Cornedo Vicentino

Cornedo Vicentino
comune
Cornedo Vicentino – Stemma
Cornedo Vicentino – Bandiera
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Veneto
Provincia Vicenza
Amministrazione
SindacoFrancesco Lanaro (lista civica Lanaro Sindaco) dal 26-5-2019 (2º mandato dal 10-6-2024)
Territorio
Coordinate45°37′N 11°21′E
Altitudine200 m s.l.m.
Superficie23,56 km²
Abitanti11 776[2] (30-11-2020)
Densità499,83 ab./km²
FrazioniCereda, Montepulgo, Muzzolon, Spagnago[1]
Comuni confinantiBrogliano, Castelgomberto, Malo, Monte di Malo, Valdagno
Altre informazioni
Cod. postale36073
Prefisso0445
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT024034
Cod. catastaleD020
TargaVI
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona E, 2 568 GG[4]
Nome abitanticornedesi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cornedo Vicentino
Cornedo Vicentino
Cornedo Vicentino – Mappa
Cornedo Vicentino – Mappa
Posizione del comune di Cornedo Vicentino all'interno della provincia di Vicenza
Sito istituzionale

Cornedo Vicentino (Cornedo in veneto[5]) è un comune italiano di 11 776 abitanti[2] della provincia di Vicenza in Veneto.

È situato nella media Valle dell'Agno.

Il 22 febbraio 2022 il Presidente della Repubblica ha conferito a Cornedo il titolo onorifico di città.

Origini del nome

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Il nome "Cornedo" (da cornus = corniolo o cornetum = selva di cornioli) è di origini latine ed è collegabile alla presenza sul territorio di numerosi cornioli, piante selvatiche dai piccoli frutti commestibili, di sapore leggermente asprigno.

La denominazione del comune fino al 1928 era Cornedo.[6] L'aggettivo "vicentino" è stato aggiunto dopo l'annessione del Veneto al Regno d'Italia, per favorire la chiara e immediata identificazione della località.

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Veneto.

Ritrovamenti archeologici testimoniano la presenza dell'uomo fin dalla preistoria. Il primo vero sviluppo è documentato nell'Alto Medioevo dalla costruzione del castello sul colle di S. Sebastiano. Secondo i documenti storici, il castello esisteva già nel 974 e le terre furono feudo dei nobili Trissino del ramo detto di Miglioranza.

Cornedo appartenne al vescovo di Vicenza e fu feudo della famiglia Zamperetti e successivamente dei Trissino. La famiglia Zamperetti contribuì ad accelerare il processo evolutivo di tutta la Valle dell'Agno[senza fonte]costituendo un cenacolo culturale presso il Castello Zamperetti, che ospitò i principali esponenti di arte e cultura dell'epoca[senza fonte]. Arnaldo Zamperetti (secolo XI -XII d.C.), medico, storico, viaggiatore, mecenate, tradusse "diverse sorte di banchetti" di Timachida di Rodi, undici volumi di antica cucina greca. Zamperetti, venuto a contatto con la Scuola medica salernitana, ipotizzò la correlazione tra alimentazione e salute introducendo molte ricette dell'antica cultura greca nelle abitudini gastronomiche venete[senza fonte]. Del Castello Zamperetti oggi in Cornedo sono presenti i ruderi nell'omonima Contrada Zamperetti.[senza fonte] Il feudo passò dagli Zamperetti ai Trissino per estinzione della primogenitura maschile. La Famiglia Zamperetti, in virtù dell'appartenenza alla nobiltà feudale medioevale e in qualità di Famiglia Feudataria, trasferiva ad perpetuum il titolo di Principe a tutte le primogeniture maschili ed il titolo di Conte a tutti i restanti collegamenti familiari.[senza fonte]

Cornedo subì gravi devastazioni durante la guerra tra Repubblica di Venezia e i Visconti e poi durante quella della Lega di Cambrai. Infatti il castello di Cornedo, punto strategico di accesso al Sacro Romano Impero, fu dominio degli imperatori attraverso l'investitura feudale ai Trissino (assegnata nel XIII secolo dall'imperatore Federico ll), ma dopo la morte di Ezzelino Cornedo passò nelle mani dei Visconti e poi dei Dalla Scala.

In seguito Cornedo, come fu per Vicenza, accettò il dominio della Serenissima, sancito dall'atto di spontanea dedizione firmato nel 1404 dai vicentini. Durante il XV secolo Giovan Giorgio Trissino (nonno dell'umanista Gian Giorgio Trissino) riconquistò i territori della vallata appartenuti a proprietari o comunità che si erano mantenuti fedeli ai Visconti. I Trissino vennero nominati conti di Cornedo e cavalieri l'11 settembre 1551 da parte del doge Francesco Donà[7].

