Classe Uwajima

Classe Uwajima
Il Makishima ritratto in porto nel 2008
Descrizione generale
Tipodragamine costiero
cacciamine
Numero unità9
In servizio con Kaijō Jieitai
Entrata in servizio1990-1996
Radiazione2010-2020
Caratteristiche generali
Dislocamentostandard: 490 t
a pieno carico: 590 t
Lunghezza58 m
Larghezza9,4 m
Pescaggio2,9 m
Propulsione2 motori diesel; 1.440 hp
Velocità14 nodi (25,93 km/h)
Equipaggio45
Equipaggiamento
Sensori di bordo1 sonar di scoperta mine ZSQ-2B o ZSQ-3
Armamento
Armamentoun cannone da 20 mm JM61-M Vulcan
dati tratti da [1] e [2]
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La classe Uwajima è una classe di dragamine costieri, impiegabili anche come cacciamine, composta da nove unità entrate in servizio tra il 1990 e il 1996 per la Kaijō Jieitai. Sono restate in servizio con la marina giapponese dal 1990 al 2020. Tutte le navi sono state poi radiate tra il 2010 e il 2020.

Caratteristiche

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Gli Uwajima erano una versione migliorata dei precedenti dragamine/cacciamine della classe Hatsushima, con uno scafo più lungo e apparati di bordo più moderni. Lo scafo, realizzato in legno, è lungo 58 metri, largo 9,4 metri e con un pescaggio massimo di 2,9 metri. Il dislocamento standard è di 490 tonnellate che salgono a 590 tonnellate con l'unità a pieno carico. La propulsione è garantita da due motori diesel per una potenza complessiva di 1.440 hp.

Per la ricerca delle mine è disponibile un apparato sonar ZSQ-2B (una versione costruita su licenza del britannico Type 183), poi sostituito dal più moderno apparato ZSQ-3. Sono inoltre imbarcati due sottomarini a comando remoto (ROV) di produzione giapponese, inizialmente gli S-4 già presenti su alcune unità classe Hatsushima, poi rimpiazzati dai più moderni S-7. L'armamento consiste unicamente in un cannone JM61-M Vulcan da 20 mm a sei canne rotanti, impiegabile sia per l'autodifesa che per la distruzione di mine ad ancoraggio[1][2].

  1. ^ a b (EN) Uwajima class minesweepers [collegamento interrotto], su nifty.com. URL consultato il 30 settembre 2016.
  2. ^ a b (EN) World Navies Today: Japan, su hazegray. URL consultato il 30 settembre 2016.
  • Cristiano Martorella, I cacciamine della JMSDF, in Panorama Difesa, n. 378, Firenze, ED.A.I., ottobre 2018, pp. 44-51.

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