Casalromano

Casalromano
comune
Casalromano – Stemma
Casalromano – Bandiera
Casalromano – Veduta
Casalromano – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Mantova
Amministrazione
SindacoBonsignore Luca (Lista Civica) dall'8-9 giugno 2024
Territorio
Coordinate45°12′N 10°22′E
Altitudine42 m s.l.m.
Superficie12,03 km²
Abitanti1 489[1] (1-1-2024)
Densità123,77 ab./km²
FrazioniFontanella Grazioli
Comuni confinantiAsola, Canneto sull'Oglio, Fiesse (BS), Isola Dovarese (CR), Volongo (CR)
Altre informazioni
Cod. postale46040
Prefisso0376
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT020012
Cod. catastaleB911
TargaMN
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 420 GG[3]
Nome abitanticasalromanesi
Patronosan Giovanni Evangelista
Giorno festivo27 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Casalromano
Casalromano
Casalromano – Mappa
Casalromano – Mappa
Posizione del comune di Casalromano nella provincia di Mantova
Sito istituzionale

Casalromano (Casarimà in dialetto alto mantovano[4][5]) è un comune italiano di 1 489 abitanti della provincia di Mantova in Lombardia. È il paese più occidentale della provincia, distante circa 42 chilometri a ovest dal capoluogo e fa parte dei comuni dell'Alto Mantovano.

Geografia fisica

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Lo stesso argomento in dettaglio: Alto Mantovano.

Il territorio del comune è compreso tra i 31 e i 42 m sul livello del mare.

L'escursione altimetrica complessiva è di 11 metri.

Origini del nome

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Il nome di Casalromano deriva da casale e dal nome proprio di Romano.[6]

In territorio comunale sono documentati già insediamenti palafittonici dal Neolitico. Le prime ricerche, commissionate dal cavaliere Giacomo Locatelli, vengono svolte già dall'Ottocento e dimostrano quanto il territorio mantovano sia ricco di testimonianze del passato. Appartiene alla fase intermedia fra Neoltico ed età del bronzo, una tomba nella località di Fontanella Grazioli che risale al II millennio a.C., attribuita alla cultura di Remedello.[7] Nel settembre 2023, durante alcuni scavi nella zona, è riemersa una necropoli di tarda età del ferro dove erano stanziati i Cenomani.[8]

Punta di palo lunga 64 cm proveniente dall'insediamento palafitticolo di Casalromano

La Casalromano medievale è stata menzionata in un documento del 1009, da cui risulta che la città godeva di considerevole autonomia elevata, come era di consuetudine nel territorio Bresciano. Ciò risultà più chiaro nelle fonti degli anni 1366-1368 in cui un certo Umaldino de Azii e un Vivaldino de Rizi compaiono come Consulis Cummunis et hominum terrae de Casalirumano. Esiste anche un Guglielmino de Salis come Notarius et procurator nomine et etiam sindicus et sindacario nomine comunis et hominum terrae de Casalirumano.

Dal 1335, al tempo di Luigi Gonzaga, primo capitano perpetuo di Mantova, Casalromano insieme a Fontanella e altre località della regione, entrò nell'orbita di Mantova, per proteggersi da alcune controversie con Brescia. Poco dopo entrò quindi a far parte del territorio mantovano. Come base servì[non chiaro] lo Statuto Alessandrino, che risale al signore di Casalromano, Alessandro Gonzaga, e fu creato nel 1451. I conflitti tra i rami dei Gonzaga causarono ripetutamente controversie legali nella regione.

Con la fine dei Gonzaga, nel 1708, la comunità passò nella Lombardia austriaca, ma fu coinvolta anche nella guerra di successione spagnola con l'imposizione di contributi forzati e prelievi.

Nel 1785, Casalromano e Fontanella furono aggregati al comune di Canneto, sede di pretura, nonostante la resistenza della comunità. Questo avvenne durante l'annessione dell'Austria.[non chiaro] La frazione a quel tempo contava 804 abitanti, compresi i 370 di Fontanella.

Nel 1790, Casalromano ottenne l’autonomia dopo la conquista dell'Italia di Napoleone. Tuttavia, già nel 1796, l’amministrazione austriaca riprese il controllo del paese e attribuì anche la frazione di Fontanella[non chiaro].

Gli austriaci durante la seconda guerra di indipendenza furono scacciati e il paese viene annesso alla provincia di Brescia.

Il sacerdote don Bartolomeo Grazioli, nato il 25 settembre 1804 a Fontanella (in suo onore il vicino paese di Fontanella Mantovana fu poi ribattezzato "Fontanella Grazioli"), fu uno dei liberali imprigionati dal governo austriaco nel 1852. Egli fu rinchiuso nel castello di San Giorgio di Mantova insieme a Tito Speri e Carlo Montanari e giustiziato il 3 marzo 1853. Le richieste di clemenza da parte della congregazione di Verona e quelle a Vienna furono respinte. Dopo la fine del dominio austriaco le sue reliquie furono distribuite tra i due paesi.

Durante quel periodo, venne liberata Mantova durante la terza guerra d'indipendenza Italiana. quindi, con una votazione popolare nel 1868, i cittadini decisero di tornare nella provincia di Mantova.

