Discomare
Discomare | |
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Anni | 1976-1983 |
Frequenza | annuale |
Genere | musicale |
Discomare è stata una manifestazione canora radiotelevisiva italiana svoltasi ininterrottamente dal 1976 al 1983.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Gli organizzatori di questa manifestazione estiva furono Gianni Naso e Tony Ruggero, due disc jockey. Discomare fu una manifestazione particolare, con interpreti e brani di successo legati al mondo delle discoteche e giudicati da una giuria composta da 1000 DJ in tutta Italia e 150 radio private. Le prime edizioni si svolsero nel parco archeologico di Selinunte davanti al Tempio E. L'edizione del 1976 fu trasmessa in differita una prima parte in uno speciale domenica 31 ottobre 1976 sulla Rete Uno all'interno de L'altra domenica e la seconda parte sul canale 2 il 21/12/1976 alle ore 18:45 con la regia di Arnaldo Ramadori.[1] Per sigla fu utilizzato il brano dei Quantum Jump Drift.
L’edizione del 1977 fu trasmessa il 21/09/1977 alle 22.00 sulla Rete Uno. La sigla iniziale era di Walter Murfey Rhapsody in blue mentre la sigla finale era il brano Magic bird of fire. La trasmissione, secondo le stime, fu seguita da più di 15 milioni di spettatori[2]
Nel 1978 la serata fu trasmessa in diretta dalla Rete Uno con la regia di Gianni Vaiano. La finale fu allestita nella Valle dei Templi di Agrigento il 23 agosto 1978 ed è nota per il divieto che fu imposto a Rino Gaetano di cantare il brano Nuntereggae più. Il cantante per protesta abbandonò la gara.[3]
Del Discomare 80 la RAI (Rete Uno) riprese integralmente solo il recital di Donatella Rettore, durante la finale come riferisce un articolo del quotidiano La Stampa del martedì 19 agosto 1980.
Nel 1981 sono state trasmesse due puntate il 24/09 e 6/10 su Rai 3.
Nel 1982 furono trasmesse due puntate il 15 e il 22 di ottobre su Rai 3 sigla del programma fu il brano Manette blu nella versione incisa da Oona cover italiana del brano Nobody wins di Elton John, cantata anche da Marta Lami nella sigla si esibisce Pamela Prati.[4]
L’ultima edizione nel 1983 fu trasmessa in due parti sulla Rete Uno il 29/09 e 6/10. Dal 1981 le regie furono di Antonio Moretti.