Enea Silvio Recagno
Enea Silvio Recagno | |
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Enea Silvio Recagno | |
Nascita | Cogoleto, 11 gennaio 1900 |
Morte | Genova, 15 aprile 1936 |
Cause della morte | Incidente aereo |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regia Marina Regia Aeronautica |
Anni di servizio | 1920-1936 |
Grado | maggiore |
Comandanti | Italo Balbo |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Regia Accademia Navale di Livorno |
dati tratti da Grande Enciclopedia dell'Aviazione[1] | |
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Enea Silvio Recagno (Cogoleto, 11 gennaio 1900 – Genova, 15 aprile 1936) è stato un militare e aviatore italiano che partecipò alla crociera aerea nel Mediterraneo Orientale, alla crociera aerea transatlantica Italia-Brasile e alla crociera aerea del Decennale, tutte organizzate da Italo Balbo[2].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Cogoleto l'11 gennaio 1900.[1] Diplomatosi capitano di lungo corso nel 1918, prestò servizio nella marina mercantile.[1] Nel 1920 fu chiamato a prestare servizio militare di leva nella Regia marina, iniziando a frequentare la Regia Accademia Navale di Livorno, da cui uscì con il grado di guardiamarina di complemento.[1] Nel 1921 iniziò a frequentare la Scuola di pilotaggio della Regia Marina, conseguendo nel corso dello stesso anno il brevetto di pilota militare.[1] Congedatosi, lavorò nuovamente nella marina mercantile sino al 1925, quando entrò a far parte dell'appena costituita Regia Aeronautica come ufficiale in servizio presso le Squadriglie d'impiego. Fu tra i primi piloti ad effettuare esperimenti di lancio di idrovolanti con l'utilizzo di catapulta ad aria compressa nel 1926 a La Spezia, e successivamente con quella ad esplosivo a Taranto nel 1927.[2] In quell'anno, insieme al tenente Prospero Freri, collaudò un nuovo tipo di paracadute, il "Salvator", esibendosi poi in varie manifestazioni aeree in Italia ed all'estero.[2]
Nel 1928 prese parte alla crociera aerea nel Mediterraneo Occidentale, nel 1929 partecipò alla crociera aerea nel Mediterraneo Orientale, durante la quale toccò Odessa, Costanza e Istanbul.[1] Fece poi parte da Capitano, su richiesta del Ministro dell'Aeronautica S. E. Generale Italo Balbo, della prima squadra atlantica nella crociera aerea transatlantica Italia-Brasile fino a Bolama (Guinea-Bissau) al comando dell'I-RECA, dove il suo apparecchio fu vittima di un grave incidente. Sempre nel 1931 visitò le isole Aleutine e la Kamčatka nell'ambito dei lavori di progettazione di una crociera aerea intorno al mondo che non fu poi effettuata per lo scoppio della guerra cino-giapponese.[3] Nel 1933 prese parte alla crociera aerea del Decennale come comandante della sesta squadriglia "blu cerchiata" dotata degli idrovolanti Savoia-Marchetti S.55X, che arrivò a toccare Chicago e New York.[2]
Promosso capitano nel maggio 1929, divenne maggiore nel settembre 1933[1] e fu per breve tempo al comando dell'aeronautica della Sardegna e quindi del gruppo di volo imbarcato sulla nave portaidrovolanti Giuseppe Miraglia;[2] in seguito assunse in Libia il comando dell'aeroporto militare di Mellaha (Aeroporto militare di Mitiga) e dei gruppi misti di polizia operanti nel deserto del Sahara.[2]
Morì il 15 aprile 1936 per un guasto al motore dell'aereo da turismo col quale stava decollando da Genova per recarsi all'Avio Raduno Sahariano.[2] Italo Balbo gli dedicò l'aeroporto libico di Castel Benito (Aeroporto di Tripoli), circa 25 km a sud di Tripoli.[2] Una via e la scuola secondaria di primo grado di Cogoleto portano il suo nome.[2]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
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Fonti
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Italo Balbo, La Centuria Alata, Milano, A. Mondadori, 1934.
- Ranieri Cupini, Cieli e mari. Le grandi crociere degli idrovolanti italiani, Milano, Mursia, 1973.
- Alessandro Fraschetti, La prima organizzazione dell'Aeronautica Militare in Italia 1884-1925, Roma, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, 1986.
- Luigi Mancini (a cura di), Grande Enciclopedia Aeronautica, Milano, Edizioni Aeronautica, 1936.
- Diego Recagno, Vita di Enea Silvio Recagno, Milano, Editore Lega Navale C.V.C., 1983.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Enea Silvio Recagno, su Cogoletoinfo.