Daniel Domscheit-Berg
Daniel Domscheit-Berg, noto anche con lo pseudonimo di Daniel Schmitt (Wiesbaden, 1978[1]), è un attivista tedesco, noto per essere stato portavoce in Germania di WikiLeaks.
Prima di lavorare con Wikileaks, Domscheit-Berg ha fatto parte del Chaos Computer Club per poi aprire OpenLeaks, attivo dal 26 gennaio 2011.
Ad agosto 2011, il portavoce del Chaos Computer Club Andy Müller-Maguhn, conferma l'espulsione di Domscheit-Berg dal CCC. L'espulsione è seguita ad alcuni attriti riguardanti una serie di documenti che Domscheit-Berg avrebbe mantenuto dopo l'uscita da WikiLeaks e ad alcune dichiarazioni che avrebbero, secondo il CCC, fatto intendere che il gruppo di hacker tedesco sostenesse OpenLeaks.[2]
WikiLeaks
[modifica | modifica wikitesto]Ha iniziato a lavorare per WikiLeaks mentre faceva parte del Chaos Computer Club. Il 25 settembre 2010, dopo essere stato sospeso da Julian Assange, Domscheit-Berg ha spiegato a Der Spiegel che si dimetteva, che WikiLeaks ha problemi e che se ne andava per non avere responsabilità in Wikileaks[3][4][5].
Domscheit-Berg ha partecipato al programma della tv svedese WikiRebels - The Documentary, trasmesso nel dicembre 2010.
Ha scritto Inside WikiLeaks , in cui racconta la sua esperienza dentro WikiLeaks e le ragioni del suo "divorzio" da WikiLeaks e la rottura con Assange.
OpenLeaks
[modifica | modifica wikitesto]Il 30 dicembre 2010 presenta OpenLeaks al Chaos Communication Congress (27C3). Il progetto viene creato con lo scopo di fornire solamente la piattaforma di caricamento dei documenti, senza la possibilità di pubblicarli direttamente che aveva generato attriti all'interno di WikiLeaks, ed è lasciata alla fonte la possibilità di decidere a quale soggetto partner far avere i documenti e per quanto tempo renderli disponibili in esclusiva.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Daniel Domscheit-Berg, su NZZ. URL consultato l'8 novembre 2021.
- ^ 'I Doubt Domscheit-Berg's Integrity': Top German Hacker Slams OpenLeaks Founder, in Spiegel Online, 15 agosto 2011. URL consultato il 6 gennaio 2019.
- ^ WikiLeaks Spokesman Quits: 'The Only Option Left for Me Is an Orderly Departure' - SPIEGEL ONLINE
- ^ Julian Assange book: Inside WikiLeaks by Daniel Domscheit-Berg | Mail Online
- ^ Unpublished Iraq War Logs Trigger Internal WikiLeaks Revolt|Threat Level. Wired.com. Retrieved on 2011-02-14.
- ^ Domscheit-Berg, Daniel., Inside WikiLeaks : la mia esperienza al fianco di Julian Assange nel sito più pericoloso del mondo, Marsilio, 2011, ISBN 9788831709231, OCLC 799501234. URL consultato il 6 gennaio 2019.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Daniel Domscheit-Berg
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Daniel Domscheit-Berg
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Opere di Daniel Domscheit-Berg, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Daniel Domscheit-Berg, su Goodreads.
- (EN) Daniel Domscheit-Berg, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 167447294 · ISNI (EN) 0000 0001 1887 5284 · SBN LO1V377696 · LCCN (EN) no2010204115 · GND (DE) 143644629 · BNF (FR) cb162678652 (data) · J9U (EN, HE) 987007319672405171 · NDL (EN, JA) 01225097 |
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