Chiesa di Santa Cecilia (Pradamano)
Chiesa di Santa Cecilia | |
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Stato | Italia |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Località | Pradamano |
Indirizzo | piazza della Chiesa |
Coordinate | 46°01′53.47″N 13°17′58.85″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Santa Cecilia |
Arcidiocesi | Udine |
Architetto | Luca Andrioli |
Completamento | 1784 |
La chiesa di Santa Cecilia è la parrocchiale di Pradamano, in provincia ed arcidiocesi di Udine[1]; fa parte della forania del Friuli Orientale.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La primitiva chiesa di Pradamano di cui si abbiano notizie sorse nel Quattrocento[2][3].
La chiesa fu rifatta tra il 1697 e il 1698[2] e consacrata dal patriarca di Aquileia Dionisio Delfino il 5 agosto 1709[1]. L'attuale parrocchiale è frutto dell'ampliamento condotto tra il 1779 e il 1784 su progetto di Luca Andrioli iunior[1][2][3].
Nel 1888 l'interno dell'edificio subì una risistemazione[2][3]; il terremoto del Friuli del 1976 arrecò alla struttura alcuni danni, che vennero sanati tra il 1989 e il 1992 su disegno dell'architetto Guido Giacomelli[1].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Esterno
[modifica | modifica wikitesto]La facciata della chiesa è a capanna[1] e presenta il portale timpanato, sopra di esso una finestra semicircolare murata e, a coronare il tutto, il timpano triangolare caratterizzato da una modanatura e all'interno del quale s'apre un oculo[1]. Sul lato destro ci sono l'ingresso laterale, una nicchia ospitante un dipinto e cinque finestre, di cui due semicircolari oggi murate[1]; è presente anche la sagrestia, sulla cui parete s'aprono due finestrelle[1].
Interno
[modifica | modifica wikitesto]L'interno, ad un'unica navata, è caratterizzato dal soffitto piano[1] ed è diviso in cinque campate da paraste[1]: L'aula termina con il presbiterio, rialzato di tre gradini, a sua volta chiuso dall'abside piana[1].
Opere di pregio qui conservate sono i dipinti del soffitto, eseguiti dall'udinese Giovanni Domenico Ruggieri nel XVIII secolo[3], le decorazioni realizzate da Giuseppe Barazzutti da Gemona del Friuli tra il 1927 e il 1930[3], la tela settecentesca ritraente la Santissima Trinità con dei Santi, opera forse del già menzionato Ruggeri[3], e la pala avente come soggetto Santa Cecilia, dipinta nel 1888 da Giovanni Battista Sello[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k Chiesa di Santa Cecilia Vergine e Martire <Pradamano>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 25 giugno 2020.
- ^ a b c d Chiesa di Santa Cecilia vergine e martire, su ipac.regione.fvg.it. URL consultato il 25 giugno 2020.
- ^ a b c d e f g Pradamano - Principali monumenti e opere d'arte, su natisone.it. URL consultato il 25 giugno 2020.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di Santa Cecilia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Parrocchia di S. CECILIA VERGINE E MARTIRE, su parrocchiemap.it. URL consultato il 25 giugno 2020.
- Pradamano - Santa Cecilia, su diocesiudine.it. URL consultato il 25 giugno 2020.