Complesso di Sant'Antoniello a Port'Alba
Complesso di Sant'Antoniello a Port'Alba | |
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Esterno del complesso | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Napoli |
Indirizzo | Piazza Vincenzo Bellini, 56 |
Coordinate | 40°51′01.49″N 14°15′08.2″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XVI secolo |
Stile | barocco |
Uso | biblioteca universitaria |
Il complesso di Sant'Antoniello a Port'Alba si erge in piazza Bellini, nel centro storico di Napoli. Il palazzo è sede della Biblioteca di Area Umanistica (BRAU) dell'Università degli Studi di Napoli Federico II.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La fondazione del palazzo, come convento, risale al 1564 per volere di suor Paola Cappellani. Per l'ampliamento del monastero si inglobò nella struttura originaria, il vicino palazzo dei Principi di Conca. A seguito di questi rifacimenti, venne chiusa la facciata originaria, di cui si osservano ancora i resti del portale originale.[1]
L'attuale prospetto è del XVIII secolo, costruito assieme al grande scalone a doppia rampa. Dal 26 gennaio 2009 il complesso, dopo un recente restauro, insieme all'attiguo palazzo Conca, è sede della BRAU, la biblioteca di ricerca dell'area umanistica dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, già biblioteca della Facoltà di lettere e filosofia.
Interni
[modifica | modifica wikitesto]L'architettura e le opere dell'interno si presentano secondo evidenti forme del barocco napoletano, grazie soprattutto alla ricchissima decorazione in stucco di Arcangelo Guglielmelli che restaurò la chiesa nel 1684. L'altare è in commessa marmorea, con inserti di madreperla; il dipinto dell'altare maggiore, Santa Cecilia in estasi, è di Bernardo Cavallino, ma, dopo varie polemiche, oggi l'opera si trova nella Reggia di Capodimonte.
Sugli altari laterali dell'edificio si ammirano ancora le tele di Antonio Sarnelli (San Giuseppe) e di Ferdinando Castiglia (San Filippo Benizi). Nel soffitto è possibile ammirare il dipinto che raffigura Sant'Antonio, opera del XVII secolo di un ignoto manierista. Da menzionare anche la statua lignea di San Michele Arcangelo nel XVII secolo.
Nei media
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2007 il complesso è stato utilizzato per le riprese degli esterni dell'ottava serie della fiction La Squadra, come sede del commissariato "Bellini" nel quale veniva trasferito il vicequestore Valerio Cafasso.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Complesso di Sant’Antonio delle Monache a Port’Alba, su napoligrafia.it. URL consultato il 26 febbraio 2022.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Biblioteca di Area Umanistica
- Università degli Studi di Napoli Federico II
- Palazzo dell'Università degli Studi di Napoli Federico II
- Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II
- Complesso universitario di Monte Sant'Angelo
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Complesso di Sant'Antonio delle Monache a Port'Alba
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- BRAU. Biblioteca di Area Umanistica, su brau.unina.it. URL consultato il 1º ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2023).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 136279593 · LCCN (EN) n2010013965 |
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