Dionisio Mazzuoli

Dionisio Mazzuoli (Cortona, dicembre 1611Siena, 21 agosto 1669) è stato un architetto e scultore italiano, capostipite della dinastia di artisti dei Mazzuoli.

Figlio di Francesco del Nigi muratore e di Camilla di Antonio sarto, nacque nella prima metà del XVII secolo a Cortona, città dove venne iniziato al mestiere di architetto con il maestro Bernardino Radi.[1][2] Tra il 1640 e il 1650 visse e lavorò tra Siena e Volterra, stabilendosi infine nel capoluogo senese dove fu a lungo scultore dell'Opera del duomo di Siena.[3] Tra i vari suoi lavori, si ricordano l'altare Cennini nella chiesa di San Francesco, l'altare della sagrestia della chiesa di San Vigilio, e l'ampliamento del palazzo Reale, di cui fu direttore della fabbrica, commissionatogli da Mattias de' Medici nel 1650.[3][4] Disegnò tra il 1650 e il 1652 gli altari del transetto meridionale del duomo di Siena.[2]

Sposatosi con la volterrana Maria Sanfinocchi nel 1631, ebbe numerosi figli: lo scultore Giovanni Antonio, l'architetto Francesco, l'intagliatore Agostino, lo scultore Giuseppe e il pittore Annibale.[1] Dionisio fu il capostipite di una dinastia di artisti che sarà operativa in Toscana fino al XIX secolo.[1]

Morì a Siena il 21 agosto 1669.[1][3]

  1. ^ a b c d Maria Vittoria Thau, Mazzuoli, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 72, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2008.
  2. ^ a b Manganaro 2014, p. 95.
  3. ^ a b c Romagnoli 1835, pp. 174-177.
  4. ^ Della Valle 1786, p. 445.
  • Guglielmo Della Valle, Lettere sanesi sopra le belle arti, III, Venezia, 1786.
  • Valentina Manganaro, Dionisio Mazzuoli da scalpellino ad architetto, e il restauro in stile "goto" della facciata meridionale del Duomo di Siena (con un'aggiunta al catalogo di Nicola Pisano), in Prospettiva, n. 153/154, Centro Di, gennaio-aprile 2014, pp. 95-116.
  • Ettore Romagnoli, Biografia cronologica de' bellartisti senesi 1200-1800, XI, Siena, 1835.
  • Maria Vittoria Thau, Mazzuoli, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 72, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2008.

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