Álvarez de Toledo y Enríquez  
 
Isabel de Zúñiga  
Eleonora di Toledo  
María Osorio y Pimentel Luis Pimentel y Pacheco  
 
Juana Osorio  
Carlo di Ferdinando de' Medici  
Francesco I di Lorena Antonio di Lorena  
 
Renata di Borbone-Montpensier  
Carlo III di Lorena  
Cristina di Danimarca Cristiano II di Danimarca  
 
Isabella d'Asburgo  
Cristina di Lorena  
Enrico II di Francia Francesco I di Francia  
 
Claudia di Francia  
Claudia di Valois  
Caterina de' Medici Lorenzo de' Medici duca di Urbino  
 
Maddalena de La Tour d'Auvergne  
 
  1. ^ Sommi Picenardi G., Esumazione e ricognizione delle Ceneri dei Principi Medicei fatta nell'anno 1857. Processo verbale e note, Archivio Storico Italiano Serie V, Tomo I-II, M. Cellini & c., Firenze 1888 in D. Lippi, Illacrimate Sepolture - Curiosità e ricerca scientifica nella storia della riesumazione dei Medici, Firenze, 2006 online Archiviato il 17 settembre 2016 in Internet Archive..

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Cardinale diacono di Santa Maria in Domnica Successore
Ferdinando Gonzaga 18 maggio 1616 - 2 ottobre 1623 Alessandro Cesarini

Predecessore Prevosto di Santo Stefano di Prato Successore
Filippo Salviati 12 agosto 1619 - 22 settembre 1653 Giovanni Gerini

Predecessore Cardinale diacono di San Nicola in Carcere Successore
Carlo Emmanuele Pio di Savoia 2 ottobre 1623 - 17 ottobre 1644 Giangiacomo Teodoro Trivulzio

Predecessore Cardinale protodiacono Successore
Maurizio di Savoia 10 novembre 1642 - 12 dicembre 1644 Antonio Barberini

Predecessore Cardinale diacono di Sant'Eustachio Successore
Marzio Ginetti 17 ottobre - 12 dicembre 1644 Girolamo Colonna

Predecessore Cardinale presbitero di San Sisto Successore
Agostino Oreggi 12 dicembre 1644 - 6 marzo 1645 Domenico Cecchini

Predecessore Cardinale vescovo di Sabina e Poggio Mirteto Successore
Francesco Cennini de' Salamandri 6 marzo - 23 ottobre 1645 Francesco Barberini

Predecessore Cardinale vescovo di Frascati Successore
Giulio Roma 23 ottobre 1645 - 29 aprile 1652 Bernardino Spada

Predecessore Sottodecano del Collegio Cardinalizio Successore
Giulio Roma 29 aprile - 23 settembre 1652 Francesco Barberini

Predecessore Cardinale vescovo di Porto e Santa Rufina Successore
Giulio Roma 29 aprile - 23 settembre 1652 Francesco Barberini

Predecessore Decano del Collegio Cardinalizio Successore
Giulio Roma 23 settembre 1652 - 17 giugno 1666 Francesco Barberini

Predecessore Cardinale vescovo di Ostia Velletri Successore
Giulio Roma 23 settembre 1652 - 17 giugno 1666 Francesco Barberini

Predecessore Governatore di Velletri Successore
Giulio Roma 23 settembre 1652 - 17 giugno 1666 Francesco Barberini

Predecessore Prefetto della Congregazione dei Riti Successore
Federico Corner 31 marzo 1653 - 1º giugno 1655 Giulio Cesare Sacchetti
Controllo di autoritàVIAF (EN38009429 · ISNI (EN0000 0000 6136 6808 · CERL cnp00634572 · GND (DE129847658