Effetto rebound (medicina)
L'effetto rebound o fenomeno di rebound è il ripresentarsi o l'inasprimento di una malattia dopo la sospensione di un trattamento farmacologico o la riduzione del suo dosaggio. La gravità dei sintomi è spesso peggiore rispetto ai livelli di trattamento.
Esempi
[modifica | modifica wikitesto]Benzodiazepine
[modifica | modifica wikitesto]La sospensione delle benzodiazepine può dar luogo a sintomi di rimbalzo come ansia e insonnia; questi fanno parte dell'insieme dei sintomi che caratterizzano la sindrome da sospensione.
Questo fenomeno si manifesta anche con i nuovi farmaci Z, come eszopiclone e zolpidem.
L'astinenza da benzodiazepine, nel caso di agenti a breve durata d'azione, si può manifestare anche tra una somministrazione e l'altra, come nel caso del Triazolam, caratterizzato da alta potenza e breve emivita.
Stimolanti
[modifica | modifica wikitesto]L'effetto rebound a seguito della sospensione di stimolanti, come il metilfenidato o le destroanfetamine includono: psicosi, depressione e la sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) ma in una forma temporanea molto grave.[1][2][3] Fino ad un terzo dei bambini con ADHD sperimentano un effetto rebound quando gli viene sospeso il metilfenidato.[4]
Antidepressivi
[modifica | modifica wikitesto]Alcuni antidepressivi possono determinare dei sintomi da rimbalzo (rebound) qualora la loro somministrazione venga interrotta bruscamente. I sintomi da rimbalzo possono essere evitati scalando gradualmente il dosaggio della terapia secondo indicazione medica.[5][6]
Antipsicotici
[modifica | modifica wikitesto]Improvvise e gravi crisi di psicosi possono verificarsi quando gli antipsicotici vengono sospesi troppo rapidamente.[7]
Decongestionanti
[modifica | modifica wikitesto]L'effetto rebound causato da un sovradosaggio di questi farmaci. I vasi sanguigni dilatati, tendono a dilatarsi ancora di più, causando un'ostruzione.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Garland EJ, Pharmacotherapy of adolescent attention deficit hyperactivity disorder: challenges, choices and caveats, in J. Psychopharmacol. (Oxford), vol. 12, n. 4, 1998, pp. 385-95, DOI:10.1177/026988119801200410, PMID 10065914.
- ^ Rosenfeld AA, Depression and psychotic regression following prolonged methylphenidate use and withdrawal: case report, in Am J Psychiatry, vol. 136, n. 2, febbraio 1979, pp. 226-8, PMID 760559.
- ^ Smucker WD, Hedayat M, Evaluation and treatment of ADHD, in Am Fam Physician, vol. 64, n. 5, settembre 2001, pp. 817-29, PMID 11563573. URL consultato il 13 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2008).
- ^ Riccio CA, Waldrop JJ, Reynolds CR, Lowe P, Effects of stimulants on the continuous performance test (CPT): implications for CPT use and interpretation, in J Neuropsychiatry Clin Neurosci, vol. 13, n. 3, 2001, pp. 326-35, DOI:10.1176/appi.neuropsych.13.3.326, PMID 11514638 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2012).
- ^ (EN) Henricus G. Ruhe, Annemieke Horikx e Mariëlle J. P. van Avendonk, Tapering of SSRI treatment to mitigate withdrawal symptoms, in The Lancet Psychiatry, vol. 6, n. 7, 1º luglio 2019, pp. 561-562, DOI:10.1016/S2215-0366(19)30182-8. URL consultato il 13 marzo 2023.
- ^ Bhanji NH, Chouinard G, Kolivakis T, Margolese HC, Persistent tardive rebound panic disorder, rebound anxiety and insomnia following paroxetine withdrawal: a review of rebound-withdrawal phenomena (PDF), in Can J Clin Pharmacol, vol. 13, n. 1, 2006, pp. e69–74, PMID 16456219. URL consultato il 13 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2007).
- ^ Joanna Moncrieff, Does antipsychotic withdrawal provoke psychosis? Review of the literature on rapid onset psychosis (supersensitivity psychosis) and withdrawal-related relapse, in Acta Psychiatrica Scandinavica, vol. 114, n. 1, John Wiley & Sons A/S, 23 marzo 2006, pp. 3-13, DOI:10.1111/j.1600-0447.2006.00787.x, ISSN 1600-0447 , PMID 16774655. URL consultato il 3 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2013).