Cloruro aurico
Cloruro aurico | |
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Nome IUPAC | |
cloruro d'oro (III) | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | Au2Cl6 |
Massa molecolare (u) | 606,651 |
Aspetto | solido rosso |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 236-623-1 |
PubChem | 26030 |
SMILES | Cl[Au](Cl)Cl |
Proprietà chimico-fisiche | |
Solubilità in acqua | 680 g/l |
Temperatura di fusione | 254 °C (decomp.) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 302 - 314 - 317 |
Consigli P | 280 - 305+351+338 - 310 [1] |
Il cloruro aurico è una molecola d'oro(III) e di cloro ottenuta dall'acido cloridrico.
A temperatura ambiente si presenta come un solido rosso arancio molto solubile in acqua alla quale conferisce una colorazione gialla.
Proprietà
[modifica | modifica wikitesto]Le soluzioni acquose di cloruro aurico sono acide; se mescolate con una qualunque base si ottiene un precipitato di ossido d'oro idrato. Se alla soluzione invece viene aggiunto un riducente (ad esempio acido ascorbico o acido ossalico) si otterrà un precipitato rosso di oro metallico colloidale noto come "porpora di Cassio".
Usi
[modifica | modifica wikitesto]Il cloruro aurico ha trovato in passato impiego come cicatrizzante e disinfettante per la sua forte acidità. Oggi si utilizza principalmente in galvanostegia.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sigma Aldrich; rev. del 05.10.2012
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