Crosara (Marostica)
Crosara frazione | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Vicenza |
Comune | Marostica |
Territorio | |
Coordinate | 45°46′26.5″N 11°36′47″E |
Altitudine | 417 m s.l.m. |
Abitanti | 550[1] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 36063 |
Prefisso | 0424 |
Fuso orario | UTC+1 |
Patrono | san Bartolomeo |
Cartografia | |
Crosara (talvolta Crosara San Bortolo per distinguerla da Crosara San Luca, ovvero San Luca[2]; Kroitzabeg[3] o Khroitzabek[4] in cimbro) è una frazione del comune italiano di Marostica, in provincia di Vicenza.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Sorge a nord del capoluogo comunale, lungo il versante meridionale dell'Altopiano di Asiago, non lontano dal confine col Comune di Lusiana Conco.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il toponimo ricalca il termine veneto crosàra che significa "crocevia"[5].
Come le altre frazioni montane del comune, Crosara fu per molto tempo parte della Federazione dei Sette Comuni (era associata a quello di Lusiana). Ancora in epoca contemporanea costituì la sede di un comune autonomo (con frazione San Luca), soppresso e unito a Marostica solo nel 1938.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Chiesa di San Bartolomeo
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1601, in occasione della visita pastorale del vescovo di Padova Marco Corner, gli abitanti di Crosara ottennero il permesso di erigere una chiesa nel paese, che venne costruita nel 1603-1609. L'edificio era però sottoposto alla parrocchia di San Luca e solo nel 1753, dopo le ripetute richieste della comunità, ebbe esso stesso i diritti parrocchiali.
A causa del suo pessimo stato, fu completamente ricostruita tra il 1883 e il 1885. L'ultima consacrazione è del 1953, a conclusione di un restauro iniziato nel 1948.
Al suo interno si conservano alcune opere di pregio. Spicca fra tutte il dossale con Gesù crocifisso tra i santi Domenico e Francesco, esposto sull'altare del Crocifisso e attribuito a Leandro dal Ponte (1590-1610); a lungo ritenuto di scarsa importanza, solo nel 1963 un restauro eseguito da Ennio Verenini ne mise in luce il grande valore artistico. È invece firmata la pala dell'altare maggiore Madonna col Bambino e due santi, una delle ultime opere di Giambattista dal Ponte (1612)[5][6].
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Ecomuseo della paglia
[modifica | modifica wikitesto]Allestito nell'ex casa comunale, è dedicato a quella che fu una delle più importanti attività economiche del paese: la produzione di paglia per la realizzazione di cappelli e sporte.
La lavorazione della paglia è attestata sin dalla fine del Seicento ed è proseguita sino alla prima metà del Novecento. Nello spazio sono esposti strumenti del mestiere, fotografie d'epoca e documenti storici, ma anche oggetti di uso comune a testimoniare la vita quotidiana di un tempo.
Il museo è completato da una biblioteca etnografica[7].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ In assenza di dati ufficiali precisi, si è fatto riferimento alla popolazione della parrocchia locale, reperibile nel sito della CEI.
- ^ Guido Beltrame, Toponomastica della Diocesi di Padova, Padova, Libraria Padovana, 1992, pp. 68-69.
- ^ https://www.cimbri7comuni.it/territorio/toponomastica-cimbra
- ^ Umberto Patuzzi, Il cimbro è ancora vivo, editrice artistica Bassano, 2020
- ^ a b San Bartolomeo - Marostica - Crosara San Bortolo, su parrocchiemap.it, Diocesi di Padova - Atlante delle parrocchie. URL consultato il 5 dicembre 2015.
- ^ Livia Alberton Vinco Da Sesso, Giambattista Dal Ponte, detto Bassano, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 32, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1986. URL consultato il 2 settembre 2014.
- ^ Ecomuseo della Paglia nella Tradizione Contadina, su patrimonioculturale.provincia.vicenza.it, Rete museale Alto Vicentino. URL consultato il 2 settembre 2014.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Crosara