Childerico II

Childerico II
Ritratto di Childerico II su medaglia bronzea del 1720 circa di Jean Dassier (1676-1763)
Re dei Franchi di Austrasia
In carica662 –
675
PredecessoreChildeberto, detto l'Adottato
SuccessoreClodoveo III
Altri titoliRe dei Franchi di Neustria e di Burgundia
Nascita653 circa
Morteforesta di Lognes presso Chelles, autunno 675
DinastiaMerovingi
PadreClodoveo II
MadreBatilde
ConiugeBilichilde
FigliDagoberto
Chilperico

Childerico II (653 circa – foresta di Lognes presso Chelles, autunno 675) è stato un re franco della dinastia dei merovingi: regnò dapprima sull'Austrasia dal 662 e con l'acquisizione della Neustria e Borgogna, nel 673, per due anni, fu il re di tutti i Franchi.

Era il terzogenito del re dei Franchi Sali della dinastia merovingia, Clodoveo II e, secondo il continuatore anonimo del cronista Fredegario, della moglie, Batilde, una donna di origine straniera (nella Vita Sanctæ Balthildis è definita di origine sassone)[1].

Alla morte del padre (657 circa), tutti i regni franchi erano andati al primogenito, Clotario III, ma nel 662, dopo la morte di Childeberto, detto l'Adottato, il Maggiordomo di palazzo Ebroino, costretto a cedere alle rivendicazioni autonomiste dell'aristocrazia austrasiana, guidata dal maggiordomo di palazzo di Austrasia, Wulfoaldo[2], aveva elevato al trono a Childerico II, fratello minore di Clotario III[3].
Childerico II fu considerato come un figlio da Inechilde[4], la vedova di Sigeberto III, che aveva regnato in Austrasia sino al 656.
Inechilde, che aveva perso il proprio figlio, Dagoberto, che era stato esiliato e chiuso in convento[4], gli diede in moglie la propria figlia, Bilichilde[4].

Approfittando dei disordini seguiti alla morte di Clotario III (il nuovo re imposto da Ebroino, Teodorico III, non godeva dell'appoggio dei sudditi), nel 673 Childerico II invase la Neustria, depose Teodorico III e dopo, aver tonsurato sia lui che Ebroino, li inviò nel monastero di Luxovio, in Burgundia. e divenne sovrano di tutti i regni franchi[5], elevando Wulfoaldo a maggiordomo di tutti i regni dei Franchi[6][7].

Nel 675, Childerico II fece legare e frustare un nobile neutriano[8]: questo fatto era considerato un crimine inaudito non solo da parte della famiglia della vittima, ma anche dell'intera nobiltà neustriana, la quale vide in questo gesto un attacco nei loro confronti[9]. Essa quindi, secondo il Chronicon Moissiacense, si sollevò contro il sovrano, che fu ucciso insieme alla moglie Bilichilde, che era incinta[10][8]: Childerico fu privato del regno e della vita, insieme con la moglie, Bilichilde ed il figlio Dagoberto dalla sue infide guardie del corpo Amalberto e Ingolberto, assieme a Bodilone[11] e Lupo, come riporta la Ex vita S. Lamberti episcopi lugdunensis[12]. Wulfoaldo, invece, riuscì a rientrare in Austrasia[8][13].
La coppia reale fu sepolta nella chiesa dell'abbazia di San Vincenzo (oggi Saint-Germain-des-Prés), presso Parigi[4].

Dopo la sua morte, sul trono di Neustria tornò Teodorico III, mentre il suo figlioletto Chilperico venne rinchiuso in un monastero (ne uscirà nel 715, chiamato sul trono di Neustria dopo la morte di Dagoberto III). Dato che, in quel momento, in Austrasia non c'era alcun re[14] si ebbe il rientro in Austrasia del fratello di Bilichilde, Dagoberto[14], tra la fine del 675 e l'inizio del 676, che divenne così re dei franchi di Austrasia.

Childerico II da Bilichilde ebbe due figli:

  • Dagoberto (?-675), che fu ucciso assieme ai genitori[12] e fu sepolto con loro nella chiesa dell'abbazia di San Vincenzo (oggi Saint-Germain-des-Prés), presso Parigi[4]
  • Chilperico (?-721), che fu re dei Franchi d'Austrasia, dopo essere stato chierico col nome di Daniele, come riportano gli Annales Mettenses[15]
  • figlia di cui non si conosce il nome, citata nella Vita Nivardi Episcopi Remensis (filiam Childerici II)[16].
Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Clotario II Chilperico I  
 
Fredegonda  
Dagoberto I  
Bertrude Ricomero ?  
 
Gertrude di Hamage?  
Clodoveo II  
 
 
 
Nantechilde  
 
 
 
Childerico II  
 
 
 
 
 
 
 
Batilde  
 
 
 
 
 
 
 
 
  1. ^ Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum continuatum, Pars prima, auctore anonymo, XCI
  2. ^ (LA) MGH SS 1, Chronicon Moissiacensis, Pag 288 1-2
  3. ^ Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum continuatum, Pars prima, auctore anonymo, XCIII
  4. ^ a b c d e (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Annales Francorum Ludovici Dufour , pag 691 D
  5. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertiusEx Cronico Centulensi Hariulfi Monachi , pag 351 C
  6. ^ Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum continuatum, Pars prima, auctore anonymo, XCIV
  7. ^ (LA) MGH SS 1, Chronicon Moissiacensis, Pag 288 2-6
  8. ^ a b c (LA) MGH SS 1, Chronicon Moissiacensis, Pag 288 6-13
  9. ^ Karl Ferdinand Werner, Nascita della nobiltà. Lo sviluppo delle élite politiche in Europa, collana Biblioteca di cultura storica, traduzione di Stefania Pico e Sabrina Santamato, Torino, Giulio Einaudi editore, 2000, p. 495, ISBN 88-06-15288-2.
  10. ^ (LA) Annales Marbacenses, pag 3 21-26
  11. ^ Bodilone aveva dovuto subire una punizione che riteneva ingiusta.
  12. ^ a b (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Ex vita S. Lamberti episcopi lugdunensis, pag 585 C
  13. ^ Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum continuatum, Pars prima, auctore anonymo, XCV
  14. ^ a b (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Ex vita S. Wulfridi episcopi eboracensis , pag 601 B, nota h
  15. ^ (LA) MGH SS 1, Annales Mettenses, Pag 323 5-6
  16. ^ (LA) #ES MGH SS rer. Merov. 5, Vita Nivardi Episcopi Remensis, Pag 160, nota 4

Fonti primarie

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Letteratura storiografica

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  • Christian Pfister, La Gallia sotto i Franchi merovingi. Vicende storiche, in Storia del mondo medievale - Vol. I, Cambridge, Cambridge University Press, 1978, pp. 688-711.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Re di Austrasia Successore
Childeberto l'Adottato 662-675 Clodoveo III

Predecessore Re del Regno Franco dell'est Successore
vacante 673-675 vacante
Controllo di autoritàVIAF (EN62683883 · ISNI (EN0000 0000 1965 6887 · CERL cnp00809246 · GND (DE131536362 · BNF (FRcb14960243b (data)