Corentin Moutet (Neuilly-sur-Seine, 19 aprile 1999) è un tennista francese. In singolare ha perso una finale del circuito ATP, ha vinto sette titoli Challenger e ha raggiunto il 51º posto del ranking ATP nel novembre 2022. Il miglior risultato nelle prove del Grande Slam è stato il quarto turno raggiunto agli US Open 2022 e al Roland Garros 2024.
All'esordio stagionale del 2020 supera le qualificazioni all'ATP di Doha e raggiunge la semifinale eliminando nell'ordine nell'ordine Tennys Sandgren, Milos Raonic e Fernando Verdasco. Sconfigge quindi a sorpresa la testa di serie nº 1 Stan Wawrinka e, alla sua prima finale nel circuito maggiore, perde contro Andrey Rublev con il punteggio di 2-6, 6-7. A fine torneo porta il best ranking ATP alla 70ª posizione mondiale. Il mese successivo raggiunge i quarti di finale all'ATP di Córdoba e viene eliminato da Andrej Martin. Si spinge per la prima volta fino al terzo turno in una prova dello Slam agli US Open dove viene sconfitto da Félix Auger-Aliassime; nell'inedito Roland Garros autunnale, disputato in ottobre a causa della pandemia di Covid-19, perde 18-16 al quinto set del match di primo turno contro Giustino.
Apre la stagione 2021 al Murray River Open dove riesce a raggiungere la semifinale eliminando Dimitrov ai quarti; è di nuovo Auger-Alassime ad interrompere la sua corsa al titolo. Un altro canadese, Raonic, lo elimina al secondo turno degli Australian Open torneo nel quale aveva ottenuto la prima vittoria nel primo turno contro Millman. I migliori risultati di stagione li ottiene sulla terra battuta, disputando gli ottavi a Barcellona e poi i quarti all'Estoril. Scarsi i risultati nella parte finale di stagione, al punto di scivolare vicino alla centesima posizione del ranking.
Nel secondo dei tornei disputati ad Adelaide in apertura di stagione, pur provenendo dalle qualificazioni, si spinge fino alla semifinale superando Struff, Fucsovics e Monteiro prima di perdere il confronto con il connazionale Rinderknech. Agli Australian Open conferma il secondo turno ottenuto l'anno precedente uscendo al quinto set contro Korda poi, uscito dai primi cento del ranking, disputa, senza grandi risultati alcuni Challenger fino al Roland Garros dove batte un Wawrinka al rientro dall'infortunio e poi incrocia il futuro vincitore dello Slam Nadal. Vince per la seconda volta il titolo al Challenger di Lione, già vinto nel 2019, quinto trofeo di catecoria in carriera.
Il miglior risultato dell'anno arriva agli US Open dove viene prima sconfitto nel turno decisivo delle qualificazioni, poi viene ripescato in virtù della mancata partecipazione di Novak Đoković, impossibilitato a entrare negli Stati Uniti in ottemperanza agli obblighi vaccinali in vigore negli Stati Uniti[1]. Moutet ritrova nel primo turno Wawrinka che però è costretto al ritiro nel secondo set e in seguito batte in quattro set sia Van de Zandschulp che Cachin arrivando a disputare per la prima volta un quarto turno in uno slam; a estrometterlo dal torneo è il numero sette del mondo Casper Ruud. Rientrato in Europa si impone nel Challenger di Stettino e, in coda alla stagione, ottiene un utleriore risultato di rilievo nell'ultimo Masters 100, quello di Parigi: dopo aver superato le qualificazioni batte Borna Ćorić e Cameron Norrie e viene eliminato negli ottavi dal numero cinque del mondo Tsitsipas.Chiude la stagione in netta ripresa rispetto all'anno precedente, alla posizione 51 del ranking, miglior piazzamento mai raggiunto in carriera.
