Chiesa di San Carlo Borromeo (Napoli)
Chiesa di San Carlo Borromeo | |
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Stato | Italia |
Regione | Campania |
Località | Napoli |
Coordinate | 40°51′33.06″N 14°16′54.16″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Carlo Borromeo |
Arcidiocesi | Napoli |
Consacrazione | 10 aprile 2005 |
Architetto | Pierluigi Spadolini |
Completamento | ottobre 1990 |
La chiesa di San Carlo Borromeo è un luogo di culto cattolico di Napoli, sede dell'omonima parrocchia, facente parte del VI decanato[1], ubicato al Centro direzionale di Napoli, tra le isole "F" ed "E", lungo il cosiddetto Asse pubblico.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa fu progettata dall'architetto Pierluigi Spadolini[2], all'interno del più ampio progetto di costruzione del Centro Direzionale di Napoli ad opera dell'architetto giapponese Kenzō Tange. La costruzione dell'edificio religioso richiese 10 mesi di lavoro, da gennaio ad ottobre 1990, e fu inaugurata solennemente l'11 novembre 1990 da papa Giovanni Paolo II[3]. È stata elevata a parrocchia nel 2001; sino ad allora il suo status fu di quasi-parrocchia[4].
Su proposta dell'allora arcivescovo di Napoli, card. Michele Giordano, la chiesa venne dedicata a san Carlo Borromeo, in onore al nome di battesimo di papa Giovanni Paolo II che la inaugurò. La dedicazione[5] avvenne il 10 aprile 2005, presieduta dal vescovo ausiliare di Napoli Filippo Iannone.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa presenta una pianta triangolare; la sua forma è determinata da due pareti (i cateti del triangolo se utilizziamo il linguaggio geometrico), scandite da elementi verticali, rivestite di granella cementizia ricavata da pietre di fiume, e di una terza parete in ferro e vetro (la base del triangolo). Oltre al significato simbolico, la forma della chiesa, slanciata verso l'alto, fu ideata da Spadolini per integrarsi nel contesto circostante, evitando che l'edificio resti "schiacciato" dai grattacieli circostanti.[2]
Spadolini ha inoltre curato la progettazione degli armadi della sagrestia e dei confessionali, realizzati in legno di rovere. Si custodiscono poi numerose icone moderne dello scultore napoletano Angelo Vaccarella[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Chiesa di Napoli, 6° decanato, Parrocchia San Carlo Borromeo al Centro Direzionale, su sestodecanatonapoli.it. URL consultato il 29 settembre 2015.
- ^ a b c Chiesa di Napoli, La parrocchia di San Carlo Borromeo, storia e descrizione, su chiesadinapoli.it. URL consultato il 29 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2015).
- ^ Visita pastorale a Napoli: 9-13 novembre 1990.
- ^ […] la quasi-parrocchia, che è una comunità determinata di fedeli nell'ambito della Chiesa particolare, affidata ad un sacerdote come suo pastore, che, per speciali circostanze, non è ancora stata eretta come parrocchia. […] CIC, Can. 516.
- ^ Cerimonia con la quale si consacra al culto un edificio sacro o si intitola a qualcuno un edificio pubblico […] Enciclopedia Treccani.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Maurizio Vitta, Pierluigi Spadolini e associati: architetture 1953-1993, Milano, L'arcaedizioni, 1993, ISBN non esistente.
- Renato De Fusco, Facciamo finta che. Cronistoria architettonica e urbanistica di Napoli e dintorni in scritti brevi dal '50 al 2000, Napoli, Liguori, 2004, ISBN 88-207-3714-0.