Cossila
Cossila frazione | |
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Cossila San Grato vista da strada Vaglio-Colma | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Biella |
Comune | Biella |
Territorio | |
Coordinate | 45°34′39″N 8°02′31″E |
Altitudine | 545[1] m s.l.m. |
Abitanti | |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 13900 |
Prefisso | 015 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | cossilesi |
Patrono | Grato |
Cartografia | |
Cossila (Cosila in piemontese) è una frazione del comune di Biella la cui piazza centrale è situata a 545 m s.l.m. Prima di essere aggregata a Biella fu un comune autonomo.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]La frazione si sviluppa per vari chilometri lungo la cresta divisoria - che nella zona è pressoché rettilinea - tra la vallata del torrente Oropa (a nord-est) e quella del rio Bolume, un affluente dell'Oremo. Da questa conformazione allungata è nato il detto piemontese Cosila, longa e sotila (in italiano: Cossila, lunga e sottile).[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le prime notizie di insediamenti stabili di Cossila risalgono alla fine del XIV secolo. In precedenza i boschi della zona erano punteggiati da insediamenti stagionali, mentre verso la fine del XV secolo fu costruita una cappella a San Grato. Il 14 gennaio 1694 Cossila divenne comune autonomo. Il paese venne poi dato in feudo alla famiglia Nomis, e in periodo napoleonico venne riunito al comune di Biella. Cossila fu nuovamente comune a sé stante tra il 1814 e il 1940, anno nel quale con legge numero 838 del 13 giugno 1940 venne unita nuovamente a Biella.[3]
Oltre ai centri abitati di Cossila San Grato (capoluogo) e di Cossila San Giovanni al comune apparteneva anche la frazione Favaro (o Favè), costituita nel 1821 in parrocchia autonoma.[4] Le tre parrocchie - San Grato, San Giovanni e San Giuseppe (al Favaro) - sono tuttora distinte.[5]
La scuola primaria di Cossila San Giovanni è ospitata nel panoramico edificio di un ex-convento ristrutturato nel 1997 e raccoglie gli alunni dei tre centri abitati che formavano l'ex-comune.[6] L'edificio della ex-scuola elementare di Cossila San Grato, che per vari anni ospitò anche il municipio, è invece utilizzato come sede da diverse associazioni e nella sua palestra si praticano varie discipline sportive.[7]
Il codice ISTAT del comune soppresso era 002811[8], il codice catastale (valido fino al 1983) era D097[9]
Edifici di pregio
[modifica | modifica wikitesto]- Sede della Società operaia di Cossila San Grato; collocata a breve distanza dalla parrocchiale di San Grato ed inaugurata il 20 settembre 1908.
- Ex stabilimento idroterapico; fondato nel 1858 e ristrutturato nel 1888; poteva dare ospitalità a un centinaio di persone ed era dotato di un ampio parco, sale da biliardo, per i concerti e la lettura.[10] Il grande edificio, caratterizzato da uno stile neogotico piuttosto singolare, dopo la chiusura dello stabilimento idroterapico ospitò per vari anni una clinica privata e da pochi anni è stato trasformato in un residence con molteplici appartamenti di pregio.
- Parrocchiale di San Giovanni; situata sulla ex SS 144, conserva un bel portale ligneo della bottega di Pietro Antonio Serpentiere risalente al 1776.[11]
Escursionismo
[modifica | modifica wikitesto]A nord-est del paese, nella valle dell'Oropa, transita il sentiero che dal centro di Biella permette di raggiungere a piedi il Santuario di Oropa.[12]
Per Cossila San Giovanni passa anche la settima tappa della GtB (Grande traversata del Biellese), un lungo itinerario escursionistico che percorre a quota medio-bassa tutta la provincia di Biella.[13]
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Il paese è servito dalla linea di autobus 360 Biella San Paolo-Oropa. Inoltre il paese è attraversato dalla strada statale 144 di Oropa.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Carta Tecnica Regionale raster 1:10.000 (vers.3.0) della Regione Piemonte - 2007
- ^ Cossila longa e sotila : vicende storiche e curiose di una ridente frazione; Andrea Coda-Bertetto, 1967, Biella
- ^ Comune di Cossila, pagina a cura dell'Archivio di Stato di Biella su www.asbi.it (consultato nel luglio 2012)
- ^ Giuseppe Luigi De Bartolomeis, Notizie topografiche e statistiche sugli stati Sardi , vol. 3, Torino, Tipografia Chirio e Mina, 1843, p. 645.
- ^ Ricerca Parrocchie, motore di ricerca della chiesa cattolica italiana su http://www.chiesacattolica.it (consultato nel luglio 2012)
- ^ L'edificio scolastico, scheda su http://www.biellauno.it Archiviato il 3 febbraio 2009 in Internet Archive. (consultato nel luglio 2012)
- ^ DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 487 del 5 ottobre 2010, comune di Biella, delibera on-line in .pdf su www.comune.biella.it (consultato nel luglio 2012)
- ^ Istat, www3.istat.it Archiviato il 23 ottobre 2013 in Internet Archive. (consultato nel luglio 2012)
- ^ Codice Catastale del Comune di:COSSILA, on-line su www.ilcodicefiscale.it (consultato nel luglio 2012)
- ^ P.Bellardone e G.Cavatore, Saluti da Oropa - Immagini di un tempo attraverso le cartoline d'epoca, Biella, Ieri e oggi, 1993, p. 645.
- ^ AA.VV., Biella e provincia: Candelo, Santuario di Oropa, Valle del Cervo, Oasi Zegna, Milano, Touring Club Italiano, 2002, pp. 78,.
- ^ Carta dei sentieri del Biellese 1:25.000, on-line su webgis.provincia.biella.it Archiviato il 5 novembre 2019 in Internet Archive. (consultato nel luglio 2012)
- ^ Da Pollone a Zumaglia, descrizione della tappa su www.atl.biella.it (consultato nel luglio 2012)
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Luigi De Bartolomeis, Notizie topografiche e statistiche sugli stati Sardi , vol. 3, Torino, Tipografia Chirio e Mina, 1843, p. 645.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cossila
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Archivio di Stato, sezione di Biella: sezione dedicata all'ex-comune