Castello di Pieve del Vescovo
Castello di Pieve del Vescovo Pieve di San Giovanni Battista | |
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Il prospetto principale del castello | |
Ubicazione | |
Stato | Stato Pontificio |
Stato attuale | Italia |
Regione | Umbria |
Città | Corciano |
Indirizzo | Via Fabrizio Ballarini – 06073 Corciano |
Coordinate | 43°07′41.66″N 12°17′15.06″E |
Informazioni generali | |
Stile | tardo rinascimentale |
Costruzione | XIII secolo-XVI secolo |
Costruttore | rimaneggiato da Galeazzo Alessi |
Materiale | laterizi |
Primo proprietario | vescovo di Perugia |
Condizione attuale | restaurato |
Proprietario attuale | Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve |
Visitabile | su richiesta: è sede del Museo diocesano diffuso di Pieve del Vescovo |
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Il castello di Pieve del Vescovo è un antico edificio della fine del XIV secolo sito su un colle dominante la valle del Caina, a circa un chilometro da Corciano, in provincia di Perugia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Citato per la prima volta in una bolla di Innocenzo III del 1206, era una chiesa dedicata a san Giovanni Battista. Nel 1396 la pieve fu trasformata in castello con torri merlate e mura di cinta. Il 23 giugno 1397 vi si officiò il sontuoso matrimonio tra Biordo Michelotti, che l'aveva occupato, e Giovanna Orsini. Nel castello fu poi sepolto il capitano di ventura Alberico da Barbiano, morto di pielonefrite il 26 aprile 1409 nella vicina Città della Pieve[1]. Nel 1453 il vescovo di Perugia Giacomo Vannucci fece iniziare la costruzione di un borgo agricolo intorno al maniero.
La Pieve del Vescovo (il nome le deriva dal cardinale Fulvio della Corgna, vescovo di Perugia), ha una forma quadrilatera con quattro massicce torri cantonali che le conferiscono una poderosa fisionomia. Alcune sale dell'interno furono affrescate dal manierista Taddeo Zuccari: interessanti la cappella di san Giovanni Battista, lo stemma del cardinale, le scuderie e le prigioni.[2]
Nel decennio 1560-1570, il vescovo di Perugia (1550-1574) e cardinale Fulvio della Corgna, nipote del papa Giulio III, fratello minore del famoso Ascanio e coreggente del marchesato di Castiglione del Lago (1563-1583), commissionò un radicale restauro della pieve all'architetto Galeazzo Alessi al fine di convertirla in residenza estiva con lussureggianti giardini.[3][4]
Il 25 aprile 1567 si verificò nel castello un fatto sospetto: vi morì repentinamente la sedicenne Elena Baglioni (figlia di Ranuccio), contessina di Parrano. Fu accusata di averla avvelenata la madre Ortensia Farnese erede presuntiva del patrimonio di Elena se fosse deceduta. Ma nel processo celebrato a Roma a suo carico non furono reperite sufficienti prove per avvalorare l'imputazione.[5]
Nel 1576 Fulvio della Corgna (1517-1583) preferì lasciare la pieve per una vicina, nuova e doviziosa dimora, denominata appunto Villa del Colle del Cardinale. Nel 1643, però, il pronipote duca Fulvio II Alessandro decise di vendere quest'ultima, insieme alla pieve, al nobile perugino Cornelio degli Oddi.[6]
Il castello, poi, passò in definitiva proprietà dei vescovi di Perugia che amavano trascorrervi l'estate. Tra questi si ricorda il futuro papa Leone XIII che vi soggiornò volentieri e a lungo (19 gennaio 1846-20 febbraio 1878). L'iniziativa di Guoacchino Pecci riuscì ad evitare che questo bene fosse incamerato nel demanio statale, a seguito delle leggi varate dopo l'Unità d'Italia[7]. Parte dell'apparato murario e pittorico della struttura andò distrutta, durante la seconda guerra mondiale. Seguì un lungi periodo di abbandono e degrado, teatro di riti settari ed esoterici[8], finché la Pieve del Vescovo non fu definitivamente data in gestione alla locale scuola muratoria, che dal '99 ne ha curato il restauro e l'ha destinata ad attività culturali[7].
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]- Lo stemma del cardinale della Corgna
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Pietro Caporilli, in Uomini di ferro, Roma, Tipografia del Littorio, 1932.
- ^ Amoni, p. 84.
- ^ Mancini, p. 40.
- ^ Galli, p. 28.
- ^ Rossi di Marsciano, pp. 36-50. Il libro, basato sugli interrogatori del tribunale criminale del Governatore di Roma, racconta diffusamente la morte di Elena al castello di Pieve del Vescovo, nonché i risultati del processo a carico di Ortensia Farnese.
- ^ Amoni, p. 85.
- ^ a b Itinerario storico artistico del castello di Pieve del Vescovo, su lavoce.it, 12 luglio 2002. URL consultato l'11 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2019).
- ^ A. Fiorucci, Brucia il castello delle Messe Nere e il vescovo lo fa chiudere, su ricerca.repubblica.it, 31 marzo 1994. URL consultato l'11 febbraio 2019 (archiviato l'11 febbraio 2019).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- A. Durante, Ville, Parchi e Giardini dell'Umbria, Roma, 2000.
- F. F. Mancini (a cura di), Pieve del Vescovo, Perugia, 2003.
- L. Galli, Una Pieve tra i monti, Perugia, 2001.
- Uberto Rossi di Marsciano, I conti di Marsciano e i Marescotti a Parrano - storie di una difficile convivenza, Amazon Distribution, 2024, ISBN 9798321615645.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Castello di Corciano
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