Durante il 1600 le condizioni di vita migliorarono: sorsero mulini, segherie e magli da officina, che sfruttavano la forza dell'acqua dei torrenti esistenti. La crescita su lenta e per una vera affermazione economica si dovrà attendere la fine della Seconda Guerra Mondiale.[8]

Monumenti e luoghi d'interesse

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L'elegante Villa Trissino (sec. XV) sede della Biblioteca Comunale, considerata la più antica e preziosa residenza nobiliare del comune. Fu costruita da antichi feudatari locali e fu residenza prediletta di Gian Giorgio Trissino.

Villa Brunelli-Bonetti, detta “Veronica” in quanto costruita attorno al 1702 per la nobildonna Veronica Maffei, con le sue due piccole logge nelle ali si trova ai piedi del colle di San Sebastiano.

Villa Pretto-Cassanello è sede attuale del Municipio di Cornedo Vicentino. Fu abitazione di Giuseppe Alberto Pretto, figlio di un cornedese emigrato a Genova, e della nobile moglie Maria Cassanello. Ristrutturata intorno al 1920, il comune ne è proprietario dal 1970 e l'ampio parco è aperto al pubblico.

Altri edifici: Villa Gonzati-Ghellini-Mozzi (sec. XVII), Villa Trettenero (sec. XVIII), villino Gonzati (sec. XVIII).

Lo storico edificio ecclesiastico di Cornedo, dedicato a San Giovanni Battista, sorge nel centro storico[7]. Al suo fianco, l'antica parrocchiale di San Rocco, edificata intorno al 1630 come ringraziamento dopo lo scampato pericolo della peste, fu sostituita dalla nuova chiesa dedicata a San Giovanni Battista, consacrata nel 1966, che conserva due opere scultoree datate 1440 di Niccolò da Cornedo, una pala d'altare di Giovanni Buonconsiglio (1497) e un dipinto di Alessandro Maganza.

L'antica chiesa di S. Sebastiano fu edificata nel 1469 ai piedi dell'omonimo colle, dove un tempo sorgeva il Castello, e fu affidata ai Servi di Maria. Le sobrie linee originarie sono state mantenute nonostante i numerosi restauri, ultimo dei quali nel 1885. All'interno si possono ammirare, in cappella, un rilievo cinquecentesco raffigurante la Madonna; il Martirio di San Sebastiano di Antonio De Pieri ed un dipinto del Maganza raffigurante i Santi Carlo, Valentino e Bernardino.

La chiesa di Sant'Andrea, in località Cereda, conserva un tabernacolo del Quattrocento di Niccolò da Cornedo, dipinti delle scuole del Bassano[Quale Bassano? Jacopo Bassano, Francesco Bassano il Giovane, Leandro Bassano, Gerolamo Bassano?] e del Maganza e un altare di Orazio Marinali (1716). È stata la prima chiesa parrocchiale del territorio.

Evoluzione demografica

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Prima dell'unificazione d'Italia, esiste un computo del 1803 che individua 391 famiglie per un totale di 1 834 abitanti.[7]
Abitanti censiti[9]

La lavorazione del legno e del mobile è praticata ed è tradizionale.
I settori industriali presenti sono: alimentare, edile, conciario, meccanico, elettrotecnico, ottico, materiali da costruzione, delle materie plastiche, materiali lapidei, abbigliamento, strumenti di precisione e della lavorazione dei metalli.
Il settore agricolo produce cereali, foraggi e uva da vino; è presente anche l'allevamento bovino.

Infrastrutture e trasporti

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Il trasporto pubblico a Cornedo Vicentino è garantito da autocorse svolte dalla società Ferrovie e Tramvie Vicentine (FTV).

Fra il 1880 e il 1980 la città venne servita da una stazione posta sulla tranvia Vicenza-Valdagno-Recoaro Terme/Chiampo, gestita anch'essa dalle FTV.

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
06/06/1985 05/07/1990 Adone Perin DC Sindaco [1]
13/07/1990 23/12/1993 Pietro Marangon DC Sindaco [2]
12/01/1994 24/04/1995 Giuseppe Peserico DC Sindaco [3]
24/04/1995 14/06/2004 Massimo Vittorio Sbicego Centro-destra Sindaco [4]
14/06/2004 08/06/2009 Lucio Vigolo Lega Nord Sindaco [5]
09/06/2009 25/05/2019 Martino Angiolo Montagna Lista civica Sindaco [6]
26/05/2019 in carica Francesco Lanaro Lista civica Sindaco [7]
  1. ^ Comune di Cornedo Vicentino - Capoluogo e Frazioni Archiviato il 9 ottobre 2011 in Internet Archive..
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2020 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 1990.
  6. ^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3
  7. ^ a b c Gaetano Maccà, Storia del Territorio Vicentino, Tomo XIII.
  8. ^ Comune di Cornedo - Capoluogo e Frazioni, su comune.cornedo-vicentino.vi.it. URL consultato il 9 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2019).
  9. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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