Debutta direttamente agli Australian Open perdendo per il terzo anno consecutivo al secondo turno, stavolta contro Francisco Cerúndolo. In seguito è costretto ad un lungo stop per un intervento al polso destro;[2] torna alle competizioni nei Masters 1000 di Madrid e Roma, perdendo in entrambi i casi al primo turno. Al Roland Garros esordisce battendo Cazaux prima di uscire sconfitto dal match di secondo turno contro Andrej Rublëv. Il primo quarto di finale dell'anno arriva sull'erba di Maiorca dove batte O'Connell e Carballes Baena prima di essere eliminato da Mannarino; come nei due precedenti slam anche a Wimbledon esce al secondo turno, mentre agli US Open perde al debutto contro l'ex numero uno del mondo Andy Murray non riuscendo a difendere i punti conquistati con gli ottavi dell'anno precedente: scivola così in classifica oltre la centesima posizione e i tornei successivi non portano risultati in grado di fargli recuperare terreno. Gioca quindi prevalentemente a livello Challenger durante gli ultimi mesi dell'anno conquistando il settimo trofeo di categoria a Helsinki battendo in finale l'indiano Nagal. A fine stagione è numero 133 del ranking ATP.
Salta completamente la stagione australiana e conquista il primo accesso ad un tabellone di un torneo ATP superando le qualificazioni al 500 di Rio, dove incontra subito il futuro vincitore del torneo, Báez. Sempre dalle qualificazioni accede poi al torneo di Santiago: qui supera Carballes Baena, Tirante prima e il numero 22 del mondo Jarry dopo, tornando a disputare una semifinale ATP oltre due anni dopo quella giocata ad Adelaide; qui a sbarrargli la strada per la finale è un altro cileno, Tabilo, con il quale perde 7-5 al terzo set. Sempre su terra riconquista la top 100 qualificandosi a Monte Carlo (dove perde contro Popyrin al primo turno), raggiungendo i quarti a Bucarest e superando le qualificazioni anche a Madrid, dove è il cinese Shang Juncheng a batterlo in tre set dopo quasi quattro ore di gioco.[3] Anche a Roma supera le qualificazioni e stavolta approda al secondo turno grazie alla vittoria su Safiullin, mentre al turno successivo raccoglie solo quattro giochi contro il numero uno del mondo Đoković. Al Roland Garros batte di nuovo Jarry al primo turno, poi il kazako Ševčenko e l'austriaco Ofner accedendo così per la seconda volta in carriera, e prima a Parigi, agli ottavi in uno Slam: qui incontra il numero due del mondo Jannik Sinner, al quale deve arrendersi dopo quattro set. Non partecipa a Wimbledon
Legenda |
Grande Slam (0) |
ATP Tour Finals (0) |
ATP Masters 1000 (0) |
ATP Tour 500 (0) |
ATP Tour 250 (1) |
N. | Data | Torneo | Superficie | Avversario in finale | Punteggio |
1. | 29 ottobre 2017 | Brest Challenger, Brest | Cemento (i) | Stefanos Tsitsipas | 6-2, 7–6(8) |
2. | 16 settembre 2018 | Istanbul Challenger, Istanbul | Cemento | Quentin Halys | 6-3, 6-4 |
3. | 10 febbraio 2019 | Chennai Open Challenger, Chennai | Cemento | Andrew Harris | 6-3, 6-3 |
4. | 16 giugno 2019 | Open de Lyon Challenger, Lione | Terra rossa | Elias Ymer | 6-4, 6-4 |
5. | 12 giugno 2022 | Open de Lyon Challenger, Lione | Terra rossa | Pedro Cachín | 6-4, 6-4 |
6. | 18 settembre 2022 | Pekao Open, Stettino | Terra rossa | Dennis Novak | 6-2, 6(5)–7, 6-4 |
7. | 12 novembre 2023 | Tali Open, Helsinki | Cemento (i) | Sumit Nagal | 6-3, 3-6, 6-2 |
Sigla | Risultato | V | Vincitore | F | Finalista | SF | Semifinalista | O | Oro olimpico | A | Argento olimpico | SF | Bronzo olimpico | QF | Quarti di Finale | 4T | Quarto turno | 3T | Terzo turno | 2T | Secondo turno | 1T | Primo turno | RR | Round Robin | LQ | Turno di qualificazione | A | Assente | ND | Non disputato | | Legenda superfici | Cemento | Terra battuta | Erba | Superficie variabile | |