Carmide (zio di Platone)
Càrmide (in greco antico: Χαρμίδης?, Charmídēs; Atene, V secolo a.C. – Munichia, 403 a.C.) è stato un nobile greco antico vissuto intorno alla metà del V secolo a.C.
Figlio di Glaucone e fratello di Perictione, fu zio di Platone e amico di Socrate.[1] Influente sostenitore del Partito Conservatore, nel 404 a.C. parteggiò per il governo dei Trenta Tiranni, allora caduto. Morì nel 403 a.C. cercando a Munichia di impedire l'ingresso ad Atene di Trasibulo e degli altri democratici.[2]
È uno dei personaggi protagonisti del dialogo platonico Carmide.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (LA, GRC) Johannes Kirchner, 15512, in Prosopographia Attica, Berlino, Georg Reimer, 1901-1903.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Carmide, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Charmides, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.