Cut the Crap (The Clash)
Cut the Crap album in studio | |
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Artista | The Clash |
Pubblicazione | 4 novembre 1985 |
Durata | 38:21[1] |
Genere | Punk rock |
Etichetta | Epic[1] |
Produttore | Bernie Rhodes (accreditato come José Unidos)[2] |
Registrazione | Monaco di Baviera |
Note | Ristampato nel 2000 |
Certificazioni | |
Dischi d'argento | Regno Unito[3] (vendite: 60 000+) |
The Clash - cronologia | |
Album successivo — | |
Singoli | |
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Cut the Crap è l'ultimo album dei Clash. Fu pubblicato nel 1985 e seguì il precedente LP del gruppo chiamato Combat Rock (1982); inoltre, fu l'unico album pubblicato dopo l'addio del chitarrista Mick Jones, avvenuto nel 1983.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'album non fu accolto con entusiasmo dalla critica e fu, anzi, considerato un flop[4][5]. Oltre all'assenza di Mick Jones, si registra anche quella del batterista Topper Headon (uscito dalla band nel 1982 per problemi di eroina) e quindi della formazione classica dei Clash rimangono soltanto Joe Strummer e Paul Simonon. Le canzoni, però, sono state tutte prodotte dal nuovo insolito duo Bernard Rhodes/Strummer.
Il disco non entrò nelle prime posizioni e registrò poche vendite, ma riuscì ciononostante a battere il disco d'esordio di Mick Jones con il suo nuovo gruppo chiamato Big Audio Dynamite[senza fonte]. Joe ha in seguito disconosciuto questo album, pentendosi della decisione di allontanare Jones dal gruppo e lamentando il fatto che Rhodes si fosse voluto sostituire a Jones[6].
Cut The Crap verrà aggiunto alla discografia dei Clash solo in anni più recenti grazie alla pubblicazione del disco The Essential Clash che vede presente il singolo This Is England, estratto dal disco.
Nel gennaio 2000 l'album fu rimasterizzato e pubblicato nuovamente dalla casa discografica; include una tredicesima canzone, Do It Now, precedentemente apparsa sul lato B di This Is England.
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]Tutte le canzoni sono state accreditate a Strummer/Rhodes:
- Dictator – 3:00
- Dirty Punk – 3:11
- We Are the Clash – 3:02
- Are You Red..Y – 3:01
- Cool Under Heat – 3:21
- Movers and Shakers – 3:01
- This Is England – 3:49
- Three Card Trick – 3:09
- Play to Win – 3:06
- Fingerpoppin' – 3:25
- North and South – 3:32
- Life Is Wild – 2:39
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]Il gruppo, all'epoca delle registrazioni dell'album, era composto da Joe Strummer (voce, chitarra elettrica), Paul Simonon (basso, voce), Pete Howard (batteria), Nick Sheppard (chitarra elettrica, cori) e Vince White (chitarra elettrica), ma l'album fu in buona parte registrato da differenti musicisti. In nessuna traccia Paul Simonon suona il basso, che viene suonato da Norman Watt-Roy, le registrazioni effettuate con Pete Howard alla batteria vennero drasticamente modificate e stravolte dall'inserimento di drum machines e l'apporto di Sheppard e White fu estremamente ridotto, restando subalterno alla presenza di tastiere e sintetizzatori.
- The Clash
- Joe Strummer — voce solista
- Paul Simonon — cori
- Nick Sheppard — chitarra elettrica, cori; voce solista in North and South (assieme a Joe Strummer)
- Pete Howard — batteria
- Vince White — chitarra elettrica in Do It Now (brano aggiuntivo presente nell'edizione del 2000)
- Altri musicisti
- Bernie Rhodes — drum machine, cori
- Norman Watt-Roy — basso
- Hermann Weindorf — tastiere, sintetizzatore
- Mickey Gallagher — tastiere
- Michael Fayne — drum machine; voce in Play to Win
- Crediti
- Bernie Rhodes — produttore (accreditato come José Unidos)
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (1985/86) | Posizione massima |
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Australia[7] | 69 |
Canada[8] | 59 |
Nuova Zelanda[9] | 35 |
Regno Unito[10] | 16 |
Stati Uniti[11] | 88 |
Svezia[9] | 30 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Scheda su Allmusic.com
- ^ Allmusic.com
- ^ (EN) Cut the Crap, su British Phonographic Industry. URL consultato il 10 febbraio 2015.
- ^ Ziegler, Jay. "Dusting 'Em Off: The Clash–Cut the Crap". Consequence, 8 March 2009. Archived from the original on 26 August 2018. Retrieved 7 January 2018
- ^ Knowles, Chris. "The Final Days of the Clash". Louder Sound, 18 April 2005. Archived from the original on 13 April 2019. Retrieved 6 January 2019
- ^ Pagina 427, Pat Gilbert, The Clash, Death Or Glory; 2007, Arcana Editore.
- ^ (EN) David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, St Ives, N.S.W., Australian Chart Book, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
- ^ (EN) Top Albums - January 25, 1986, su Library and Archives Canada. URL consultato il 9 maggio 2020.
- ^ a b (NL) The Clash - Cut The Crap, su Ultratop. URL consultato il 9 maggio 2020.
- ^ (EN) Official Albums Chart: 10 November 1985 - 16 November 1985, su Official Charts Company. URL consultato il 9 maggio 2020.
- ^ (EN) The Clash – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 9 maggio 2020. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Stephen Thomas Erlewine, Cut the Crap, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Cut the Crap, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Cut the Crap, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.