Lo stemma municipale è stato concesso con regio decreto del 21 giugno 1934[9] e rappresenta simbolicamente la struttura di un accampamento romano.

«Di verde erboso, all'accampamento quadrato normale romano; circondato da due rami di quercia e d'alloro, annodati da un nastro dai colori nazionali. [Capo del Littorio]. Ornamenti esteriori da Comune.[10]»

Il gonfalone, concesso con DPR del 5 dicembre 1984[9], è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Giovanni Evangelista (Casalromano).

La chiesa parrocchiale, dedicata a San Giovanni Apostolo ed Evangelista, in stile settecentesca fu eretta nel 1755 e sistemata 20 anni dopo, è armonica, imponente, con una bella facciata a due ordini. L'interno, con altari in marmo, ricchi di intarsi, è raccolto a accogliente. una delle chiese più antiche, come confermato da un affresco del Cinquecento raffigurante la Madonna, La facciata della chiesa risale al XVIII secolo.

Si ritiene che l’epoca della costruzione coincida con quella delle tavolette sui misteri del rosario, scoperte vicino all’altare della Vergine. All’ingresso c’erano anche quattro statue in legno d’olivo pregiato dorate, anche se adesso sono custodite nell’episcopio di Mantova.

Dopo i restauri del 1923, l'edificio e il campanile sono stati oggetto di un nuovo intervento nel 1989. Già nel 1987 era stata rifatta la scalinata in marmo, insieme ad altri lavori.

Santuario della Malongola

La più rinomata delle chiese della frazione di Fontanella, per devozione e arte, è il santuario della Madonna della Malongola, la cui costruzione iniziò verso la fine del Duecento. Pregevoli gli affreschi datati 1392. Il vescovo Caporello l'ha indicata come "stazione" per il Giubileo del 2000.

Parrocchiale di San Bartolomeo apostolo

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San Bartolomeo Apostolo

La seconda chiesa, per importanza, è quella parrocchiale, dedicata a San Bartolomeo apostolo. Costruita intorno al 1195, fu demolita nel 1751 e al suo posto edificata l'odierna. Possiede un organo realizzato dagli Amati di Pavia (1790). Il monumentale altare maggiore reca la data del 5 settembre 1623.

La parrocchia di Fontanella ricevette, fra le tante, la visita di due santi vescovi: san Carlo Borromeo, che istituì la Confraternita del Santissimo Sacramento e il Triduo dei Morti, e san Pio X, allora vescovo di Mantova, in visita nel 1886. Di lui si conservano una pianeta bianca e alcune lettere autografe.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[11]

Geografia antropica

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Dopo l’uscita di una pesante crisi negli anni '60, molti giovani delle attività agricole vicine si sono trasferiti altrove. Solo in seguito il paese ha avviato uno sviluppo di artigianato e industria. La Davide e Luigi Volpi produce macchinari agricoli, come irroratrici e solfatrici, già dal secolo scorso. Negli anni '60, l’azienda aveva già una quarantina di dipendenti e operai, anche se la metà dei lavoratori si trasferì a Casalromano dalle aree milanesi. L’economia collabora e influenza anche i paesi vicini di Castel Goffredo e Canneto sull’Oglio.

Nel paese di Canneto sull’Oglio, l’agricoltura e la vivaistica hanno fatto grandi progressi negli ultimi tempi, migliorando sempre seguendo le orme della tradizione che accompagna i due paesi fin dai loro esordi.

In agricoltura, il comune coltiva frumento, granoturco ed erba medica, e dispone di una rete di stalle di medie dimensioni. In ambito di allevamenti, il paese ha bovini da latte e carne.

Il paese possiede anche scuole elementari e asilo per i bambini dei cittadini.

Ferrovie e tranvie

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La stazione ferroviaria più vicina è quella di Asola posta lungo la ferrovia Parma-Brescia.

Tra il 1929 e il 1955, il territorio comunale era servito dalla linea tranviaria Cremona-Asola, gestita in ultimo dalla società Tramvie Provinciali Cremonesi.. Erano presenti due stazioni: una a servizio dell'abitato principale e l'altra della frazione di Fontanella Grazioli. Entrambi gli scali erano dotati di binario di raddoppio e di fabbricato viaggiatori.

Amministrazione

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  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p.153.
  5. ^ Pierino Pelati, Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica, Asola, 1996.
  6. ^ Pierino Pelati, Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica, Asola, 1996.
  7. ^ Zona archivio storico, su Comune di Casalromano.
  8. ^ Una necropoli del II-I sec. a.C riemerge a Casalromano. Scoperte 13 tombe dei Cenomani, popolo celtico, in Mantova Uno, 30 ottobre 2023.
  9. ^ a b Casalromano, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 5 aprile 2024.
  10. ^ Casalromano, su araldicacivica.it. URL consultato il 5 aprile 2024.
  11. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  • Renato Bonaglia, Mantova, paese che vai..., Mantova, 1985. ISBN non esistente.
  • Pierino Pelati, Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica, Asola, 1996.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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