Le prime testimonianze della presenza di un edificio fortificato in questo luogo risalgono al 1140, quando divenne possesso del conte Guido III di Biandrate, anche se probabilmente esisteva già un presidio in epoca longobarda; grazie alla sua posizione strategica, infatti, poteva controllare la direttiva che da nord-ovest conduceva a Novara.
Nel 1449Francesco Sforza, duca di Milano, diede il paese ed il castrum in feudo a Giovanni Tornielli che vi trasferì la propria abitazione insieme al figlio Melchiorre, ampliando il complesso fortificato con l'erezione della rocca.
Nel 1488 la proprietà passò a Manfredo, figlio di Melchiorre, che in contrasto con Lodovico il Moro si alleò ai francesi in guerra contro gli Sforza. In un primo tempo il duca di Milano ebbe la meglio e Manfredo fu processato e i suoi beni confiscati. Nel 1499 una nuova spedizione militare contro la Lombardia ebbe successo, Lodovico il Moro cadde e i Tornielli rientrarono in possesso della rocca.
Stemma dei Solaroli Marchesi di Briona, nel terzo quarto è rappresentato il castello di Briona sovrastato da una bandiera viscontea[1].
Il complesso si presenta come un perfetto quadrilatero in buono stato di conservazione; nel corso dei secoli fu più volte riadattato ed è tuttora abitato. Le strutture risalgono prevalentemente al XIV e XV secolo; l'aspetto attuale, con ogni probabilità, gli fu dato alla fine del XV secolo dal marchese Manfredo I Tornielli. All'interno è racchiuso un cortile pensile posto all'altezza del primo piano, sorretto da volte a crociera che posano su un pilastro centrale. Al piano terra si trovano la sala capitolare e la cripta. La struttura è sovrastata da un'alta torre con piccionaia ed è circondata da un parco.
Giancarlo Andenna, Castello e rocca di Briona, in Da Novara tutto intorno, Andar per castelli, Novara, Milvia, 1982, pp. 519-529. URL consultato il 17 maggio 2024. Ospitato su Calameo.