Dmitrij Timofeevič Jazov

Dmitrij Timofeevič Jazov
Jazov nel 2013

Ministro della Difesa dell'URSS
Durata mandato26 giugno 1987 –
28 agosto 1991
Capo del governoNikolaj Ryžkov
Valentin Pavlov
PredecessoreSergej Leonidovič Sokolov
SuccessoreEvgenij Ivanovič Šapošnikov

Deputato del Soviet delle Nazionalità del Soviet Supremo dell'URSS
LegislaturaX, XI
CircoscrizioneRSS Estone (X), RSS Kazaka (XI)

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista dell'Unione Sovietica
(1944-1991)
ProfessioneMilitare
FirmaFirma di Dmitrij Timofeevič Jazov
Dmitrij Timofeevič Jazov
Jazov in uniforme il giorno del suo 90º compleanno (l'8 novembre 2014)
NascitaOmsk, 8 novembre 1924
MorteMosca, 25 febbraio 2020 (95 anni)
Luogo di sepolturaCimitero Federale alla Memoria Militare, Mytišči
Dati militari
Paese servitoUnione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
Russia (bandiera) Federazione Russa
Forza armata Armata Rossa
Esercito sovietico
Forze terrestri russe
Anni di servizio1941 - 1994
GradoMaresciallo dell'Unione Sovietica
GuerreSeconda guerra mondiale
Crisi dei missili di Cuba
Guerra sovietico-afghana
BattaglieGennaio nero
Eventi di gennaio
Putsch di agosto
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Dmitrij Timofeevič Jazov (in russo Дмитрий Тимофеевич Язов?; Omsk, 8 novembre 1924Mosca, 25 febbraio 2020) è stato un generale e politico russo, fino al 1991 sovietico.

Fu l'ultimo ad essere promosso Maresciallo dell'Unione Sovietica prima del collasso dell'URSS, il 28 aprile 1990. È stato l'unico Maresciallo di origini siberiane ed era l'ultimo maresciallo sovietico ancora in vita.

Tra il 1979 e il 1980 ebbe il comando del Gruppo di Forze Centro in Cecoslovacchia. Nel 1986, mentre era al comando del Distretto Militare dell'Estremo Oriente incontrò Michail Sergeevič Gorbačëv, che ne rimase positivamente impressionato e lo portò a ricoprire cariche elevate nel governo dell'Unione. Infatti nel maggio 1987 divenne Ministro della Difesa dell'Unione Sovietica e tra lo stesso anno e il 1990 fu candidato al Politburo[1].

Durante la crisi finale dell'Unione fu responsabile dello spiegamento delle unità di commando sovietiche (OMON) negli Stati baltici nei primi mesi del 1991. Nell'agosto seguente fu uno dei promotori del fallito Putsch di Mosca, portato avanti per evitare la dissoluzione dell'Unione Sovietica. Per questo passò 18 mesi agli arresti nel carcere di Matrosskaja Tišina, per essere successivamente rilasciato grazie all'amnistia accordata dal presidente Boris El'cin nel 1994.

Onorificenze sovietiche

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Ordine di Lenin (2) - nastrino per uniforme ordinaria
— 23 febbraio 1971 e 18 febbraio 1981
Ordine della Rivoluzione d'Ottobre - nastrino per uniforme ordinaria
— 20 febbraio 1991
Ordine della Bandiera Rossa - nastrino per uniforme ordinaria
— 1º ottobre 1963
Ordine della Stella Rossa - nastrino per uniforme ordinaria
— 15 giugno 1945
Medaglia per merito in battaglia - nastrino per uniforme ordinaria
— 20 aprile 1953

Onorificenze russe

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Ordine d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
— 8 novembre 2004

Onorificenze straniere

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  1. ^ Secondo l'autore di Pilgrim spy, che riferisce di alcuni inediti tentativi di assassinare Gorbachev, il "6 marzo 1989 il suo ministro della Difesa, Dimitrj Yazov, cercò di farlo fuori prima di una riunione del Politburo": Luigi Ippolito, La spia inglese che salvò Gorbaciov Così sventai il complotto del Kgb, Corriere della sera, 19 settembre 2018

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Controllo di autoritàVIAF (EN20489813 · ISNI (EN0000 0000 8842 3550 · LCCN (ENnr90008856 · GND (DE119396971