Christine Joan Johnson
Christine Joan Johnson | |
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Nazionalità | Stati Uniti |
Genere | Rhythm and blues Soul Pop rap |
Periodo di attività musicale | 1995 – in attività |
Christine Joan Johnson (Kingston, 12 luglio 1963) è una cantautrice giamaicana. Ha trascorso la sua infanzia a Kingston, l'adolescenza e gli studi universitari a New York, e si è poi trasferita in Italia.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Attrice
[modifica | modifica wikitesto]Christine Joan Johnson ha iniziato la sua carriera come attrice e ha partecipato a vari progetti cinematografici e teatrali. Tra i suoi lavori più noti, c'è il ruolo di Sara nel film Lo zio indegno (1989).
Musicista e compositrice
[modifica | modifica wikitesto]Christine Joan Johnson è una talentuosa musicista e compositrice. Ha prodotto diversi album e composto colonne sonore per film e spettacoli. Nel film Il soffio dell'anima (2010), ha cantato una canzone composta da Andrea Felli. È la leader e autrice del progetto musicale ICT (Inspiration Color Trash), noto per il singolo Lasciati tentare, che ha raggiunto la quindicesima posizione nella classifica olandese[1][2][3]. Ha inoltre lavorato con progetti musicali come J.M.P. (Jamit Music Production) e Stikatsy Label, collaborando con artisti come Jean-Paul Maunick “Bluey” di Incognito.
Produzioni Musicali
[modifica | modifica wikitesto]- Lasciati tentare - Singolo composto nel 1996 con il gruppo ICT con il quale raggiunge la quindicesima posizione della classifica olandese
- Eyes - Altro singolo con ICT che riscuote molto successo in Olanda
- The Breath of the Soul - Colonna sonora per il film Il soffio dell'anima (2010), distribuito da Warner Bros e Iris Film Distribution. Ha anche scritto e composto Never Enough e i testi per Calling Your Breath.
- Inedited World Music Festival - Un festival musicale concepito, diretto e prodotto da Christine insieme a Jean-Paul Maunick “Bluey” di Incognito. Il festival offre opportunità a artisti di tutte le età e generi musicali, celebrando l'originalità e la passione per la musica.
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]- Lo zio indegno (1989) - Film in cui ha interpretato il ruolo di Sara.
- Lasciati tentare (1996) - Singolo del progetto musicale ICT (Inspiration Color Trash), che ha raggiunto la seconda posizione nella classifica europea.
- Il gioco della vita (2008) - Libro pubblicato da Aiep Editore.
- Le Iene scherzo a Fabrizio Corona (2009) - Partecipazione al programma televisivo Le Iene, dove ha interpretato una inviata della MGM incaricata di convincere Fabrizio Corona a partecipare, nel ruolo di antagonista principale, a un immaginario film di James Bond.[4]
- Il soffio dell'anima (2010) - Film in cui ha cantato una canzone composta da Andrea Felli nominato al David di Donatello[5]
- The Soul Gospel Show (2014) - Produzione teatrale.
- Un pianoforte nel bosco (2014) - Opera musical in collaborazione con Pino Insegno.
- Something Cool (2019) - Colonna sonora per lo spot del brand di accessori Braccialini.
Libri
[modifica | modifica wikitesto]- Il gioco della vita (2008) - Pubblicato da Aiep Editore, questo libro esplora i temi del destino e delle scelte di vita.
- Finalmente l'anima
- The Orange Door
- The 12 Faces
- Me and My City (2024)
- The Riddle and the Girls
- WEMEMEWE
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Christine Joan Johnson ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per il suo lavoro, tra cui una candidatura al David di Donatello nel 2009 per la colonna sonora del film Il soffio dell'anima.
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Ha un figlio nato nel 1995.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Nielsen Business Media Inc, Billboard, Nielsen Business Media, Inc., 22 marzo 1997. URL consultato il 29 maggio 2024.
- ^ (NL) Lasciati Tentare - ICT, su NPO Radio 2. URL consultato il 29 maggio 2024.
- ^ (NL) Stichting Nederlandse Top 40, ICT | Top 40-artiesten, su Top40.nl. URL consultato il 29 maggio 2024.
- ^ Quattro sberle a Fabrizio Corona - Le Iene, 22 gennaio 2020. URL consultato il 29 maggio 2024.
- ^ Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello, su www.daviddidonatello.it. URL consultato il 29 maggio 2024.