Cingia de' Botti
Cingia de' Botti comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Nicolò Garavelli (lista civica) dal 9-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°05′N 10°17′E |
Altitudine | 31 m s.l.m. |
Superficie | 14,36 km² |
Abitanti | 1 134[1] (31-12-2024) |
Densità | 78,97 ab./km² |
Frazioni | Cà de' Corti, Casaletto di Sotto, Mottaiola de' Coppini, Pieve Gurata, Vidiceto |
Comuni confinanti | Cella Dati, Derovere, Motta Baluffi, San Martino del Lago, Scandolara Ravara, Torre de' Picenardi |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 26042 |
Prefisso | 0375 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 019031 |
Cod. catastale | C703 |
Targa | CR |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 389 GG[3] |
Nome abitanti | cingesi |
Patrono | San Giovanni Evangelista |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Cingia de' Botti (Singia in dialetto cremonese[4]) è un comune italiano di 1 134 abitanti[1] della provincia di Cremona, in Lombardia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del comune di Cingia de' Botti sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 25 ottobre 1999.[5]
Lo stemma riprende quello del ramo della famiglia Botti (o Botta) di Cingia, originaria di Cremona, che si blasonava d'azzurro, alla fascia scaccata di argento e di rosso, accompagnata da tre stelle d'oro a otto raggi; al capo d'oro, caricato di un'aquila coronata di nero.[6] Il campanile raffigurato è quello di Pieve Gurata, che la tradizione fa risalire all'anno 876, uno dei più antichi esempi di architettura gotica nel territorio della diocesi di Cremona, la cui sagoma è assurta a simbolo della località.[7] Il gonfalone è un drappo di rosso.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[8]

Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Tra il 1888 e il 1954 Cingia de' Botti era servita da una stazione della tranvia Cremona-Casalmaggiore, gestita in ultimo dalla società Tramvie Provinciali Cremonesi[9].
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 208, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ Cingia de' Botti, decreto 1999-10-25 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it. URL consultato il 4 aprile 2022.
- ^ Alcuni cenni storici del comune di Cingia del Botti, su welfarenetwork.it. URL consultato il 4 aprile 2022.
- ^ Storia, su Unione Municipia: Motta Baluffi - Scandolara Ravara - Cingia de' Botti.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Mario Albertini e Claudio Cerioli, Trasporti nella Provincia di Cremona - 100 anni di storia, 2ª edizione, Editrice Turris, Cremona, 1994. ISBN 88-85635-89-X.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Carletti di Cingia de' Botti - famiglia italiana
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cingia de' Botti
Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Cingia de' Botti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.cingiadebotti.cr.it.