Cronostasi

La cronostasi o arresto del tempo[1] (dal greco χρόνος, chrónos, "tempo" e στάσις "stasi") è l'illusione per la quale la prima immagine che segue una saccade (un rapido movimento dell'occhio) sembra durare più a lungo di quanto non sia. La versione più nota di questa illusione è l'illusione dell'orologio fermo, nella quale il primo spostamento della lancetta dei secondi di un orologio analogico, dopo che l'osservatore ha iniziato a guardare l'orologio, sembra richiedere più tempo dei successivi.

Cronostasi visiva

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Quando gli occhi eseguono una saccade, infatti, la percezione del tempo retrocede brevemente.[2] Il cervello dell'osservatore registra che si è guardato l'orologio per un po' più di quello che realmente è stato, producendo l'illusione che la lancetta dei secondi sia bloccata per più di un secondo. Sebbene questo accada ogni volta che l'occhio si muove e fissi un punto diverso, raramente l'effetto è notato. Una spiegazione per questo comportamento è che il cervello cerchi di riempire l'intervallo di tempo richiesto per il movimento dell'occhio da un punto all'altro.

Secondo alcuni esperimenti l'illusione è probabilmente causata dal tentativo del cervello di costruire un'esperienza continua, nonostante le saccadi[2]. Sebbene questo effetto sia presente con tutti i movimenti oculari, quindi, è più facile notarlo quando si osserva uno strumento esterno per la misura del tempo.

Altre cronostasi

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L'effetto non è presente solo nell'osservazione visiva, ma è stato notato anche con stimoli tattili[3] e uditivi[4]. Ad esempio può essere osservato componendo un numero di telefono con la cornetta abbassata, e alzandola solo dopo che essa ha iniziato a suonare. Il primo squillo ascoltato è frequentemente ritenuto più lungo dei seguenti.

  1. ^ Jay Ingram, La velocità del miele e altre storie scientifiche poco ortodosse (Nuova biblioteca Dedalo), 1ª ed., Dedalo, 12 settembre 2005, p. 249, ISBN 88-220-6285-X. a pag. 44
  2. ^ a b Kielan Yarrow, Patrick Haggard, Ron Heal, Peter Brown, John C. Rothwell, Illusory perceptions of space and time preserve cross-saccadic perceptual continuity, in Nature, vol. 414, n. 6861, 2001, pp. 302–305, DOI:10.1038/35104551. URL consultato il 25 dicembre 2012.
  3. ^ Kielan Yarrow, John C Rothwell, Manual Chronostasis, in Current Biology, vol. 13, n. 13, 2003, pp. 1134–1139, DOI:10.1016/S0960-9822(03)00413-5. URL consultato il 25 dicembre 2012.
  4. ^ Iona Hodinott-Hill, Kai V Thilo, Alan Cowey, Vincent Walsh, Auditory Chronostasis, in Current Biology, vol. 12, n. 20, 2002, pp. 1779–1781, DOI:10.1016/S0960-9822(02)01219-8. URL consultato il 25 dicembre 2012.
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